Neonisidina - 10cpr

Dettagli:
Nome:Neonisidina - 10cpr
Codice Ministeriale:004558173
Principio attivo:Paracetamolo/Acido Acetilsalicilico/Caffeina
Codice ATC:N02BE51
Fascia:C
Prezzo:1.81
Glutine:Senza glutine
Lattosio:Contiene lattosio
Produttore:Pharmaidea Srl
SSN:Non concedibile
Ricetta:OTC - libera vendita art.96 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco da banco
Forma:Compresse
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:48 mesi

Formulazioni

Neonisidina - 10cpr

Categoria farmacoterapeutica

E' un analgesico ed antipiretico. Serve a ridurre il dolore e la febbre.

Indicazioni

Si usa per il trattamento sintomatico di mal di testa, nevralgie, mal di denti, dolori mestruali e dolori articolari, stati febbrili e sindromi da raffreddamento.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo, ad uno qualsiasi degli eccipienti o ad altre sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico; in particolare verso i salicilati, il paracetamolo o altri componenti del prodotto. I prodotti a base di paracetamolo sono controindicatinei pazienti con manifesta insufficienza della glucosio-6-fosfato dei drogenasi ed in quelli affetti da grave anemia emolitica. Grave insufficienza epatocellulare. Non dovrebbe essere usato in caso di ulcera gastrica o duodenale attiva, in pazienti con tendenza accertata alle emorragie (p. es. emofilia). Pazienti asmatici. L'uso di questo medicinale e' controindicato nei bambini e nei ragazzi di eta' inferiore a sedici anni. Per il rischio di sindrome di Reye, non dovrebbe comunque essere usato nei bambini colpiti da varicella o da influenza. Per la presenza di caffeina non somministrare ai bambini e ai ragazzi di eta' inferiore a sedici anni.

Posologia

Adulti: da 1 a 4 compresse al di'. I pazienti anziani dovrebbero attenersi ai dosaggi minimi sopra indicati. Per la presenza di caffeina nonsomministrare ai bambini e ai ragazzi di eta' inferiore a sedici anni . Dopo tre giorni di impiego alla dose massima o dopo 5-7 giorni di impiego continuativo senza risultati, consultare il medico. L'assunzionedeve avvenire a stomaco pieno.

Interazioni

Il farmaco puo' interagire con anticoagulanti, uricosurici, sulfaniluree ipoglicemizzanti. L'impiego pre-operatorio puo' ostacolare l'emostasi intraoperatoria. L'acido acetilsalicilico, uno dei componenti di Neo-Nisidina, puo' potenziare l'effetto degli anticoagulanti (p. es. derivati della cumarina e dell'eparina). Puo' inoltre aumentare il rischio di effetti collaterali gastrointestinali, quando somministrato contemporaneamente a farmaci antiinfiammatori non steroidei (FANS) o a corticosteroidi. L'effetto degli agenti ipoglicemizzanti e la tossicita' del metotrexato possono risultare aumentati dalla somministrazione concomitante di acido acetilsalicilico. Neo-Nisidina puo' diminuire l'effetto natriuretico dello spironolattone e inibire l'effetto degli agentiuricosurici (p. es. probenecid, sulfinpirazone). I pazienti in tratta mento con rifampicina, cimetidina, o con farmaci antiepilettici quali glutetimmide, fenobarbital, carbamazepina devono usare il paracetamolocon estrema cautela e solo sotto stretto controllo medico. La sommini strazione di paracetamolo puo' interferire con la determinazione dellauricemia (mediante il metodo dell'acido fosfotungstico) e con quella della glicemia (mediante il metodo della glucosio-ossidasi-perossidasi). Farmaci che rallentano lo svuotamento gastrico, come per esempio con la propantelina, riducono la velocita' di assorbimento del paracetamolo e ne ritardano l'insorgenza dell'effetto. Farmaci invece che accelerano lo svuotamento gastrico, come la metoclopramide, portano ad un aumento della velocita' di assorbimento. L'associazione del paracetamolo con cloramfenicolo puo' prolungare l'emivita del cloramfenicolo, aumentandone il rischio di tossicita'. Non e' stato possibile valutare larilevanza clinica delle interazioni fra paracetamolo e warfarin e con i derivati della cumarina. Pertanto, l'uso prolungato di paracetamolo in pazienti in trattamento con anticoagulanti orali e' consigliabile soltanto sotto controllo medico. L'uso concomitante di paracetamolo e di AZT (zidovudina) potenzia il rischio di neutropenia indotta da quest'ultimo. Pertanto, si dovrebbe assumere Neo-Nisidina insieme ad AZT soltanto sotto controllo del medico. La caffeina puo' antangonizzare l'effetto sedativo di diversi farmaci (es. barbiturici, antistaminici). Puo' anche aumentare l'effetto di tachicardia provocato da altri medicinali (es. simpaticomimetici, tiroxina). I contraccettivi orali, la cimetidina e il disulfiram, rallentano il metabolismo della caffeina nelfegato, i barbiturici ed il fumo lo aumentano. La caffeina riduce la escrezione della teofillina. La somministrazione concomitante di analgesici non aumenta il rischio che si sviluppi dipendenza. La somministrazione di antibiotici chinolonici puo' ritardare la eliminazione dellacaffeina.

Effetti indesiderati

L'acido acetilsalicilico puo' provocare disturbi epigastrici, nausea, vomito, ulcere gastroduodenali e gastrite erosiva che puo' portare a sanguinamento gastrointestinale grave. Tali effetti sono probabilmente piu' correlati alle dosi alte sebbene possano manifestarsi anche a basse dosi. Quando si usino prodotti contenenti acido acetilsalicilico per periodi prolungati, puo' verificarsi anemia da carenza di ferro a causa del ripetersi di sanguinamenti nel tratto digerente. Per la presenza di acido acetilsalicilico possono manifestarsi anche disturbi otovestibolari (ronzii, ecc.), vertigini, fenomeni emorragici (epistassi, gengivorragia, ecc.), prolungamento della gravidanza e del travaglio eriduzione della conta piastrinica. Occasionalmente, possono manifesta rsi reazioni allergiche (broncocostrizione, reazioni cutanee). Con l'uso di paracetamolo sono state segnalate reazioni cutanee di vario tipoe gravita' inclusi rari casi di eruzioni cutanee su base allergica e casi di eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica. Sono state segnalate reazioni di ipersensibilita' quali ad esempio angioedema, edema alla laringe, shock anafilattico. Inoltre sono stati segnalati i seguenti effetti indesiderati: trombocitopenia, leucopenia, anemia, agranulocitosi, pancitopenia, alterazioni della funzionalita' epatica ed epatiti, alterazioni a carico del rene (insufficienza renale acuta, nefrite interstiziale, ematuria, anuria), reazioni gastrointestinali e vertigini. In casi di iperdosaggio, per la presenza di paracetamolo, si puo' provocare citolisi epatica, che puo' evolvere verso la necrosi massiva e irreversibile. La caffeina e' uno stimolante del SNC e puo' causare agitazione, insonnia, tremore, sintomi dispeptici e tachicardia. Per la presenza di caffeina, in caso di sovradosaggio, si puo' verificare una sindrome di iperstimolazione con eccitazione, insonnia, ronzii, tremore muscolare, nausea, vomito, aumento della diuresi, tachicardia, extrasistolia, scotoma.