Rapamune - 100cpr Riv 2mg

Dettagli:
Nome:Rapamune - 100cpr Riv 2mg
Codice Ministeriale:035120106
Principio attivo:Sirolimus
Codice ATC:L04AA10
Fascia:A
Prezzo:1287.18
Lattosio:Contiene lattosio
Produttore:Pfizer Italia Srl
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RNR - ricetta non ripetibile art.89 DL 219/06 (ex senza formalismi)
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Compresse rivestite
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Inf. a +25, in confezione originale
Scadenza:23 mesi

Denominazione

RAPAMUNE 2 MG

Formulazioni

Rapamune - 30cpr Riv 2mg
Rapamune - 100cpr Riv 2mg

Categoria farmacoterapeutica

Agenti ad azione immunosoppressiva selettiva.

Principi attivi

Sirolimus

Eccipienti

Nucleo della compressa: lattosio monoidrato, macrogol, magnesio stearato, talco. Rivestimento della compressa: macrogol, gliceril monooleato, lacca farmaceutica, calcio solfato anidro, cellulosa microcristallina, saccarosio, titanio biossido, ossido di ferro marrone (E172), ossido di ferro giallo (E172), poloxamero 188 a tocoferolo, povidone, cera carnauba, red opacode S-1-15095.

Indicazioni

Sirolimus e' indicato per la profilassi del rigetto d'organo in pazienti adulti con rischio immunologico da lieve a moderato che hanno ricevuto trapianto di rene. Si raccomanda di utilizzare il farmaco inizialmente in associazione con ciclosporina microemulsione e corticosteroidiper un periodo da 2 a 3 mesi. Sirolimus puo' essere continuato come t erapia di mantenimento in associazione a corticosteroidi soltanto se la ciclosporina in microemulsione puo' essere progressivamente eliminata.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo sirolimus o a uno qualsiasi deglieccipienti.

Posologia

Il farmaco e' solo per somministrazione orale. La biodisponibilita' non e' stata determinata per le compresse dopo che siano state frantumate, masticate o spezzate e pertanto cio' non puo' essere consigliato. Terapia iniziale (fino a 2 - 3 mesi dopo il trapianto): il regime di dosaggio normalmente raccomandato consiste in una dose di carico di 6 mgper via orale, somministrata appena possibile dopo il trapianto, segu ita da una dose di 2 mg una volta al giorno. La dose deve essere poi adattata su base individuale, per ottenere dosaggi ematici pre-dose compresi tra 4 e 12 ng/ml. La terapia deve essere ottimizzata con un regime decrescente di steroidi e di ciclosporina in microemulsione. I range delle concentrazioni pre-dose suggeriti per la ciclosporina nei primi 2-3 mesi dopo il trapianto sono di 150-400 ng/ml. Terapia di mantenimento: la ciclosporina deve essere progressivamente eliminata nell'arco di 4-8 settimane e la dose del farmaco deve essere aggiustata per ottenere dosaggi ematici pre-dose compresi tra 12 e 20 ng/ml. Il farmacodeve essere somministrato con i corticosteroidi. Nei pazienti nei qua li la sospensione della ciclosporina non e' riuscita o non puo' esseretentata, la associazione di ciclosporina e sirolimus non deve essere prolungata per piu' di 3 mesi dopo il trapianto. In questi pazienti, quando clinicamente appropriato, il farmaco deve essere eliminato e istituito un regime immunosoppressivo alternativo. Uso nei pazienti di colore: sono disponibili informazioni scarse che indicano che pazienti di colore sottoposti a trapianto di rene, richiedono dosi e livelli ematici pre-dose maggiori di sirolimus per ottenere la stessa efficacia osservata in pazienti non neri. Allo stato attuale, i dati di efficaciae sicurezza sono troppo limitati per permettere di dare specifiche ra ccomandazioni sull'uso di sirolimus in pazienti di colore. Uso nei bambini e adolescenti: i dati disponibili sulla sicurezza ed efficacia non sono sufficienti a raccomandare l'uso del farmaco nei bambini e adolescenti con eta' inferiore ai 18 anni. Uso nei pazienti anziani (>= 65anni): negli studi clinici con il farmaco in soluzione orale non sono stati arruolati un sufficiente numero di pazienti >65 anni di eta', t ali da poter determinare se essi rispondono in maniera diversa rispetto ai pazienti piu' giovani. Dati sui livelli ematici pre-dose di sirolimus in 35 pazienti >65 anni con trapianto di rene sono stati simili aquelli di una popolazione adulta di eta' compresa tra i 18 e i 65 ann i. Anche le compresse, somministrate a 12 pazienti >65 anni con trapianto di rene, hanno dato risultati simili a quelli ottenuti in pazientiadulti di eta' compresa tra i 18 e i 65 anni. Uso nei pazienti con co mpromissione renale: non e' richiesto un aggiustamento del dosaggio. Uso nei pazienti con compromissione epatica: la clearance di sirolimus puo' essere ridotta in pazienti con funzione epatica compromessa. In pazienti con compromissione epatica grave si raccomanda che la dose di mantenimento sia ridotta di circa la meta'. Si raccomanda di monitorare attentamente i livelli ematici pre-dose di sirolimus nei pazienti con compromissione della funzione epatica. Monitoraggio dei livelli terapeutici del farmaco: nella maggior parte dei pazienti che hanno assunto 2 mg di sirolimus 4 ore dopo la ciclosporina le concentrazioni ematiche pre-dose di sirolimus erano nel range prefissato di 4-12 ng/ml. Laterapia ottimale richiede il monitoraggio delle concentrazioni terape utiche del farmaco in tutti i pazienti. I livelli ematici di sirolimusdevono essere attentamente monitorati nelle seguenti popolazioni: in pazienti con compromissione epatica, quando induttori o inibitori del CYP3A4 vengono e/o se il dosaggio della ciclosporina viene notevolmente ridotto o sospeso, poiche' queste popolazioni hanno piu' probabilita' di richiedere particolari aggiustamenti di dose. Il monitoraggio deilivelli terapeutici del farmaco non deve essere la sola base per l'ag giustamento della terapia con sirolimus. Deve essere prestata particolare attenzione ai segni/sintomi clinici, alle biopsie dei tessuti e aiparametri di laboratorio. Per minimizzare la variabilita', il farmaco deve essere assunto sempre allo stesso momento in relazione alla cicl osporina, 4 ore dopo la dose di ciclosporina, e in modo coerente sempre con o senza cibo. In condizioni ottimali, l'aggiustamento del dosaggio deve essere basato su piu' di un livello pre-dose ottenuto >5 giorni dopo il precedente cambiamento della dose. I pazienti possono passare dalla soluzione alla formulazione in compresse su base mg per mg. Dopo l'interruzione della terapia con ciclosporina, si raccomanda un target range pre-dose compreso tra 12 e 20 ng/ml (analisi cromatografica). La ciclosporina inibisce il metabolismo di sirolimus e di conseguenza, i livelli di sirolimus diminuiranno quando la terapia con ciclosporina viene interrotta, a meno che la dose di sirolimus non venga aumentata. In media, sara' necessario che la dose di sirolimus sia 4 volte piu' elevata per controbilanciare sia l'assenza di interazione farmacocinetica sia l'aumentata necessita' di immunosoppressione in assenza diciclosporina. La velocita' con la quale il dosaggio di sirolimus vien e aumentato deve corrispondere alla velocita' di eliminazione della ciclosporina dal regime terapeutico. Se durante la terapia di mantenimento sono richiesti ulteriori aggiustamenti della dose, nella maggior parte dei pazienti questi aggiustamenti possono essere basati su una semplice proporzione: nuova dose di sirolimus = dose attuale x. Una dose di carico deve essere considerata in aggiunta ad una nuova dose di mantenimento quando e' necessario aumentare considerevolmente le concentrazioni pre-dose di sirolimus: dose di carico di sirolimus = 3 x. La massima dose di sirolimus somministrata ogni giorno non deve superare i 40 mg. Se una dose quotidiana stimata supera i 40 mg a causa dell'aggiunta di una dose di carico, la dose di carico deve essere somministrata in 2 giorni. Le concentrazioni pre-dose di sirolimus devono essere controllate almeno 3-4 giorni dopo la/e dose/i di carico. In pazienti con compromissione epatica grave, il monitoraggio deve essere effettuato ogni 5-7 giorni finche' 3 controlli consecutivi abbiano mostrato concentrazioni stabili di sirolimus dopo aggiustamento della dose o dopo la dose di carico a causa del ritardo nel raggiungimento dello steady-state dovuto a una prolungata emivita. I range raccomandati della concentrazione pre-dose nell'arco delle 24 ore di sirolimus sono basati sumetodi cromatografici. Gli aggiustamenti del target range devono esse re eseguiti in base al tipo di analisi utilizzato per determinare le concentrazioni pre-dose di sirolimus. Altre considerazioni per l'uso: la ciclosporina (microemulsione) e altri medicinali o prodotti non medicinali possono interagire con sirolimus.

Conservazione

Conservare il blister nell'astuccio di cartone per tenerlo al riparo dalla luce. Conservare a temperatura non superiore ai 25 gradi C.

Avvertenze

Il farmaco non e' stato adeguatamente studiato in pazienti ad alto rischio immunologico. Negli studi clinici sirolimus e' stato somministrato in concomitanza ai seguenti farmaci: ciclosporina, azatioprina, micofenolato mofetile, corticosteroidi e anticorpi citotossici. Basandosi sulle informazioni provenienti dagli studi clinici successivi, l'uso di sirolimus, micofenolato mofetile, e corticosteroidi, in associazionecon un'induzione con anticorpi del recettore IL-2 (IL2R Ab), non e' r accomandato nell'ambito dei pazienti renali trapiantati de novo. In pazienti con compromissione epatica si raccomanda di monitorare attentamente i livelli ematici pre-dose di sirolimus. In pazienti con compromissione epatica grave, si raccomanda la riduzione della dose di mantenimento alla meta' a causa della clearance ridotta. Poiche' l'emivita risulta prolungata in questi pazienti, il monitoraggio dei livelli terapeutici del farmaco dopo dose di carico o dopo cambio di dose deve essere effettuato per un periodo di tempo prolungato fino al raggiungimento di concentrazioni stabili. Un'aumentata suscettibilita' alle infezioni e il possibile sviluppo di linfomi o altre neoplasie maligne, in particolare della pelle, possono essere una conseguenza dell'immunosoppressione. Una ipersoppressione del sistema immunitario puo' anche aumentare la suscettibilita' alle infezioni comprese le infezioni opportunistiche, le infezioni fatali e le sepsi. In pazienti sottoposti a trapianto di fegato o di polmone, non sono state stabilite la sicurezza e l'efficacia del farmaco come terapia immunosoppressiva, pertanto tale uso non e' raccomandato. In due studi clinici in pazienti de novo sottoposti a trapianto di fegato, l'uso di sirolimus piu' ciclosporina oppure tacrolimus, ha evidenziato un aumento della trombosi dell'arteria epatica, portando, nella maggior parte dei casi, a perdita dell'organo o decesso. E' stata riportata anormale o ritardata cicatrizzazione delle ferite in pazienti che assumono il farmaco, incluso linfocele e deiscenza della ferita. Pazienti con un BMI maggiore di 30 Kg/m^2 potrebbero essere a rischio maggiore di un'anormale cicatrizzazione delle ferite in base ai dati della letteratura medica. Sono stati riferiti anche casi di accumulo di fluidi, incluso edema periferico, linfoedema, versamento pleurico, versamento pericardico in pazienti che hanno ricevuto il farmaco. Sono stati riportati casi di deiscenza anastomotica bronchiale, la maggior parte dei quali fatali, in pazienti de novo sottoposti a trapianto di polmone, quando il farmaco e' stato usato come parte di un regime immunosoppressivo. Reazioni di ipersensibilita', incluse reazioni anafilattico/anafilattoidi, angioedema, dermatite esfoliativa e vasculite allergica sono state associate alla somministrazione di sirolimus. In casi rari, la somministrazione concomitante di sirolimus con ACE inibitori ha provocato reazioni angioneurotiche tipo edema.Come di norma, nei pazienti con un aumentato rischio di tumori cutane i l'esposizione alla luce solare e alla luce UV deve essere limitata dall'uso di abbigliamento protettivo e creme con schermo solare ad altofattore di protezione. Casi di polmonite da Pneumocystis carinii sono stati riportati in pazienti che non hanno ricevuto la profilassi anti microbica. Pertanto, per i primi 12 mesi successivi al trapianto deve essere somministrata la profilassi antimicrobica per la polmonite da Pneumocystis carinii. L'uso del farmaco nei pazienti con trapianto di rene e' stato associato ad aumento nei livelli sierici di colesterolo etrigliceridi tale da poter richiedere un trattamento. Prima di inizia re un regime immunosoppressivo in pazienti con iperlipidemia accertata, deve essere valutato il rapporto rischio/beneficio. Similmente, il rapporto rischio/beneficio di una terapia continuata con il farmaco deve essere rivalutato in pazienti con iperlipidemia grave e refrattaria.Negli studi clinici, la somministrazione contemporanea di sirolimus e inibitori della HMG-CoA reduttasi e/o fibrati e' stata ben tollerata. Un aggiustamento adeguato del regime immunosoppressivo deve essere pr eso in considerazione nei pazienti con livelli elevati di creatinina sierica. I pazienti che hanno sospeso con successo il trattamento con ciclosporina hanno avuto livelli di creatinina sierica piu' bassi e valori calcolati di filtrazione glomerulare piu' alti cosi' come un'incidenza inferiore di neoplasie rispetto ai pazienti che hanno continuato il trattamento con ciclosporina. L'insorgenza di nefrosi e' stata anche riportata nel 2% dei pazienti dello studio. La sicurezza e l'efficacia della conversione dagli inibitori della calcineurina a sirolimus inpazienti trapiantati di rene in mantenimento non e' stata accertata. L'uso concomitante di sirolimus con un inibitore della calcineurina puo' aumentare il rischio di sindrome uremico-emolitica/porpora trombotica trombocitopenica/microangiopatia trombotica (HUS/TTP/TMA) indotte dagli inbitori della calcineurina. Le compresse di sirolimus contengonosaccarosio e lattosio. In quei pazienti con una storia di insufficien za di saccarasi, insufficienza di isomaltasi, intolleranza al fruttosio, malassorbimento di glucosio, malassorbimento di galattosio, intolleranza al galattosio o carenza di Lapp lattasi, deve essere effettuata un'attenta valutazione del rischio/beneficio prima di prescrivere le compresse di sirolimus.

Interazioni

Sirolimus viene estensivamente metabolizzato dall'isoenzima del CYP3A4nella parete intestinale e nel fegato. Sirolimus e' anche un substrat o per la pompa di efflusso multi-farmaco, la P-glicoproteina (P-gp) situata nell'intestino tenue. Gli inibitori del CYP3A4 diminuiscono il metabolismo del sirolimus e ne aumentano i livelli. Gli induttori del CYP3A4 aumentano il metabolismo del sirolimus e ne diminuiscono i livelli. La somministrazione concomitante di sirolimus con forti inibitori del CYP3A4 o induttori del CYP3A4 non e' raccomandata. Ciclosporina: la velocita' ed il grado di assorbimento di sirolimus sono stati significativamente aumentati dalla ciclosporina A (CsA). Gli effetti della CsA hanno anche avuto come riflesso un aumento del C max e del t max disirolimus. Quando sirolimus era somministrato 2 ore prima della ciclo sporina, il C max e l'AUC di sirolimus non erano influenzati. In volontari sani, una dose singola di sirolimus non ha influenzato la farmacocinetica della ciclosporina sia quando e' stata somministrata simultaneamente sia quando e' stata somministrata a distanza di 4 ore. Rifampicina: la somministrazione di dosi multiple di rifampicina ha diminuitole concentrazioni ematiche di sirolimus dopo una dose singola di 10 m g del farmaco in soluzione orale. La somministrazione concomitante di sirolimus e rifampicina non e' raccomandata. Ketoconazolo: la somministrazione di dosi multiple di ketoconazolo ha significativamente influenzato la velocita' ed il grado dell'assorbimento e i livelli di esposizione al sirolimus dalla soluzione orale di sirolimus. La somministrazione concomitante di sirolimus e ketoconazolo non e' raccomandata. Voriconazolo: e' stato riportato che la somministrazione concomitante di sirolimus con dosi multiple di voriconazolo orale in volontari sani haaumentato la C max e l'AUC del sirolimus di una media di 7 volte e 11 volte, rispettivamente. La somministrazione concomitante di sirolimus e voriconazolo non e' raccomandata. Diltiazem: la somministrazione or ale simultanea di 10 mg del farmaco in soluzione orale, e di 120 mg didiltiazem ha influenzato significativamente la biodisponibilita' di s irolimus. Sirolimus non ha influenzato la farmacocinetica ne' del diltiazem ne' dei suoi metaboliti desacetildiltiazem e desmetildiltiazem. Se viene somministrato il diltiazem, i livelli ematici di sirolimus devono essere monitorati e puo' essere necessario un aggiustamento del dosaggio. Verapamil: la somministrazione di dosi multiple di verapamil e di sirolimus soluzione orale ha influenzato significativamente il grado e la velocita' dell'assorbimento di entrambi i farmaci. I livelli di sirolimus devono essere monitorati e deve essere presa in considerazione un'appropriata riduzione dei dosaggi di entrambi i farmaci. Eritromicina: la somministrazione di dosi multiple di eritromicina e di sirolimus soluzione orale ha influenzato significativamente il grado e la velocita' dell'assorbimento di entrambi i farmaci. I livelli di sirolimus devono essere monitorati e deve essere presa in considerazione un'appropriata riduzione dei dosaggi di entrambi i farmaci. Contraccettivi orali: non e' stata osservata nessuna interazione farmacocinetica clinicamente significativa tra la soluzione orale del farmaco e 0,3 mgnorgestrel/0,03 mg etinilestradiolo. Anche se i risultati di uno stud io di interazione a dose singola con un contraccettivo orale suggeriscono l'assenza di interazione farmacocinetica, i risultati non possono escludere la possibilita' di modifiche nella farmacocinetica tali da poter pregiudicare l'efficacia del contraccettivo orale durante il trattamento a lungo termine. Moderati e deboli inibitori del CYP3A4 possono diminuire il metabolismo di sirolimus e aumentarne i livelli ematici. Gli induttori del CYP3A4 possono aumentare il metabolismo di sirolimus riducendone i livelli ematici. Sebbene il sirolimus inibisca in vitro il sistema microsomiale epatico umano citocromo P 450 CYP2C9, CYP2C19, CYP2D6 e CYP3A4/5, non si prevede che il principio attivo inibiscal'attivita' di questi isoenzimi in vivo, poiche' le concentrazioni di sirolimus necessarie a determinare l'inibizione sono molto piu' alte di quelle osservate nei pazienti che ricevono Rapamune a dosi terapeutiche. Gli inibitori della P-gp possono ridurre l'efflusso di sirolimusdalle cellule intestinali, aumentandone i livelli ematici. Il succo d i pompelmo influisce sul metabolismo mediato dal CYP3A4 e pertanto deve essere evitato. Possono essere osservate interazioni farmacocinetiche con agenti pro-cinetici gastrointestinali come la cisapride e la metoclopramide. Nessuna interazione farmacocinetica clinicamente significativa e' stata osservata tra il sirolimus e una qualsiasi delle seguenti sostanze: aciclovir, atorvastatina, digossina, glibenclamide, metilprednisolone, nifedipina, prednisolone e trimetoprim/sulfametossazolo.

Effetti indesiderati

Le reazioni avverse piu' comunemente riportate sono trombocitopenia, anemia, febbre, ipertensione, ipokaliemia, ipofosfatemia, infezioni deltratto urinario, ipercolesterolemia, iperglicemia, ipertrigliceridemi a, dolore addominale,linfocele, edema periferico,artralgia,acne, diarrea, dolore, costipazione, nausea, mal di testa, aumento della creatinina nel sangue e aumento della latticodeidrogenasi nel sangue (LDH). L'incidenza di qualunque reazione(i) avversa(e) puo' aumentare con l'aumentare del livello pre-dose di sirolimus. All'interno di ogni gruppo di frequenza,gli effetti indesiderati sono presentati in ordine decrescente di gravita'. >>Infezioni e infestazioni. Molto comune: infezioni del tratto urinario. Comune: sepsi, polmonite, pielonefrite, herpes simplex, infezioni funginee, virali e batteriche. >>Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi). Comune: tumori della pelle. Non comune: linfoma/disturbi linfoproliferativi post-trapianto.>>Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto comune: trombocitopen ia, anemia. Comune: porpora trombotica trombocitopenica/sindrome uremico emolitica, leucopenia, neutropenia. Non comune: pancitopenia. >>Disturbi del sistema immunitario. Raro: reazioni di ipersensibilita', incluse reazioni anafilattico/anafilattoidi, angioedema. dermatite esfoliativa e vasculite allergica. >>Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Molto comune: ipokaliemia, ipofosfatemia, ipercolesterolemia, iperglicemia, ipertrigliceridemia. >>Disturbi del sistema nervoso. Moltocomune: mal di testa. >>Patologie cardiache. Comune: tachicardia. Non comune: effusione pericardica (include effusione emodinamicamente sig nificative in bambini e adulti). >>Patologie vascolari. Molto comune: linfocele, ipertensione. Comune: trombosi venosa profonda. Non comune:embolia polmonare. Raro: linfoedema. >>Patologie respiratorie, toraci che e mediastiniche. Comune: polmonite, versamento pleurico, epistassi. Non comune: emorragia polmonare. Raro: proteinosi. >>Patologie gastrointestinali. Molto comune: dolore addominale, diarrea, costipazione, nausea. Comune: stomatite. Non comune: pancreatite. >>Patologie biliari. Comune: anomalie dei test di fnzionalita' epatica. >>Patologie della cute e tessuto sottocutaneo. Molto comune: acne. Comune: rash. >>Patologie del sistema muscoloscheletrico e tessuto connettivo. Molto comune: artralgia. Comune: osteonecrosi. >>Patologie renali e urinarie. Comune: proteinuria. Non comune: sindrome nefrotica. >>Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune:edema periferico, febbre, dolore. Comune: cicatrizzazione anormale, e dema. >>Esami diagnostici. Molto comune: aumento della lattico deidrogenasi ematica, aumento della creatinina ematica. Comune: aumento dell'aspartato aminotransferasi, aumento dell'alanina aminotransferasi. L'immunosoppressione aumenta la suscettibilita' a sviluppare linfomi ed altre neoplasie maligne, in particolare della pelle. Casi di nefropatiaassociata al virus BK, cosi' come casi di leucoencefalopatia progress iva multifocale (PML) associata al virus JC, sono stai riportati in pazienti trattati con agenti immunosoppressori. E' stata riportata epatotossicita', il rischio puo' aumentare con l'aumentare del livello pre-dose di sirolimus. Con elevati livelli per-dose di sirolimus sono stati riportati rari casi di necrosi epatica fatale. In pazienti in trattamento con regimi immunosoppressivi comprendenti il farmaco, si sono verificati casi di patologia polmonare interstiziale, alcuni fatali, senza una eziologia infettiva identificata. In alcuni casi la patologia polmonare interstiziale si e' risolta dopo interruzione della terapia odopo riduzione della dose del farmaco. Il rischio puo' aumentare con l'aumentare del livello pre-dose di sirolimus. E' stata riportata una anormale cicatrizzazione in seguito al trapianto, inclusa deiscenza fasciale, ernia incisionale e lacerazione anastomotica. Nei pazienti conritardata funzionalita' del trapianto, sirolimus puo' ritardare il re cupero della funzionalita' renale. L'uso concomitante di sirolimus conun inibitore della calcineurina puo' aumentare il rischio di HUS/TTP/ TMA indotte dagli inibitori della calcineurina. E' stata riportata glomerulosclerosi focale segmentale. Nei bambini e negli adolescenti (eta' <18 anni) non sono stati condotti studi clinici controllati con posologia paragonabile a quella attualmente indicata per l'utilizzo di sirolimus negli adulti, cioe' l'uso combinato con ciclosporina e corticosteroidi per un periodo dai due ai tre mesi dopo il trapianto seguito poi dall'eliminazione della ciclosporina. La sicurezza e' stata valutata in uno studio clinico controllato che ha arruolato pazienti trapiantati di rene con eta' inferiore ai 18 anni considerati ad alto rischio immunologico. L'uso del farmaco in associazione con inibitori della calcineurina e corticosteroidi e' stato associato con un aumentato rischio di deterioramento della funzionalita' renale, anomalie dei lipidi del sangue ed infezioni del tratto urinario. Il regime di trattamento studiato non e' indicato per adulti o pazienti pediatrici.Non c'e' sufficiente esperienza per raccomandare l'uso del farmaco in bambini e adolescenti.

Gravidanza e allattamento

Non sono disponibili dati adeguati circa l'uso di sirolimus in donne in stato di gravidanza. Gli studi negli animali hanno mostrato tossicita' riproduttiva. Il potenziale rischio per l'uomo e' sconosciuto. Rapamune non deve essere utilizzato durante la gravidanza a meno che non sia strettamente necessario. Deve essere utilizzato un metodo contraccettivo efficace durante la terapia e per 12 settimane dopo la sospensione del farmaco stesso. Non e' noto se il sirolimus e' escreto nel latte umano. A causa delle potenziali reazioni avverse derivanti da sirolimus nei lattanti, l'allattamento deve essere interrotto durante la terapia. Sono state osservate alterazioni dei parametri spermatici in alcuni pazienti trattati con Rapamune. Nella maggior parte dei casi questi effetti sono risultati reversibili dopo l'interruzione del trattamento.