Orap - 20cpr 4mg

Dettagli:
Nome:Orap - 20cpr 4mg
Codice Ministeriale:022907036
Principio attivo:Pimozide
Codice ATC:N05AG02
Fascia:A
Prezzo:5.46
Lattosio:Senza lattosio
Produttore:Eumedica Pharmaceuticals S.A.
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Compresse
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non conservare al di sopra di +30 gradi centigradi
Scadenza:36 mesi

Denominazione

ORAP 4 MG COMPRESSE

Formulazioni

Orap - 20cpr 4mg

Categoria farmacoterapeutica

Antipsicotici.

Principi attivi

Pimozide.

Eccipienti

Calcio fosfato dibasico diidrato, amido di mais, cellulosa microcristallina, povidone K30, talco, olio vegetale idrogenato, ferro ossido giallo, sodio indigotindisolfonato lacca di alluminio.

Indicazioni

Terapia antipsicotica di mantenimento di lunga durata in pazienti psicotici cronici ed acuti, sensibili agli effetti antipsicotici specificidei neurolettici; terapia d'attacco in pazienti ambulatoriali od ospe dalizzati da poco tempo o riammessi in clinica purche' l'agitazione psicomotoria, l'aggressivita', o stati ansiosi particolarmente gravi noncostituiscano i sintomi dominanti del quadro clinico; nei casi limite tra forme schizofreniche e forme nevrotiche (per es. stati paranoidi e schizoidi) che implicano difficolta' di rapporti sociali. L'impiego del prodotto ad alte dosi deve essere limitato agli Ospedali e Case diCura con le indicazioni ridotte al trattamento dei casi resistenti.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti; stati comatosi di qualsiasi origine; depressione endogena e morbo di Parkinson; gravidanza; malattie cardiache clinicamente significative (ad es: recente infarto acuto del miocardio, insufficienza cardiaca scompensata, aritmie trattate con medicinali antiaritmici appartenentialle classi Ia e III); prolungamento intervallo QTc; soggetti con sto ria famigliare di aritmia o torsione di punta; ipopotassemia non corretta; concomitante uso di farmaci che prolungano il QTc. E' controindicato l'uso concomitante di farmaci che inibiscono il sistema enzimaticoCYP 3A4 come i derivati azolici antimicotici, antivirali appartenenti agli inibitori della proteasi, antibiotici di tipo macrolidico ed il nefazodone e quello degli inibitori del sistema CYP 2D6 come la chinidina. L'inibizione di uno o di entrambi i suddetti sistemi del citocromo P450 puo' causare un aumento dei livelli plasmatici di Pimozide e aumentare la possibilita' di un prolungamento del tratto QT. Controindicato in caso di uso concomitante di inibitori della ricaptazione della serotonina, quali sertralina, paroxetina, citalopram ed escitalopram. La Pimozide non e' indicata negli stati di aggressivita' e di agitazione psicomotoria. Il prodotto ad alte dosi non deve essere impiegato nelle astenie e nelle nevrosi.

Posologia

Poiche' la risposta individuale ai farmaci antipsicotici e' variabile,il dosaggio di pimozide deve essere stabilito caso per caso sotto str etta sorveglianza medica. La dose iniziale per un soggetto adulto e' di 1-2 mg al giorno (secondo il peso corporeo e la gravita' dei sintomi). Essa va adattata individualmente fino al raggiungimento della dose quotidiana ottimale. La dose giornaliera dovrebbe essere aumentata di 2-4 mg ad intervalli non inferiori alla settimana. Tale dose ottimale di mantenimento, in genere varia tra 1 e 8 mg al giorno. All'occorrenza, essa puo' essere aumentata progressivamente fino ad una dose massima di 20 mg al giorno. Il paziente deve essere controllato con regolarita', per verificare che sia trattato con la dose minima efficace. La dose giornaliera va assunta al mattino in una sola somministrazione. Non assumere succo di pompelmo durante la terapia. Quando da una precedente terapia neurolettica in corso si passa alla somministrazione di Pimozide, e' consigliabile ridurre progressivamente le dosi del farmaco precedentemente usato, anziche' interromperlo bruscamente. Nel trattamento dei pazienti anziani la posologia deve essere attentamente stabilita dal medico che dovra' valutare una eventuale riduzione dei dosaggisopraindicati.

Conservazione

Conservazione a temperatura non superiore a 30 gradi C.

Avvertenze

Aumento dell'attivita' psicomotoria: studi clinici indicano che pimozide non e' efficace, o lo e' solo scarsamente, nel trattamento dell'agitazione, dell'eccitamento e dell'ansia grave. Malattie epatiche: si raccomanda cautela nei pazienti con malattie epatiche, poiche' la pimozide viene metabolizzata nel fegato. Monitoraggio cardiaco: usare con cautela nei pazienti con malattie cardiovascolari o con una storia famigliare di prolungamento QT. Effettuare un ECG di base prima di iniziareil trattamento. Effettuare un monitoraggio dell'ECG nel corso della t erapia, sulla base delle condizioni cliniche del paziente. Nel corso della terapia, ridurre il dosaggio se si osserva un prolungamento del QT e interrompere se il QTc e' >500ms. Si raccomanda un controllo periodico degli elettroliti. Evitare una terapia concomitante con altri neurolettici. Cinetica di risposta/sospensione: nella schizofrenia, la risposta ai trattamenti con farmaci antipsicotici puo' essere ritardata.Se la terapia farmacologica viene interrotta, i sintomi della schizof renia possono non riapparire per diverse settimane o mesi. Dopo l'interruzione improvvisa dell'assunzione di alte dosi di farmaci antipsicotici, sono stati descritti molto raramente sintomi acuti da sospensione, quali: nausea, vomito, segni transitori di discinesia ed insonnia. E' consigliabile, pertanto, una sospensione graduale della terapia. Sintomi extrapiramidali: possono comparire sintomi extrapiramidali. E' possibile prescrivere al bisogno farmaci antiparkinson di tipo anticolinergico, ma questi non possono essere prescritti abitualmente come misura preventiva. Discinesia tardiva: come con tutti gli antipsicotici, puo' comparire discinesia tardiva in alcuni pazienti in terapia a lungotermine o dopo interruzione del farmaco. La sindrome e' caratterizzat a prevalentemente da movimenti ritmici involontari della lingua, dellafaccia, della bocca o della mandibola. Le manifestazioni possono esse re permanenti in alcuni pazienti. La sindrome puo' essere mascherata quando si riprende il trattamento, quando il dosaggio viene aumentato oin caso di switch ad un diverso antipsicotico. Il trattamento deve es sere interrotto prima possibile. Sindrome Neurolettica Maligna: il medicinale e' stato associato a un complesso di sintomi, potenzialmente fatale, denominato Sindrome Neurolettica Maligna. Manifestazioni cliniche di tale sindrome sono: iperpiressia, rigidita' muscolare, acinesia,disturbi vegetativi (irregolarita' del polso e della pressione arteri osa, sudorazione, tachicardia, aritmie); alterazioni dello stato di coscienza che possono progredire fino allo stupore e al coma. L'ipertermia e' spesso un segno precoce di questa sindrome. Il trattamento dellaS.N.M. consiste nel sospendere immediatamente la somministrazione dei farmaci antipsicotici e di altri farmaci non essenziali e nell'istitu ire una terapia sintomatica intensiva (particolare cura deve essere posta nel ridurre l'ipertermia e nel correggere la disidratazione). Qualora venisse ritenuta indispensabile la ripresa del trattamento con antipsicotici, il paziente deve essere attentamente monitorato. Crisi epilettiche: il farmaco deve essere usato con cautela in pazienti con unastoria di crisi epilettiche o altre condizioni potenzialmente in grad o di abbassare la soglia convulsiva. Inoltre, sono state riportate in associazione al medicinale convulsioni di tipo grande male. Regolazione della temperatura corporea: agli agenti antipsicotici e' stato attribuito l'annullamento della capacita' dell'organismo di ridurre la temperatura corporea. E' opportuno prestare attenzione nei casi in cui la pimozide venga prescritta a pazienti che potranno essere sottoposti a condizioni che contribuiscono ad innalzare la temperatura corporea, adesempio allenamenti intensi, esposizione a calore elevato, concomitan te somministrazione di farmaci ad azione anticolinergica, o tendenza alla disidratazione. Effetti endocrini: gli effetti ormonali dei farmaci antipsicotici neurolettici includono: iperprolattinemia, che puo' causare galattorrea, ginecomastia, oligomenorrea o amenorrea, e disfunzione erettile. Sono stati riportati casi di tromboembolismo venoso (TEV) con farmaci antipsicotici. Spesso i pazienti trattati con farmaci antipsicotici presentano fattori di rischio acquisiti per TEV; pertanto devono essere identificati tutti i possibili fattori di rischio per TEV prima e durante la terapia con il farmaco e devono essere intrapresemisure preventive. In studi clinici randomizzati versus placebo condo tti in una popolazione di pazienti con demenza trattati con alcuni antipsicotici atipici e' stato osservato un aumento di circa tre volte del rischio di eventi cerebrovascolari. Il meccanismo di tale aumento del rischio non e' noto. Non puo' essere escluso un aumento del rischio per altri antipsicotici o in altre popolazioni di pazienti. Il medicinale deve essere usato con cautela in pazienti con fattori di rischio per stroke. Con uguale cautela andra' intrapresa la terapia con il farmaco in pazienti anziani, in ragione della maggiore sensibilita' al farmaco ed in quelli con insufficienza epatica e/o renale per il rischio di accumulo, e negli individui le cui condizioni possono essere aggravate dall'azione anticolinergica della pimozide. Aumento della mortalita' nelle persone anziane con demenza: nei pazienti anziani con psicosicorrelata alla demenza trattati con antipsicotici il rischio di morte e' aumentato. Dall'analisi di diciassette studi controllati verso pla cebo (durata modale di 10 settimane), nei pazienti trattati con antipsicotici atipici e' stato evidenziato un aumento della mortalita' da 1.6 a 1.7 volte rispetto ai pazienti trattati con placebo. Nel corso di uno studio controllato della durata di 10 settimane, e' stata osservata una incidenza della mortalita' di circa il 4.5% nei pazienti trattati con il farmaco rispetto al tasso di circa il 2.6% del gruppo placebo. Anche se le cause di morte sono state varie, la maggior parte di queste sono state di natura cardiovascolare (ad esempio insufficienza cardiaca, morte improvvisa) o di natura infettiva (ad esempio polmonite).Gli studi osservazionali hanno mostrato che, in modo simile agli anti psicotici atipici, il trattamento con antipsicotici convenzionali puo'aumentare il rischio di morte. Non e' chiara la misura in cui l'aumen to della mortalita' rilevato negli studi osservazionali possa essere attribuito al farmaco antipsicotico piuttosto che ad alcune caratteristiche dei pazienti. Il medicinale non e' autorizzato per il trattamentodei disturbi del comportamento correlati a demenza.

Interazioni

Non somministrare in concomitanza con farmaci che prolungano il QT come ad esempio alcuni antiaritmici della classe Ia (es. chinidina, disopiramide e procainamide) e della classe III (es. amiodarone, sotalolo),alcuni antistaminici, altri antipsicotici e alcuni antimalarici (es. chinina e meflochina) ed inoltre la moxifloxacina. Questa lista e' da considerarsi solo indicativa e non esaustiva. Non somministrare in concomitanza con farmaci che determinano alterazioni degli elettroliti. Dovrebbe essere evitato l'uso concomitante di diuretici, in particolaredi quelli che possono causare ipopotassiemia. La pimozide e' metaboli zzata principalmente dal sistema enzimatico del citocromo P450 sottotipo 3A4 (CYP 3A4) e, in misura inferiore, attraverso il sottotipo CYP 2D6. Dati in vitro dimostrano che inibitori altamente potenti del sistema enzimatico del CYP 3A4, come gli antimicotici con struttura azolica, gli antivirali del tipo degli inibitori della proteasi, gli antibiotici macrolidici ed il nefazodone inibiscono il metabolismo della pimozide, aumentandone notevolmente i livelli plasmatici. I dati in vitro indicano inoltre che la chinidina diminuisce il metabolismo attraverso il CYP 2D6 della pimozide. Livelli elevati di pimozide possono aumentare il rischio di prolungamento dell'intervallo QT. L'uso di pimozide con altri farmaci inibitori dei citocromi P450 CYP 3A4 o CYP 2D6 e' controindicato il medicinale puo' potenziare l'effetto dell'alcool, l'azione degli ipotensivi, degli antiipertensivi e dei deprimenti del S.N.C. La somministrazione contemporanea del farmaco con succo di pompelmo va evitata, poiche' il succo di pompelmo inibisce il metabolismo dei farmaci metabolizzati attraverso il CYP3A4. Uno studio in vivo, aggiungendo pimozide a sertralina allo steady state, ha rivelato un aumento del 40% di AUC e C max di pimozide. Uno studio in vivo sulla somministrazione contemporanea di pimozide e citalopram ha riportato un aumento medio di circa 10 millisecondi dei valori di QTc. Citalopram non ha alterato i valori di AUC e C max di pimozide. Uno studio in vivo nel quale sono state co-somministrate pimozide (dose singola 2 mg) e paroxetina (60 mg al giorno) e' stato associato ad aumenti medi del 151% dell'AUC e del 62% della C max di pimozide. Poiche' anche il CYP1A2 puo' contribuire al metabolismo del medicinale, e' importante, nel prescrivere il farmaco, considerare la possibilita' teorica di interazione con gli inibitori di questo sistema enzimatico. Il medicinale puo' ridurre l'effetto antiparkinson della levodopa in modo dose- dipendente.

Effetti indesiderati

>>Reazioni Avverse al Farmaco riportate in >= 2% dei soggetti trattaticon ORAP in 7 studi clinici di ORAP, in doppio cieco, controllati ver so placebo. Disturbi del metabolismo e della nutrizione: anoressia. Disturbi Psichiatrici: insonnia. Patologie del sistema nervoso: vertigini, sonnolenza, mal di testa, tremore, letargia. Patologie dell'occhio:visione offuscata. Patologie gastrointestinali: costipazione, secchez za delle fauci, vomito. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: iperidrosi, iperattivita' delle ghiandole sebacee. Patologie renalie urinarie: nocturia, pollachiuria. Patologie dell'apparato riprodutt ivo e della mammella: disfunzione erettile. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: prostrazione. >>Reazioni Avverse al Farmaco riportate in >= 2% dei soggetti trattati con ORAP in 11 Studi Clinici (studi in doppio cieco di confronto). Disturbi psichiatrici: depressione, agitazione, irrequietezza. Patologie del sistema nervoso: disturbo extrapiramidale, acatisia. Patologie gastrointestinali: ipersecrezione salivare. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo: rigidita' muscolare. >> Reazioni Avverse al Farmaco riportate in < 2% dei soggetti trattati con ORAP in StudiClinici (doppio cieco verso placebo e farmaco di controllo). Patologi e del sistema nervoso: bradicinesia, rigidita' a scatti, discinesia, distonia, disartria. Patologie dell'occhio: oculorotazione. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo: spasmi muscolari. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella: amenorrea. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: edema facciale. >>Dati Post-marketing. La frequenza e' espressa secondo la seguente convenzione: molto comune >=1/10; comune >=1/100 e <1/10; non comune >=1/1000 e <1/100; rara >=1/10000 e <1/1000; molto rara <1/10000 inclusi i casi isolati. Patologie endocrine. Molto rara: iperglicemia (in pazienti con diabete pre-esistente), iperprolattinemia, aumento dei livelli di prolattina sierica. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Molto rara: iponatremia. Disturbi psichiatrici. Molto rara: diminuzione della libido. Patologie del sistema nervoso. Molto rara: sindrome neurolettica maligna, convulsioni da grande male, discinesia tardiva. Patologie cardiache. Molto rara: torsione di punta, fibrillazione ventricolare, tachicardia ventricolare. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto rara: orticaria, prurito, rash.Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Mo lto rara: rigidita' nucale. Patologie renali e urinarie. Molto rara: glicosuria. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Molto rara: galattorrea, ginecomastia. Gravidanza, puerperio e condizioni perinatali. Molto rara: sindrome da astinenza neonatale, sintomi extrapiramidali. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto rara: ipotermia. Esami diagnostici. Molto rara: prolungamento dell'intervallo QT all'elettrocardiogramma, elettroencefalogramma anomalo. Molto rara: aumento di peso. Sono stati riportati con farmaci antipsicotici casi di tromboembolismo venoso, inclusi casi di embolia polmonare e casi di trombosi venosa profonda - Frequenza non nota.

Gravidanza e allattamento

La sicurezza sull'uso di pimozide durante la gravidanza non e' stata stabilita. Pertanto, il farmaco non deve essere somministrato in caso di gravidanza accertata o presunta ed in particolare durante il primo trimestre di gravidanza, a meno che, a giudizio del medico, il beneficio atteso per la madre superi il potenziale rischio per il feto. I neonati esposti agli antipsicotici convenzionali o atipici incluso il farmaco durante il terzo trimestre di gravidanza sono a rischio di effettiindesiderati inclusi sintomi extrapiramidali o di astinenza che posso no variare per gravita' e durata dopo la nascita. Ci sono state segnalazioni di agitazione, ipertonia, ipotonia, tremore, sonnolenza, stressrespiratorio, disturbi dell'assunzione di cibo. Pertanto i neonati do vrebbero essere attentamente monitorati. Il medicinale puo' essere escreto con il latte materno. Pertanto, nei casi in cui il trattamento con il farmaco sia considerato essenziale, e' opportuno interrompere l'allattamento.