Ondansetron Cri - 6cpr Riv 8mg

Dettagli:
Nome:Ondansetron Cri - 6cpr Riv 8mg
Codice Ministeriale:037533167
Principio attivo:Ondansetrone Cloridrato Diidrato
Codice ATC:A04AA01
Fascia:A
Prezzo:42.58
Rimborso:38.69
Lattosio:Contiene lattosio
Produttore:Eg Spa
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco generico
Forma:Compresse rivestite
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:30 mesi

Denominazione

ONDANSETRON CRINOS

Formulazioni

Ondansetron Cri - 6cpr Riv 4mg
Ondansetron Cri - 6cpr Riv 8mg

Categoria farmacoterapeutica

Antiemetici ed antinausea.

Principi attivi

Ondansetron.

Eccipienti

Nucleo della compressa: cellulosa microcristallina; lattosio monoidrato; amido pregelatinizzato (di mais); magnesio stearato. Rivestimento: ipromellosa; idrossipropilcellulosa; glicole propilenico; sorbitano oleato; acido sorbico; vanillina; titanio diossido (E171); giallo chinolina (E104).

Indicazioni

Trattamento della nausea e del vomito indotti da chemioterapia antiblastica e dalla radioterapia e per la prevenzione della nausea e del vomito post-operatori. Popolazione pediatrica: trattamento della nausea edel vomito indotti dalla chemioterapia nei bambini di eta' >= 6 mesi e per la prevenzione e il trattamento della nausea postoperatoria e del vomito nei bambini di eta' >= 1 mese.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' all'ondansetron o ad altri antagonisti selettivi dei recettori 5-HT3 (ad es. granisetron, dolasetron) o ad uno qualsiasi degli eccipienti del prodotto.

Posologia

Per uso orale. Per i differenti schemi posologici sono disponibili appropriate concentrazioni e formulazioni. >>Nausea e vomito indotti da chemioterapia e radioterapia. Adulti: il potenziale emetogeno della terapia antitumorale varia a seconda delle dosi e delle combinazioni di regimi di chemioterapia e radioterapia utilizzate. La via di somministrazione ed il dosaggio di ondansetron dovrebbero essere flessibili ed essere scelti come di seguito riportato. Chemioterapia e radioterapia emetogene: i pazienti sottoposti a chemioterapia o radioterapia emetogene possono essere trattati con ondansetron per via orale o per via endovenosa. Alla maggior parte dei pazienti sottoposti a chemioterapia o radioterapia emetogene si raccomanda di somministrare ondansetron inizialmente per via endovenosa immediatamente prima del trattamento ed inseguito per via orale alla dose di 8 mg ogni 12 ore. Per la somminist razione orale: 8 mg 1-2 ore prima del trattamento, seguiti a 8 mg 12 ore piu' tardi. Per la prevenzione dell'emesi ritardata o prolungata oltre le prime 24 ore si deve continuare il trattamento orale con ondansetron fino a 5 giorni successivi al ciclo di trattamento. La dose raccomandata per la somministrazione orale equivale a 8 mg due volte al giorno. Chemioterapia altamente emetogena: nel caso di pazienti trattaticon farmaci chemioterapici altamente emetogeni, ad es. cisplatino ad alte dosi, si potra' somministrare ondansetron per via endovenosa. Perla prevenzione dell'emesi ritardata o prolungata oltre le prime 24 or e si deve continuare il trattamento orale con ondansetron fino a 5 giorni successivi al ciclo di trattamento. La dose raccomandata per la somministrazione orale e' di 8 mg due volte al giorno. >>Popolazione pediatrica. Nausea e vomito indotti da chemioterapia nei bambini con >= 6mesi di eta' e negli adolescenti: la dose per il trattamento della na usea e del vomito indotti da chemioterapia (CINV) puo' essere calcolata sulla base della superficie corporea (BSA) o del peso. La posologia calcolata sulla base del peso si traduce in dosi totali giornaliere piu' elevate rispetto al dosaggio calcolato in base alla superficie corporea. Non sono disponibili dati derivanti da studi clinici controllatisull'uso di ondansetron nella prevenzione della CINV ritardata o prol ungata. Non sono disponibili dati derivanti da studi clinici controllati sull'uso di ondansetron per il trattamento della nausea e del vomito indotti da radioterapia nei bambini. Posologia calcolata sulla base della superficie corporea: ondansetron deve essere somministrato come singola iniezione endovenosa di 5 mg/m^2 immediatamente prima della chemioterapia. Il dosaggio per via endovenosa non deve essere superiore a 8 mg. La somministrazione orale puo' cominciare dodici ore dopo e puo' essere prolungata per un massimo di 5 giorni. Il dosaggio giornaliero totale non deve superare i 32 mg previsti per gli adulti. Posologiacalcolata sulla base della superficie corporea (BSA) - Bambini con >= 6 mesi di eta' e Adolescenti. Giorno 1. BSA < 0,6 m^2: 5 mg/m^2 e.v. + 2 mg sciroppo o compressa dopo 12 ore. Giorni 2 - 6. BSA < 0,6 m^2: 2 mg sciroppo o compressa ogni 12 ore. Giorno 1. BSA >=0,6 m^2: 5 mg/m^2 e.v. + 4 mg sciroppo o compressa dopo 12 ore. Giorni 2 - 6. BSA >= 0,6 m^2: 4 mg sciroppo o compressa ogni 12 ore. Posologia calcolata sulla base del peso corporeo: si traduce in dosi totali giornaliere piu'elevate rispetto al dosaggio calcolato in base alla superficie corpor ea. Ondansetron deve essere somministrato come singola iniezione endovenosa di 0.15 mg/kg immediatamente prima della chemioterapia. Il dosaggio per via endovenosa non deve essere superiore a 8 mg. E' possibile la somministrazione di due ulteriori dosi per via endovenosa a intervalli di 4 ore. Il dosaggio giornaliero totale non deve superare i 32 mgprevisti per gli adulti. La somministrazione orale puo' cominciare do dici ore dopo e puo' essere prolungata per un massimo di 5 giorni. Posologia calcolata sulla base del peso corporeo - Bambini con >= 6 mesi di eta' e adolescenti. Giorno 1. BSA <= 10 kg: Fino a 3 somministrazioni da 0.15 mg/kg ad intervalli di 4 ore. Giorno 2 - 6. BSA <= 10 kg: 2mg sciroppo o compressa ogni 12 ore. Giorno 1. BSA > 10 kg: fino a 3 somministrazioni da 0.15 mg/kg ad intervalli di 4 ore. Giorni 2 - 6. BSA >10 kg: 4 mg sciroppo o compressa ogni 12 ore. Pazienti anziani: ondansetron e' ben tollerato nei pazienti sopra i 65 anni. Non e' necessario alcun aggiustamento del dosaggio, della frequenza e della via di somministrazione. >>Nausea e vomito post-operatori (PONV). Adulti. Prevenzione della nausea e vomito post-operatori: ondansetron puo' esseresomministrato per via orale o in forma di iniezione endovenosa. Per l a somministrazione orale: 16 mg un'ora prima dell'anestesia. In alternativa, 8 mg un'ora prima dell'anestesia seguiti da due dosi ulteriori di 8 mg ad intervalli di 8 ore. Trattamento della nausea e del vomito post-operatori in atto: per il trattamento di nausea e vomito post- operatori, quando si siano gia' instaurati, e' raccomandata una somministrazione per via endovenosa. >>Popolazione pediatrica. Nausea e vomitopost-operatori nei bambini con >= 1 mese di eta' e negli adolescenti: non sono stati condotti studi sull'uso di ondansetron somministrato p er via orale nella prevenzione o nel trattamento della nausea e del vomito post-operatori (PONV); a tale scopo e' raccomandata una iniezioneper via endovenosa lenta. Non sono disponibili dati relativamente all 'uso di ondansetron per il trattamento della nausea e del vomito post-operatori in bambini con meno di 2 anni di eta'. Pazienti anziani: l'esperienza dell'impiego di ondansetron nella profilassi e nel trattamento della nausea e del vomito postoperatori negli anziani e' limitata. Tuttavia, l'ondansetron e' ben tollerato nei pazienti di eta' superiore ai 65 anni in trattamento chemioterapico. Pazienti con compromissione della funzionalita' renale: non e' necessario alcun aggiustamento del dosaggio giornaliero, della frequenza e della via di somministrazione. Pazienti con compromissione della funzionalita' epatica: in soggetti con compromissione di grado moderato o severo della funzionalita' epatica, la clearance di ondansetron risulta significativamente ridotta e l'emivita sierica aumentata in maniera significativa. In tali pazienti non dovrebbe essere superata la dose totale giornaliera di 8 mg. Metabolizzatori lenti di Sparteina/Debrisochina: l'emivita di eliminazione dell'ondansetron non viene modificata in pazienti classificati comemetabolizzatori lenti di sparteina e debrisochina. Pertanto in tali p azienti dosi ripetute determineranno livelli di esposizione al farmacoche non differiscono da quelli della popolazione generale. Non sono q uindi richieste variazioni del dosaggio giornaliero o della frequenza della somministrazione.

Conservazione

Nessuna speciale precauzione per la conservazione.

Avvertenze

Sono state segnalate reazioni di ipersensibilita' in pazienti che hanno manifestato ipersensibilita' nei confronti di altri antagonisti selettivi dei recettori 5-HT3. Gli eventi respiratori devono essere trattati in modo sintomatico ed i medici li devono tenere in particolare considerazione in quanto sintomi premonitori di reazioni di ipersensibilita'. Molto raramente e prevalentemente con ondansetron per via endovenosa, sono stati riportati transitori cambiamenti dell'ECG incluso un prolungamento dell'intervallo QT. Pertanto, si deve procedere con cautela nei pazienti con disturbi del ritmo cardiaco o della conduzione, nei pazienti trattati con farmaci anti-aritmici o bloccanti beta adrenergici e nei pazienti con disturbi elettrolitici significativi. Poiche' e' noto che l'ondansetron aumenta il tempo di transito dell'intestino crasso, i pazienti con sintomi di ostruzione intestinale subacuta ai quali sia stato somministrato ondansetron, devono essere tenuti sotto controllo dopo la somministrazione. Nei pazienti sottoposti a chirurgiaadenotonsillare la prevenzione di nausea e vomito per mezzo di ondans etron puo' mascherare il sanguinamento occulto. Dopo la somministrazione di ondansetron questi pazienti devono pertanto essere attentamente monitorati. Dato che a tutt'oggi l'esperienza con l'uso di ondansetronin pazienti con problemi cardiaci e' limitata, deve essere adottata c autela quando ondansetron viene somministrato in associazione ad anestetici a pazienti con aritmie o disturbi della conduzione cardiaca, oppure a pazienti trattati contemporaneamente con antiaritmici o beta-bloccanti. I pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, deficit di Lapp-lattasi o malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo farmaco. Popolazione pediatrica: i pazienti pediatrici trattati contemporaneamente con ondansetron e agenti chemioterapici epatotossici devono essere attentamente monitorati al fine di identificare una compromissione della funzionalita' epatica. Nausea e vomito indotti da chemioterapia: il calcolo della dose in mg/kg ela somministrazione di 3 dosi ad intervalli di 4 ore determineranno u na dose giornaliera totale piu' alta rispetto ad una dose singola di 5mg/m^2 seguita da una dose orale. L'efficacia comparativa di questi d ue diversi schemi posologici non e' stata studiata nell'ambito di studi clinici. Il confronto incrociato tra studi clinici indica un'efficacia simile per entrambi gli schemi posologici.

Interazioni

Non esistono prove che l'ondansetron induca o inibisca il metabolismo di altri farmaci di solito somministrati contemporaneamente ad esso. Studi specifici hanno dimostrato che l'ondansetron non interagisce con alcool, temazepam, furosemide, alfentanil, morfina, lidocaina, propofol e tiopentale. L'ondansetron viene metabolizzato da svariati enzimi del citocromo P-450 epatico: CYP3A4, CYP2D6 e CYP1A2. A causa della molteplicita' di enzimi metabolici in grado di metabolizzare l'ondansetron, l'inibizione enzimatica o la ridotta attivita' di un enzima (ad es.deficienza genetica del CYP2D6) e' normalmente compensata da altri en zimi e dovrebbe comportare una lieve o nulla alterazione nella clearance totale dell'ondansetron o aggiustamento del dosaggio. Fenitoina, Carbamazepina e Rifampicina: in pazienti trattati con potenti induttori del CYP3A4 (ad es. fenitoina, carbamazepina e rifampicina), la clearance orale dell'ondansetron e' aumentata mentre le sue concentrazioni ematiche sono diminuite. Tramadolo: i dati derivanti da studi di piccoledimensioni indicano che l'ondansetron puo' ridurre l'effetto analgesi co del tramadolo. L'uso concomitante di ondansetron e farmaci che prolungano l'intervallo QT puo' causare un ulteriore prolungamento dello stesso. L'uso concomitante di ondansetron e farmaci cardiotossici (ad es. le antracicline) puo' aumentare il rischio di aritmie.

Effetti indesiderati

Gli effetti indesiderati sono riportati di seguito per classe di organo e frequenza. Le frequenze sono definite come: molto comune (>=1/10),comune (da >=1/100 a <1/10), non comune (da >=1/1000 a <1/100), raro (da >=1/10.000 a <1/1000) e molto raro (<1/10.000), non nota. Gli eventi molto comuni, comuni e non comuni sono stati generalmente stabilitiin base ai dati derivanti dalla sperimentazione clinica. E' stata ten uta in considerazione l'incidenza nel gruppo placebo. Gli eventi rari e molto rari sono stati stabiliti in base alle segnalazioni spontanee pervenute dopo la commercializzazione. Le seguenti frequenze sono valutate dopo somministrazione di ondansetron alle dosi standard raccomandate in base all'indicazione ed alla formulazione. Disturbi del sistemaImmunitario. Raro: reazioni immediate di ipersensibilita', talvolta d i grave entita', inclusa l'anafilassi. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: cefalea; non comune: disordini nei movimenti incluse reazioni extrapiramidali (quali crisi oculogiriche/ reazioni distoniche ediscinesia) senza evidenza definitiva di conseguenze cliniche persist enti; attacchi epilettici; raro: capogiri durante somministrazione endovenosa rapida. Patologie dell'occhio. Raro: disturbi transitori dellavisione (es. visione offuscata) soprattutto durante la somministrazio ne endovenosa rapida; molto raro: cecita' transitoria soprattutto durante la somministrazione endovenosa. Patologie cardiache. Non comune: aritmie, dolore toracico con o senza depressione del segmento ST, bradicardia; molto raro: transitori cambiamenti dell'ECG incluso un prolungamento dell'intervallo QT (prevalentemente con somministrazione endovenosa di ondansetron). Patologie vascolari. Comune: sensazione di calore o vampate; non comune: ipotensione. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comune: singhiozzo. Patologie gastrointestinali. Comune: stipsi, sensazione locale di bruciore in seguito all'inserimento delle supposte. Patologie epatobiliari. Non comune: incrementi asintomatici nei test di funzionalita' epatica. La maggioranza dei casi di cecita' segnalati si e' risolto entro 20 minuti. La maggior parte dei pazienti era stato trattato con farmaci chemioterapici, incluso il cisplatino. Alcuni casi di cecita' transitoria erano stati segnalati all'inizio come casi di cecita' corticale. Questi eventi sono stati osservati frequentemente in pazienti sottoposti a chemioterapia con cisplatino. Popolazione pediatrica: il profilo delle reazioni avverse osservato nei bambini e negli adolescenti si e' mostrato simile a quello osservato negli adulti.

Gravidanza e allattamento

La sicurezza d'uso di ondansetron durante la gravidanza nella donna non e' stata accertata e l'utilizzo del farmaco in gravidanza non e' quindi raccomandato. I dati derivanti da un numero limitato di gravidanzeesposte non evidenziano effetti indesiderati dell'ondansetron sulla g ravidanza o sulla salute del feto/neonato. A tutt'oggi, non sono disponibili altri dati epidemiologici rilevanti. La valutazione di studi sperimentali su animali non indica effetti dannosi diretti o indiretti di tossicita' riproduttiva durante la gravidanza, lo sviluppo embrio-fetale, il parto o lo sviluppo postnatale. Tuttavia, dato che gli studi sugli animali non sono sempre predittivi della risposta nell'uomo, a scopo precauzionale e' preferibile evitare l'uso di ondansetron durantela gravidanza. Se la somministrazione di ondansetron e' assolutamente necessaria, e' richiesta prudenza in fase di prescrizione del prodott o a donne incinte, soprattutto se nel primo trimestre di gravidanza. E' opportuno valutare attentamente il rapporto rischio/beneficio. Alcuni test hanno mostrato che ondansetron viene escreto nel latte degli animali che allattano. Pertanto l'allattamento deve essere interrotto durante il trattamento con ondansetron.