Noxaprim - Os Pasta 5sir 40g

Dettagli:
Nome:Noxaprim - Os Pasta 5sir 40g
Codice Ministeriale:100151012
Principio attivo:Trimetoprim/Sulfametoxazolo
Codice ATC:J01EW11
Fascia:n/a
Prezzo:67
Produttore:Acme Srl
SSN:Veterinario
Ricetta:Non ripetibile unico esemplare (veterinaria)
Tipo prodotto:Farmaco veterinario
Forma:Pasta orale
Contenitore:Siringa
Iva:10%
Temp. Conservazione:Al riparo da luce e umidità
Scadenza:36 mesi
Veterinario:

Denominazione

NOXAPRIM

Formulazioni

Noxaprim - Os Pasta 5sir 40g
Noxaprim - Os Pasta 2sir 100g

Categoria farmacoterapeutica

Antibatterici per uso sistemico. Associazioni di sulfonamidi e trimetoprim.

Principi attivi

Sulfametossazolo 33,3 g/100 g; trimetoprim 6,7 g/100 g.

Eccipienti

Olio vaselina; ammonio glicirizzinato; gel idrofobo di vaselina.

Indicazioni

E' particolarmente indicato per il trattamento di malattie ove sia richiesta una potente ed efficace azione antibatterica nei riguardi di microrganismi sensibili all'associazione solfametossazolo-trimetoprim (Gram-positivi, Gram-negativi), in particolare: Escherichia, Streptococcus, Proteus, Salmonella, Pasteurella, Shigella, Haemophilus, Staphilococcus, Neisseria, Klebsiella, Fusiformis, Corynebacterium, Clostridium, Bordetella. E' indicato pertanto per il trattamento terapeutico di: Infezioni respiratorie (Adenite equina, ascessi delle tasche gutturali, laringiti, tracheiti, bronchiti acute e croniche, bronco-polmoniti, polmoniti, pleuriti, pleuropolmoniti etc.). Infezioni urogenitali (cistiti, uretriti, pieliti, nefriti, metriti, vaginiti, orchiti, balanopostiti etc.). Infezioni gastrointestinali (gastriti, enteriti, coliti, nel corso di risoluzione di sindromi coliche o nel decorso post operatorio a medio e lungo termine di interventi chirurgici del tratto gastrointestinale). Infezioni della cute dei tessuti molli (piodermiti, ascessi, ferite accidentali o chirurgiche, ustioni etc.). Infezioni scheletriche (artriti ed artrosinoviti settiche, malattie batteriche del vivo del piede come "Ferite da chiodo da strada", osteomieliti etc.).

Controindicazioni / effetti secondari

Non usare in animali con ipersensibilita' accertata ai principi attivio ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Uso / Via di somministrazione

Orale.

Posologia

Cavalli: la dose raccomandata e' di 10 g di pasta orale/100 Kg di peso, pari a 3,33 g di solfametossazolo/100 kg/p.v. e 0,67 g di trimetoprim/100 kg/p.v., come dose di attacco (40-80 cc al di') il primo giorno e di 5 g/100 Kg di peso come dose di mantenimento (20-40 cc al di') nei giorni successivi. Puledri e ponies: la dose raccomandata e' di 10 gdi pasta orale/100 Kg di peso come dose di attacco (20-40 cc al di') il primo giorno e di 5 g/100 Kg di peso come dose di mantenimento (10-20 cc al di') nei giorni successivi. Si consiglia di raggiungere la dose giornaliera desiderata, somministrando il prodotto ogni 12 ore. La durata del trattamento e' solitamente di 5-7 giorni, e' consigliabile continuare la terapia per almeno 2-3 giorni dopo la completa scomparsadei sintomi clinici. Se non si sono notati benefici su affezioni acut e al termine di 3-5 giorni, rivalutare la diagnosi. Per evitare un sovra-sottodosaggio il peso corporeo deve essere determinato nel modo piu' accurato possibile.

Conservazione

Conservare in un luogo asciutto e proteggere dalla luce. Periodo di validita' dopo la prima apertura: consumare immediatamente, non conservare.

Avvertenze

Il prodotto non deve essere somministrato ad equini allevati a scopo alimentare. Sovradosaggio: il trimetoprim da solo puo' essere somministrato anche a dosi 10 volte superiori a quelle prescritte senza provocare effetti nocivi. Il valore della DL50, ottenuto per somministrazioneorale a topi, e' pari a 7000 mg/Kg. In caso di manifestazioni da iper dosaggio o da ipersensibilita' al farmaco in oggetto, gli animali devono essere sottoposti immediatamente ad abbondante terapia fluida parenterale per agevolare l'eliminazione renale del farmaco somministrato. La terapia fluida dovra' essere associata a terapia sintomatica specifica. Soprattutto in soggetti disidratati, un dosaggio eccessivo di sulfamidici puo' provocare disturbi alle vie urinarie creando un depositodi aggregati cristallini nei reni, calici, pelvi, ureteri o vescica c he determinano processi infiammatori ed ostruttivi. Sebbene la concomitanza di dosaggi eccessivi di sulfamidico e condizioni di grave disidratazione si verifichi raramente, la loro combinazione puo' portare alla comparsa di oliguria, ematuria ed anuria. Quando si presentano tali sintomatologie, la terapia di emergenza piu' indicata e' la somministrazione, per via parenterale, di abbondanti soluzioni reidratanti alcaline (Ringer lattato) che aumentando il pH delle urine migliorano la solubilita' dei sulfamidici. Somministrazioni prolungate, effettuate a dosaggi piu' elevati di quelli indicati, possono comportare difetti ai processi maturativi degli elementi figurati del sangue. Questo effettoe' rapidamente reversibile se si somministra acido folico.

Tempo di attesa

Non pertinente. Il prodotto non deve essere somministrato ad equidi allevati a scopo alimentare.

Specie di destinazione

Equini non DPA.

Interazioni

La somministrazione di antiacidi tende a ridurre l'assorbimento gastrointestinale dei sulfamidici. Gli alcalinizzanti delle urine facilitanol'escrezione del sulfamidico, mentre gli acidificanti la ritardano. S i possono presentare interazioni con anticoagulanti orali, con ipoglicemizzanti orali e con anticonvulsivanti idantoinici (Fenitoina): i sulfamidici potenziano gli effetti di tali farmaci inibendone il metabolismo a causa di una diminuzione indotta delle attivita' microsomiali epatiche. Gli analoghi della biotina e le basi pirimidiniche agiscono sinergicamente con i sulfamidici. L'acido para-aminobenzoico e' il piu' importante antagonista dei sulfamidici.

Diagnosi e Prescrizione

Da vendersi soltanto dietro presentazione di ricetta medico veterinaria non ripetibile in copia unica.

Effetti indesiderati

Gli effetti indesiderati sono rari. In genere ai dosaggi indicati il farmaco e' ben tollerato. Reazioni organiche indesiderate possono altresi' essere dovute ad ipersensibilita' nei confronti del farmaco; queste si manifestano con orticaria, fotosensibilizzazione, stomatiti, congiuntiviti. In bibliografia sono descritti rari episodi di cristalluria, ematuria ed ostruzione tubulare provocate da sulfamidici. Nel caso del prodotto, questo rischio e' oltremodo ridotto dal fatto che il sulfametossazolo e' un sulfamidico molto solubile e percio' particolarmente sicuro al riguardo. Inoltre le urine alcaline del cavallo aumentano la solubilita' del sulfametossazolo a livello del tubulo renale riducendo cosi' il rischio di cristalluria.

Gravidanza e allattamento

In mancanza di studi sulla specie di destinazione, usare solo conformemente alla valutazione del rapporto rischio/beneficio.