Midazolam Ibi - Iniet 10f 5ml

Dettagli:
Nome:Midazolam Ibi - Iniet 10f 5ml
Codice Ministeriale:035569033
Principio attivo:Midazolam
Codice ATC:N05CD08
Fascia:H
Prezzo:61.04
Stupefacente:Tabella medicinali sez. D - DL 36 20/3/2014
Produttore:I.B.I.Giovanni Lorenzini Spa
SSN:Non concedibile
Ricetta:OSP1 - uso ospedaliero art.92 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco generico
Forma:Preparazione iniettabile
Contenitore:Scatola
Iva:10%
Temp. Conservazione:Al riparo da luce e a temperatura ambiente
Scadenza:36 mesi

Formulazioni

Midazolam Ibi - Iniet 10f 1ml
Midazolam Ibi - Iniet 10f 3ml
Midazolam Ibi - Iniet 10f 5ml
Midazolam Ibi - Iniet 10f 10ml

Categoria farmacoterapeutica

Derivati benzodiazepinici.

Indicazioni

Per via intramuscolare: sedazione preoperatoria. La soluzione di Midazolam puo' essere associata ad anticolinergici e/o a farmaci analgesici. Per via endovenosa: sedazione preoperatoria e sedazione vigile, immediatamente prima di procedure diagnostiche o terapeutiche effettuate con o senza anestesia locoregionale; induzione dell'anestesia generale,in associazione ad analgesici; mantenimento dell'anestesia generale; sedazione prolungata in terapia intensiva, somministrato in infusione continua.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' verso le benzodiazepine o verso uno o piu' eccipientidella soluzione iniettabile. Miastenia grave, grave insufficienza res piratoria, apnea da sonno e grave insufficienza epatica.

Posologia

VIA INTRAMUSCOLARE: Sedazione preoperatoria: Adulti: 0,07 - 0,10 mg/kg, in base all'eta' e allo stato generale del paziente. Dosaggio consigliato 5 mg. Nei pazienti anziani puo' essere adeguato un dosaggio minore di 2,5 mg. Queste dosi devono essere somministrate 30 minuti prima dell'induzione dell'anestesia. VIA ENDOVENOSA: Sedazione preoperatoriae sedazione vigile: La dose iniziale e' di 2,5 mg, somministrata 5-10 minuti prima dell'inizio dell'intervento. Quando necessario deve esse re somministrata una dose aggiuntiva di 1 mg. Non sono generalmente necessari dosaggi superiori a 5 mg. La somministrazione endovenosa deve essere effettuata lentamente: circa 1 mg in 30 secondi per la sedazione preoperatoria. Per i pazienti con eta' superiore a 60 anni, per i pazienti debilitati e per i malati cronici la dose iniziale deve essere ridotta a 1 -1,5 mg. Non sono generalmente necessarie dosi complessivesuperiori a 3,5 mg. Sedazione in terapia intensiva: In terapia intens iva il dosaggio deve essere personalizzato e determinato lentamente fino al raggiungimento del livello di sedazione desiderato. Per indurre la sedazione si consiglia una dose iniziale di 0,03 - 0,3 mg/kg, somministrata in un periodo di 5 minuti. La dose di mantenimento e' compresa tra 0,03 e 0,2 mg/kg/ora. Le dosi indicate devono essere diminuite ola dose iniziale puo' essere addirittura omessa nei pazienti ipovolem ici, con vasocostrizione e ipotermici. Induzione e mantenimento dell'anestesia: Per indurre l'anestesia utilizzare una dose di 0,15 - 0,2 mg/kg, in associazione ad analgesici, somministrata lentamente per via endovenosa, circa 2,5 mg in 10 secondi. Per il mantenimento dell'anestesia potrebbe essere necessario iniettare ulteriori piccole dosi di ferro. L'intervallo tra queste dosi dipende dalla sensibilita' del paziente. Per l'anestesia endovenosa in combinazione con oppioidi, la dose di Midazolam e' di 0,03 - 0,3 mg/kg/ora. L'iniezione endovenosa puo' essere sostituita da una infusione continua. La dose deve essere ridottanei pazienti ad alto rischio, negli anziani e nei soggetti debilitati .

Interazioni

Puo' potenziare l'effetto depressivo centrale di alcool, neurolettici,ansiolitici/sedativi, antidepressivi, anticonvulsivanti, sedativi ant agonisti del recettore istaminico H1, baclofene, ipotensivi centrali, barbiturici, ipnotici, derivati della morfina ed anestetici.L'uso concomitante di barbiturici, alcool, derivati della morfina ed altri composti ad azione depressiva centrale, possono aumentare il rischio di depressione respiratoria o cardiovascolare e possono contribuire ad aumentare e/o prolungare l'effetto sedativo. L'uso concomitante di eritromicina ha dimostrato di aumentare la concentrazione plasmatica del midazolam somministrato oralmente, determinando un potenziamento dell'effetto sedativo del midazolam. Benche' il potenziamento sia minore quando la somministrazione di midazolam avviene per via endovenosa, si raccomanda tuttavia cautela quando si somministra Midazolam in pazienti in trattamento con eritromicina. La dose di Midazolam deve essere ridotta durante il trattamento simultaneo con farmaci che interferiscono con il citocromo P450 IIIA quali eritromicina, claritromicina, inibitori delle proteasi, roxitromicina, diltiazem, verapamil, cimetidina, ketoconazolo ed itraconazolo. Questi farmaci aumentano la concentrazione plasmatica di midazolam e possono amplificare l'intensita' e la durata deisuoi effetti clinici. Pertanto i pazienti che, contemporaneamente a M idazolam, ricevono i sopracitati farmaci o altre sostanze che inibiscono il citocromo P450 IIIA devono essere attentamente monitorati per leprime ore dopo la somministrazione del midazolam.

Effetti indesiderati

Gli effetti collaterali piu' frequentemente riportati sono alterazionidella pressione arteriosa, della frequenza cardiaca e del respiro, se ppur di lieve entita' (massimo circa 15%), dovuti ad una diminuzione delle resistenze vascolari sistemiche e ad un conseguente aumento dellafrequenza cardiaca. A seguito di somministrazione endovenosa e' frequ entemente riportata un'apnea di breve durata (circa 45 secondi) che tuttavia e' raramente importante dal punto di vista clinico in quanto larespirazione continua in modo spontaneo. La depressione respiratoria e l'arresto respiratorio sono stati riportati specialmente durante la sedazione senza anestesia generale, in particolare quando l'assistenzarespiratoria non e' disponibile, ed anche a dosi terapeutiche, quando si utilizza il metodo della determinazione progressiva della dose. Qu esti eventi sono piu' probabili in pazienti a rischio (anziani, pazienti con condizioni generali alterate o con preesistente insufficienza respiratoria) o quando Midazolam viene somministrato in associazione con altri depressivi del sistema nervoso centrale, in relazione alla dose e alla velocita' di iniezione. Altri effetti collaterali che possonomanifestarsi sono mal di testa, vertigini e singhiozzi. Effetti colla terali che possono indicare un leggero sovradosaggio di benzodiazepinesono ad esempio nausea, vomito e vertigini. Una amnesia anterograda a ccompagna frequentemente il raggiungimento del picco di sedazione. Effetti locali a livello venoso sono rari. Tuttavia possono manifestarsi dolore al sito di iniezione e tromboflebiti.