Ovaleap - Sc Cart450ui/0,75ml+10

Dettagli:
Nome:Ovaleap - Sc Cart450ui/0,75ml+10
Codice Ministeriale:043029026
Principio attivo:Follitropina Alfa Da Dna Ricombinante
Codice ATC:G03GA05
Fascia:A
Prezzo:185.15
Doping:Proibito in e fuori gara
Lattosio:Contiene lattosio
Produttore:Teva Italia Srl
SSN:Concedibile esente per patologia
Ricetta:RRL - vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti art.93 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Soluzione iniettabile
Contenitore:Cartuccia
Iva:10%
Temp. Conservazione:Da +2 a +8 e al riparo dalla luce
Scadenza:24 mesi

Denominazione

OVALEAP 450 UI/0,75 ML (Medicinale sottoposto a monitoraggio addizionale).

Formulazioni

Ovaleap - Sc Cart450ui/0,75ml+10

Categoria farmacoterapeutica

Gonadotropine ed altri stimolanti dell'ovulazione.

Principi attivi

Ogni mL della soluzione contiene 600 UI (equivalenti a 44 mcg ) di follitropina alfa.

Eccipienti

Sodio diidrogeno fosfato diidrato Sodio idrossido (2 M) (per la regolazione del pH); mannitolo; metionina; polisorbato 20; alcool benzilico;benzalconio cloruro; acqua per preparazioni iniettabili.

Indicazioni

Nella donna adulta: anovulazione (inclusa la sindrome dell'ovaio policistico) in donne che non rispondono al trattamento con clomifene citrato; stimolazione dello sviluppo follicolare multiplo in donne sottoposte a tecniche di riproduzione assistita (Assisted Reproductive Technology, ART), come la fertilizzazione in vitro (In Vitro Fertilisation, IVF), trasferimento di gameti all'interno delle tube o trasferimento dizigoti all'interno delle tube; il medicinale, in associazione ad una preparazione a base di ormone luteinizzante (Luteinising Hormone, LH),e' raccomandato per la stimolazione dello sviluppo follicolare in don ne con grave insufficienza di LH ed FSH; negli studi clinici tali pazienti venivano identificate in base a livelli sierici di LH endogeno <1,2 UI/L. Nell'uomo adulto: il farmaco e' indicato nella induzione della spermatogenesi in uomini affetti da ipogonadismo ipogonadotropo congenito o acquisito, in associazione alla gonadotropina corionica umana (human Chorionic Gonadotropin, hCG).

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo follitropina alfa, all'FSH o ad uno qualsiasi degli eccipienti; tumori dell'ipotalamo o della ghiandolaipofisaria; ingrossamento ovarico o cisti ovarica non dovuta a sindro me dell'ovaio policistico; emorragie ginecologiche ad eziologia sconosciuta; carcinoma dell'ovaio, dell'utero o della mammella. Il farmaco non deve essere usato quando non e' possibile ottenere una risposta efficace a causa di: insufficienza ovarica primitiva; malformazioni degliorgani sessuali incompatibili con la gravidanza; fibromi dell'utero i ncompatibili con la gravidanza; insufficienza testicolare primaria.

Posologia

Le dosi raccomandate per follitropina alfa sono quelle utilizzate per l'FSH urinario. Studi clinici comparativi hanno dimostrato che i pazienti in media richiedono una dose cumulativa di follitropina alfa piu' bassa e una durata del trattamento piu' breve rispetto all'FSH urinario. Si considera pertanto corretto somministrare una dose totale di follitropina alfa piu' bassa di quella generalmente utilizzata con l'FSH urinario, non solo per ottimizzare lo sviluppo follicolare ma anche per ridurre il rischio di una iperstimolazione ovarica indesiderata. Donne con anovulazione (inclusa la sindrome dell'ovaio policistico): effettuare il trattamento con follitropina alfa con iniezioni giornaliere.Nelle donne con mestruazioni iniziare la terapia entro i primi 7 gior ni del ciclo mestruale. Lo schema posologico piu' comune prevede iniezioni giornaliere di 75-150 UI di FSH che possono essere aumentate, se necessario, di 37,5 o 75 UI ad intervalli di 7 o 14 giorni per ottenere una risposta adeguata ma non eccessiva. Adattare il trattamento in base alla risposta individuale della paziente, che va valutata misurando le dimensioni del follicolo mediante esame ecografico e/o mediante il dosaggio degli estrogeni. La dose massima giornaliera non supera generalmente 225 UI di FSH. Se la paziente non risponde adeguatamente dopo 4 settimane di trattamento interrompere il ciclo di terapia; la paziente dovra' essere sottoposta a ulteriori accertamenti, al termine deiquali potra' iniziare il ciclo terapeutico seguente con una dose supe riore a quella del ciclo precedentemente interrotto. Una volta ottenuta la risposta ottimale, 24-48 ore dopo l'ultima iniezione di follitropina alfa e' necessario somministrare 250 mcg di coriogonadotropina alfa umana ricombinante (r-hCG) o da 5.000 a 10.000 UI di hCG in unica somministrazione. E' preferibile che la paziente abbia rapporti sessualia scopo procreativo sia il giorno della somministrazione di hCG sia q uello successivo. In alternativa, eseguire una inseminazione intrauterina (IUI). Se si ottiene una risposta eccessiva, interrompere il trattamento e rinunciare alla somministrazione di hCG. Nel ciclo successivoriprendere il trattamento con una dose piu' bassa. Donne sottoposte a stimolazione ovarica per lo sviluppo follicolare multiplo che precede la fertilizzazione in vitro o altre ART: 150-225 UI di follitropina a lfa al giorno iniziando il secondo o terzo giorno del ciclo. Continuare il trattamento finche' non viene raggiunto un adeguato sviluppo follicolare adattando la dose in base alla risposta della paziente fino adun massimo generalmente di 450 UI al giorno. In genere un adeguato sv iluppo follicolare viene raggiunto intorno al decimo giorno di trattamento (intervallo compreso tra 5 e 20 giorni). Per indurre la maturazione follicolare finale somministrare 250 mcg di r-hCG o da 5.000 UI fino a 10.000 UI di gonadotropina corionica (hCG), in unica somministrazione, 24-48 ore dopo l'ultima somministrazione di follitropina alfa. Comunemente si provoca una down- regulation con un agonista o antagonista dell'ormone che rilascia la gonadotropina (GnRH) al fine di sopprimere il picco dell'LH endogeno e di controllarne la secrezione tonica. Lo schema di trattamento piu' comune prevede l'utilizzo di follitropinaalfa circa 2 settimane dopo l'inizio della terapia con l'agonista; en trambi i trattamenti vengono continuati fino a quando si raggiunge un adeguato sviluppo follicolare. Per esempio dopo 2 settimane di trattamento con l'agonista, somministrare 150-225 UI di follitropina alfa peri primi 7 giorni. Aggiustare la dose secondo la risposta ovarica. L'e sperienza acquisita nella IVF indica che in genere la percentuale di successi rimane stabile durante i primi quattro tentativi, per poi diminuire successivamente in maniera graduale. Donne con anovulazione dovuta a grave insufficienza di LH ed FSH: l'obiettivo della terapia con follitropina alfa in associazione alla lutropina alfa e' lo sviluppo diun singolo follicolo di Graaf maturo dal quale verra' liberato l'ovoc ita dopo la somministrazione di hCG. Somministrare follitropina alfa con iniezioni giornaliere contemporaneamente a lutropina alfa. Poiche' tali pazienti sono amenorroiche ed hanno una bassa secrezione endogenadi estrogeni, il trattamento puo' iniziare in qualsiasi giorno. Uno s chema posologico raccomandato comincia con 75 UI di lutropina alfa al giorno e 75-150 UI di FSH. Adattare il trattamento in base alla risposta individuale della paziente, che va valutata misurando le dimensionidel follicolo mediante esame ecografico e mediante il dosaggio degli estrogeni. Se si ritiene opportuno un aumento della dose di FSH, l'adattamento del dosaggio dovra' essere effettuato preferibilmente con incrementi di 37,5 UI-75 UI ad intervalli di 7-14 giorni. La durata dellastimolazione di un ciclo puo' essere estesa fino a 5 settimane. Una v olta ottenuta la risposta ottimale, 24-48 ore dopo l'ultima iniezione di follitropina alfa e lutropina alfa, e' necessario somministrare 250mcg di r-hCG o da 5.000 a 10.000 UI di hCG in dose unica. Si raccoman da alla paziente di avere rapporti sessuali a scopi procreativi il giorno della somministrazione dell'hCG e il giorno successivo. In alternativa, puo' essere eseguita una IUI. Al fine di evitare una insufficienza precoce del corpo luteo dopo l'ovulazione, dovuta alla carenza di sostanze ad attivita' luteotropa (LH/hCG), valutare l'opportunita' di un supporto della fase luteale. In caso di risposta eccessiva, interrompere il trattamento e non somministrare l'hCG. Nel ciclo successivo riprendere il trattamento con dosaggi di FSH piu' bassi rispetto al ciclo precedente. Uomini con ipogonadismo ipogonadotropo: 150 UI tre voltela settimana, in associazione con l'hCG, per almeno 4 mesi. Se dopo t ale periodo il paziente non risponde, il trattamento combinato puo' ulteriormente continuare; l'esperienza clinica corrente indica che il trattamento per almeno 18 mesi puo' essere necessario per indurre la spermatogenesi. Popolazione anziana: non esiste alcuna indicazione. Compromissione renale o epatica: la sicurezza, l'efficacia e la farmacocinetica di follitropina alfa non sono state stabilite. Popolazione pediatrica: non esiste alcuna indicazione per un uso specifico di follitropina alfa. Modo di somministrazione: il prodotto va somministrato per via sottocutanea. Effettuare la prima iniezione sotto diretta supervisione medica. Effettuare l'autosomministrazione unicamente da pazienti ben motivati, opportunamente addestrati e che abbiano la possibilita' diconsultare un esperto. Poiche' la cartuccia multidose e' destinata a piu' iniezioni, fornire ai pazienti istruzioni chiare per evitare l'uso scorretto della presentazione multidose. La cartuccia e' progettata per essere utilizzata esclusivamente con la Ovaleap Pen, che e' venduta separatamente.

Conservazione

Conservare in frigorifero (2 gradi C - 8 gradi C); non congelare; tenere la cartuccia nell'imballaggio esterno per proteggere il medicinale dalla luce; prima dell'apertura e nel periodo di validita', il medicinale puo' essere conservato fuori dal frigorifero, senza essere nuovamente refrigerato, per un massimo di 3 mesi; non conservare a temperatura superiore ai 25 gradi C; il prodotto deve essere eliminato qualora, dopo 3 mesi, non sia stato utilizzato.

Avvertenze

Nelle donne, l'uso sicuro ed efficace di follitropina alfa prevede il monitoraggio della risposta ovarica tramite ecografia, associata preferibilmente al dosaggio dei livelli sierici di estradiolo, eseguiti regolarmente. Puo' verificarsi un certo grado di variabilita' individualenella risposta all'FSH, e in alcuni pazienti la risposta puo' essere scarsa, in altri eccessiva. Utilizzare la dose minima efficace in relazione agli obiettivi del trattamento. Controllare i pazienti affetti da porfiria o con familiarita' per porfiria durante il trattamento. L'aggravamento o l'insorgenza di questa condizione puo' richiedere l'interruzione della terapia. Studiare adeguatamente l'infertilita' di coppia e valutare eventuali controindicazioni per la gravidanza. In particolare esaminare le pazienti per verificare l'eventuale presenza di ipotiroidismo, insufficienza corticosurrenalica, iperprolattinemia ed effettuata la terapia del caso. Le pazienti che si sottopongono a stimolazione della crescita follicolare come trattamento dell'infertilita' anovulatoria o per tecniche di riproduzione assistita, possono sviluppareingrossamento ovarico o iperstimolazione. L'aderenza alla dose di fol litropina alfa raccomandata, alle modalita' di somministrazione ed un attento monitoraggio della terapia minimizzeranno l'incidenza di tali eventi. Non e' stata eseguita una comparazione diretta tra follitropina alfa/LH e gonadotropina umana menopausale (hMG). Un confronto eseguito su dati storici indica che il tasso di ovulazione ottenuto con follitropina alfa/LH sia simile a quello ottenuto con hMG. Un certo grado di ingrossamento ovarico e' un effetto atteso della stimolazione ovarica controllata. E' piu' comune nelle donne con sindrome dell'ovaio policistico e regredisce, in genere, senza alcun trattamento. Al contrario dell'ingrossamento ovarico privo di complicazioni, OHSS e' una condizione che puo' manifestarsi con diversi gradi di gravita'. Essa comprende un ingrossamento ovarico marcato, alti livelli sierici di ormoni steroidei e un incremento della permeabilita' vascolare che puo' evolversi in un accumulo di liquidi nel peritoneo, nella pleura e, raramente, nelle cavita' pericardiache. In casi gravi di OHSS puo' essere osservata la seguente sintomatologia: dolore addominale, distensione addominale, ingrossamento ovarico di grado severo, aumento di peso, dispnea,oliguria e sintomi gastrointestinali quali nausea, vomito e diarrea. La valutazione clinica puo' rivelare ipovolemia, emoconcentrazione, sbilancio elettrolitico, ascite, emoperitoneo, versamenti pleurici, idrotorace o insufficienza polmonare acuta. Molto raramente, una severa OHSS puo' essere complicata da torsione ovarica o eventi tromboembolici.L'aderenza alla dose e al regime terapeutico raccomandati di follitro pina alfa puo' ridurre al minimo il rischio di iperstimolazione ovarica. Si raccomandano il monitoraggio ecografico dei cicli di stimolazione e la determinazione dei livelli di estradiolo. Le evidenze suggeriscono che l'hCG svolga un ruolo chiave nell'induzione dell'OHSS e che lasindrome possa essere piu' grave e protratta in caso di gravidanza. P ertanto, in presenza di segni di iperstimolazione ovarica, si raccomanda di astenersi dalla somministrazione di hCG e di istruire la paziente ad astenersi dai rapporti sessuali o a usare metodi barriera di contraccezione per almeno 4 giorni. L'OHSS puo' evolversi rapidamente (entro le 24 ore) o nell'arco di diversi giorni e diventare un evento clinico serio. Essa compare piu' frequentemente dopo sospensione del trattamento ormonale e raggiunge il suo massimo a circa 7- 10 giorni dal trattamento. Pertanto, controllare le pazienti per almeno 2 settimane dopo la somministrazione di hCG. Nella ART, l'aspirazione di tutti i follicoli prima dell'ovulazione puo' evitare il verificarsi di iperstimolazione. La OHSS lieve o moderata regredisce in genere spontaneamente. Se si verifica una OHSS grave si raccomanda di sospendere il trattamento, se ancora in corso, ricoverare la paziente e iniziare la terapia appropriata. Nelle pazienti che si sottopongono ad induzione dell'ovulazione, l'incidenza di gravidanze multiple e' aumentata rispetto ai concepimenti naturali. La maggioranza dei concepimenti multipli sono gemellari. La gravidanza multipla, in particolare se di ordine elevato, comporta un aumento del rischio di esiti avversi materni e perinatali. Per minimizzare il rischio di gravidanze multiple, si raccomanda un attento monitoraggio della risposta ovarica. Nelle pazienti sottoposte a tecniche di riproduzione assistita il rischio di gravidanze multiple e' correlato principalmente al numero di embrioni trasferiti, alla loroqualita' e all'eta' della paziente. Prima di iniziare il trattamento informare le pazienti del rischio potenziale di nascite multiple. L'incidenza di interruzione della gravidanza per aborto spontaneo prima o dopo il primo trimestre e' maggiore nelle pazienti che si sottopongonoa stimolazione dello sviluppo follicolare per indurre l'ovulazione o per le ART rispetto a quanto avviene dopo un concepimento naturale. Ledonne con storia di precedenti disturbi alle tube sono a rischio di g ravidanze ectopiche, sia se la gravidanza e' ottenuta con concepimentospontaneo che con trattamenti per l'infertilita'. Dopo le ART e' stat a riportata una prevalenza di gravidanze ectopiche maggiore rispetto alla popolazione generale. Sono stati segnalati casi di neoplasie, sia benigne che maligne, dell'ovaio o altre neoplasie dell'apparato riproduttivo in donne sottoposte a ripetuti cicli di terapia per il trattamento dell'infertilita'. Non e' stato ancora stabilito se il trattamentoincrementi o meno il rischio di questi tumori nelle donne infertili. La prevalenza di malformazioni congenite a seguito di ART puo' essere leggermente superiore rispetto ai concepimenti naturali. Cio' si pensasia dovuto a differenti caratteristiche dei genitori ed alle gravidan ze multiple. Nelle donne con malattia tromboembolica recente o in corso o nelle donne che presentano fattori di rischio per eventi tromboembolici generalmente riconosciuti, sia personali che familiari, il trattamento con gonadotropine puo' ulteriormente aumentare il rischio di peggioramento o di comparsa di tali eventi. In tali pazienti valuitare il beneficio della somministrazione di gonadotropine in rapporto al rischio. Tuttavia va notato che la gravidanza stessa e la OHSS inducono un incremento del rischio di eventi tromboembolici. Tassi endogeni elevati di FSH sono indicativi di insufficienza testicolare primitiva. Tali pazienti non rispondono alla terapia con follitropina alfa/ hCG. Nonutilizzare Follitropina alfa quando non e' possibile ottenere una ris posta efficace. Nell'ambito della valutazione della risposta, si raccomanda l'analisi del liquido seminale 4-6 mesi dopo l'inizio del trattamento. Contiene sodio.

Interazioni

L'uso concomitante di follitropina alfa con altri medicinali stimolanti l'ovulazione (es. hCG, clomifene citrato) puo' determinare un potenziamento della risposta follicolare, mentre l'uso concomitante di un medicinale GnRH agonista o antagonista, determinando desensibilizzazioneipofisaria, puo' richiedere un aumento della dose di follitropina alf a necessaria per ottenere una adeguata risposta ovarica. Non sono state segnalate altre interazioni clinicamente significative con altri farmaci durante la terapia con follitropina alfa.

Effetti indesiderati

Le reazioni avverse segnalate piu' comunemente sono cefalea, cisti ovariche e reazioni locali della sede di iniezione (ad es. dolore, eritema, ematoma, gonfiore e/o irritazione della sede di iniezione). Una OHSS lieve o moderata e' stata osservata comunemente e deve essere considerata un rischio intrinseco della procedura di stimolazione. Una OHSS grave non e' comune. Molto raramente puo' verificarsi tromboembolia, in genere associata a una OHSS grave. Le seguenti definizioni si riferiscono alla classificazione della frequenza utilizzata d'ora in avanti:molto comune (>= 1/10); comune (>= 1/100, < 1/10); non comune (>= 1/1 .000, < 1/100); raro (>= 1/10.000, < 1/1.000); molto raro (< 1/10.000); non nota. >>Reazioni avverse nella donna. Disturbi del sistema immunitario. Molto raro: reazioni di ipersensibilita' da lievi a gravi, comprendenti reazioni anafilattiche e shock. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: cefalea. Patologie vascolari. Molto raro: tromboembolia generalmente associata a OHSS grave. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Molto raro: esacerbazione o peggioramento dell'asma. Patologie gastrointestinali. Comune: dolore addominale, distensione addominale, fastidio addominale, nausea, vomito, diarrea. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Molto comune: cisti ovariche; comune: OHSS lieve o moderata (con la sintomatologia associata); non comune: OHSS grave (con la sintomatologia associata); raro: complicanze della OHSS grave. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune: reazioni della sede di iniezione (ad es. dolore, eritema, ematoma, gonfiore e/o irritazione della sede di iniezione). >>Trattamento nell'uomo. Disturbi del sistema immunitario. Molto raro: reazioni di ipersensibilita' da lievi a gravi, comprendenti reazioni anafilattiche e shock. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Molto raro: esacerbazione o peggioramento dell'asma. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: acne. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Comune: ginecomastia, varicocele. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. molto comune: reazioni della sede di iniezione (ad es. dolore, eritema, ematoma, gonfiore e/o irritazione della sede di iniezione). Esami diagnostici. Comune: aumento ponderale. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.

Gravidanza e allattamento

Non vi e' indicazione all'uso del medicinale durante la gravidanza. I dati relativi a un numero limitato di gravidanze esposte (meno di 300 gravidanze esposte) indicano che follitropina alfa non causa malformazioni o tossicita' fetale/neonatale. In studi su animali non e' stato osservato alcun effetto teratogeno. In caso di esposizione durante la gravidanza, i dati clinici non sono sufficienti per escludere un effetto teratogeno di follitropina alfa. Il farmaco non e' indicato durante l'allattamento. Il medicinale e' indicato per l'uso nell'infertilita'.