Simvastatina My - 20cpr 10mg

Dettagli:
Nome:Simvastatina My - 20cpr 10mg
Codice Ministeriale:037398272
Principio attivo:Simvastatina
Codice ATC:C10AA01
Fascia:A
Prezzo:2.39
Rimborso:1.91
Lattosio:Contiene lattosio
Produttore:Mylan Spa
SSN:Concedibile esente per patologia
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco generico
Forma:Compresse rivestite
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non superiore a +25 gradi
Scadenza:36 mesi

Denominazione

SIMVASTATINA MYLAN GENERICS 10 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM

Formulazioni

Simvastatina My - 20cpr 10mg

Categoria farmacoterapeutica

Inibitori della HMG-CoA reduttasi.

Principi attivi

Simvastatina.

Eccipienti

Nucleo: acido ascorbico, idrossianisolo butilato (E320), acido citricomonoidrato, lattosio monoidrato, magnesio stearato, cellulosa microcr istallina, amido di mais pregelatinizzato, talco. Rivestimento: ipromellosa, lattosio monoidrato, titanio biossido, triacetina, ossido di ferro rosso (E172).

Indicazioni

>>Ipercolesterolemia: trattamento della ipercolesterolemia primaria o della dislipidemia mista, come integratore della dieta, quando la risposta alla dieta e ad altri trattamenti non farmacologici (es. esercizio fisico, riduzione del peso corporeo) e' inadeguata; trattamento della ipercolesterolemia familiare omozigote come integratore della dieta e di altri trattamenti ipolipemizzanti (es. LDL aferesi) o se tali trattamenti non sono appropriati. >>Prevenzione cardiovascolare: riduzione della mortalita' e della morbilita' cardiovascolare in pazienti con malattia aterosclerotica cardiovascolare manifesta o diabete mellito, con livelli di colesterolo normali o aumentati, come coadiuvante per la correzione di altri fattori di rischio e di altre terapie cardioprotettive.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' alla simvastatina o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Epatopatia in fase attiva o inspiegabili persistenti innalzamenti delle transaminasi sieriche. Gravidanza e allattamento. Somministrazioneconcomitante di potenti inibitori del CYP3A4 (es. itraconazolo, ketoc onazolo, inibitori della proteasi dell'HIV, eritromicina, claritromicina, telitromicina e nefazodone).

Posologia

L'intervallo di dosaggio e' di 5-80 mg/die somministrati per via oralein dose singola alla sera. Aggiustamenti del dosaggio, se richiesti, devono essere fatti ad intervalli di non meno di 4 settimane sino ad un massimo di 80 mg/die somministrati in una singola dose alla sera. Ildosaggio di 80 mg e' raccomandato solo nei pazienti con ipercolestero lemia grave e ad alto rischio di complicazioni cardiovascolari. >>Ipercolesterolemia: il paziente deve essere posto in regime di dieta standard ipocolesterolemica e deve continuare questa dieta durante il trattamento con Simvastatina. Il dosaggio iniziale e' abitualmente di 10-20mg/die somministrato in dose singola alla sera. I pazienti per i qual i e' necessaria una ampia riduzione del C-LDL (superiore al 45%) possono iniziare con 20-40 mg/die somministrati in dose singola alla sera. Gli aggiustamenti del dosaggio, se necessari, devono essere eseguiti come specificato sopra. >>Ipercolesterolemia familiare omozigote: sullabase dei risultati di uno studio clinico controllato, il dosaggio rac comandato e' simvastatina 40 mg/die alla sera oppure 80 mg/die suddivisi in tre dosi di 20 mg, 20 mg e una dose serale da 40 mg. In questi pazienti la simvastatina deve essere utilizzata in aggiunta ad altri trattamenti ipolipemizzanti (es. LDL aferesi) o se questi trattamenti non sono disponibili. >>Prevenzione cardiovascolare: il dosaggio abituale di simvastatina e' da 20 a 40 mg/die somministrati in dose singola alla sera in pazienti ad alto rischio di cardiopatia coronarica (CHD, con o senza iperlipidemia). La terapia farmacologica puo' essere iniziata simultaneamente alla dieta e all'esercizio fisico. Gli aggiustamenti del dosaggio, se necessari, devono essere eseguiti come specificato sopra. >>Terapia concomitante: simvastatina e' efficace da sola o in associazione ai sequestranti degli acidi biliari. La somministrazione deve avvenire almeno 2 ore prima o almeno 4 ore dopo la somministrazione di un sequestrante degli acidi biliari. Per i pazienti che assumono ciclosporina, danazolo, gemfibrozil o altri fibrati (eccetto il fenofibrato) o niacina a dosaggi ipolipemizzanti (>=1 g/die) in concomitanzaa simvastatina, il dosaggio di simvastatina non deve superare i 10 mg /die. In pazienti che assumono amiodarone o verapamil in concomitanza a simvastatina, il dosaggio di simvastatina non deve superare i 20 mg/die. >>Dosaggio nell'insufficienza renale: non sono necessarie modificazioni del dosaggio in pazienti con insufficienza renale moderata. In pazienti con insufficienza renale grave (clearance della creatinina <30 ml/min), dosaggi superiori a 10 mg/die devono essere attentamente valutati e, se ritenuti necessari, somministrati con cautela. >>Anziani:non sono necessari aggiustamenti del dosaggio. >>Bambini e negli adol escenti: l'efficacia e la sicurezza non sono state accertate; non e' pertanto raccomandato per l'uso pediatrico.

Conservazione

Conservare a temperatura non superiore ai 25 gradi C.

Avvertenze

>>Miopatia/rabdomiolisi: la simvastatina causa occasionalmente miopatia, che si manifesta come dolore muscolare, dolorabilita' o debolezza associati ad innalzamento del livello della creatin-chinasi (CK) di oltre 10 volte il limite superiore della norma (LSN). La miopatia si manifesta a volte come rabdomiolisi con o senza insufficienza renale acutasecondaria a mioglobinuria e molto raramente si sono verificati casi fatali. Il rischio e' aumentato da alti livelli di attivita' inibitoria della HMG-CoA reduttasi nel plasma. Il rischio di miopatia/rabdomiolisi e' correlato al dosaggio. >>Misurazione dei livelli di creatinchinasi: i livelli di creatinchinasi (CK) non devono essere misurati dopo esercizio intenso o in presenza di qualsiasi causa alternativa che renda plausibile un aumento di CK, in quanto cio' rende difficile l'interpretazione dei dati. Se i livelli di CK sono significativamente elevati al basale (>5 volte il limite superiore della norma) questi vanno rimisurati entro 5-7 giorni per confermare i risultati. Le statine devono essere prescritte con cautela in pazienti con fattori predisponenti per la rabdomiolisi. Allo scopo di stabilire un valore basale di riferimento, si deve misurare il livello di CK prima di iniziare il trattamento nei seguenti casi: anziani (eta' >70 anni); danno renale; ipotiroidismo non controllato; anamnesi personale o familiare di disordini muscolari ereditari; presenza di episodi pregressi di tossicita' muscolare con una statina o un fibrato; abuso di alcool. Nei casi suddetti, il rischio che il trattamento comporta deve essere valutato in rapportoal possibile beneficio, e si raccomanda lo stretto monitoraggio del p aziente. Se il paziente ha avuto una precedente esperienza di disordini muscolari durante il trattamento con un fibrato od una statina, il trattamento con un membro differente della classe deve essere iniziato unicamente con cautela. Se i livelli di CK sono significativamente elevati al basale (>5 volte il limite superiore della norma), non deve essere iniziato il trattamento. Durante il trattamento se compaiono dolore muscolare, debolezza o crampi mentre un paziente e' in trattamento con una statina, occorre misurare i livelli di CK. In caso di livelli significativamente elevati di CK (>5 volte il limite superiore della norma), in assenza di esercizio fisico intenso, occorre interrompere laterapia. Considerare l'interruzione del trattamento, inoltre, se i si ntomi muscolari sono gravi e causano fastidio quotidiano, anche se i valori di CK risultino inferiori a 5 volte il limite superiore della norma. Interrompere il trattamento in caso di sospetto di miopatia per qualsiasi altro motivo. Se i sintomi si risolvono ed i livelli di CK tornano alla normalita', si puo' prendere in considerazione la reintroduzione della statina o l'introduzione di una statina alternativa al piu' basso dosaggio e sotto stretto monitoraggio. La terapia deve essere temporaneamente interrotta pochi giorni prima di un intervento di chirurgia maggiore e quando sopravvengono importanti condizioni mediche o chirurgiche. >>Misure per ridurre il rischio di miopatia causata da interazioni con i farmaci: il rischio di miopatia e rabdomiolisi e' incrementato significativamente dall'uso concomitante di simvastatina con i potenti inibitori del CYP3A4, e con gemfibrozil, danazolo e ciclosporina. Tale rischio e' incrementato anche dall'uso concomitante di altri fibrati, da dosaggi ipolipemizzanti di niacina (>=1 g/die) o dall'uso concomitante di amiodarone o verapamil con i dosaggi piu' elevati disimvastatina. Vi e' anche un leggero aumento del rischio quando dilti azem viene utilizzato con simvastatina 80 mg. L'assunzione concomitante di succo di pompelmo e simvastatina deve essere evitata. Agire con cautela quando il fenofibrato viene prescritto con la simvastatina, in quanto entrambi i farmaci possono causare miopatia se somministrati dasoli. >>Effetti epatici: negli studi clinici in alcuni pazienti adult i che ricevevano simvastatina si sono verificati aumenti persistenti delle transaminasi sieriche (fino a > 3 x LSN). Quando in questi pazienti il farmaco e' stato interrotto o sospeso, i livelli delle transaminasi di solito sono tornati lentamente ai livelli di pretrattamento. Eseguire in tutti i pazienti gli esami di funzionalita' epatica prima diiniziare il trattamento e, in seguito, quando indicato da un punto di vista clinico. I pazienti per i quali e' stato stabilito un dosaggio di 80 mg devono essere sottoposti ad un ulteriore test prima della somministrazione, 3 mesi dopo l'inizio della somministrazione del dosaggio di 80 mg, e in seguito con cadenza periodica (per es. ogni 6 mesi) per il primo anno di trattamento. Attenzione particolare deve essere posta a quei pazienti che sviluppano elevati livelli di transaminasi sieriche, ed in questi pazienti, le rilevazioni debbono essere ripetute prontamente e quindi eseguite piu' frequentemente. Se i livelli delle transaminasi evidenziano un aumento, specialmente se questi aumentano fino a tre volte il limite massimo della norma e sono persistenti, la simvastatina deve essere sospesa. Usare con cautela in pazienti che consumano notevoli quantita' di alcool. Come con altri farmaci ipolipemizzanti, aumenti moderati (<3 volte il limite superiore della norma) delle transaminasi sieriche sono stati segnalati a seguito di trattamentocon simvastatina. Queste alterazioni sono apparse subito dopo l'inizi o del trattamento con simvastatina, sono state spesso transitorie, nonsono state accompagnate da alcun sintomo e non e' stata richiesta l'i nterruzione della terapia. >>Malattia interstiziale polmonare: con alcune statine sono stati riportati casi eccezionali di malattia interstiziale polmonare, soprattutto con la terapia a lungo termine. La sintomatologia puo' includere dispnea, tosse non produttiva e deterioramentodello stato di salute generale (stanchezza, perdita di peso, e febbre ). >>Questo farmaco contiene lattosio.

Interazioni

Il rischio di miopatia, inclusa la rabdomiolisi, risulta aumentato nelcorso della somministrazione concomitante con fibrati e niacina (acid o nicotinico) (>= 1 g/die). Inoltre, vi e' una interazione farmacocinetica con gemfibrozil che porta ad un aumento dei livelli plasmatici disimvastatina. Quando simvastatina e fenofibrato vengono somministrati in concomitanza non vi e' evidenza che il rischio di miopatia sia sup eriore alla somma dei rischi individuali connessi a ciascuno dei due farmaci. Per gli altri fibrati non sono disponibili dati adeguati di farmacovigilanza e farmacocinetica. >>Interazioni con il CYP3A4: simvastatina e' un substrato del citocromo P450 3A4. I potenti inibitori del citocromo P450 3A4 aumentano il rischio di miopatia e rabdomiolisi aumentando la concentrazione della attivita' inibitoria della HMG-CoA reduttasi nel plasma nel corso della terapia con simvastatina. Tali inibitori includono itraconazolo, ketoconazolo, eritromicina, claritromicina, telitromicina, inibitori della proteasi dell'HIV e nefazodone. La somministrazione concomitante di itraconazolo ha dato luogo ad un incremento pari a 10 volte dell'esposizione alla simvastatina acida (il metabolita attivo beta-idrossiacido). La telitromicina ha causato un incremento pari ad 11 volte dell'esposizione alla simvastatina acida. Pertanto, l'associazione con itraconazolo, ketoconazolo, inibitori della proteasi dell'HIV, eritromicina, claritromicina, telitromicina e nefazodone e' controindicata. Se il trattamento con itraconazolo, ketoconazolo, eritromicina, claritromicina o telitromicina e' inevitabile, la terapia con simvastatina deve essere sospesa nel corso del trattamento. Agire con cautela quando si associa simvastatina con alcuni altri inibitori del CYP3A4 meno potenti: ciclosporina, verapamil, diltiazem. >>Ciclosporina: il rischio di miopatia/rabdomiolisi e' aumentato da una somministrazione concomitante di ciclosporina in particolare con dosaggi piu' alti di simvastatina. Il dosaggio di simvastatina non deve pertanto superare i 10 mg/die nei pazienti in terapia concomitante con ciclosporina. Sebbene il meccanismo non sia stato completamente compreso,la ciclosporina aumenta l'AUC degli inibitori della HMG-CoA reduttasi . L'aumento dell'AUC di simvastatina acida e' e' presumibilmente dovuto, in parte, all'inibizione del CYP3A4. >>Danazolo: il rischio di miopatia e rabdomiolisi viene aumentato dalla concomitante somministrazione di danazolo con le dosi piu' elevate di simvastatina. Gemfibrozil: aumenta l'AUC della simvastatina acida di 1,9 volte forse a causa dell'inibizione della via della glucuronidazione. >>Amiodarone e verapamil:il rischio di miopatia e rabdomiolisi e' aumentato dalla somministraz ione concomitante di amiodarone o verapamil con i dosaggi piu' elevatidi simvastatina. Il dosaggio di simvastatina non deve superare i 20 m g/die nei pazienti in terapia concomitante con amiodarone o verapamil,a meno che il beneficio clinico non sia verosimilmente superiore all' aumento del rischio di miopatia e di rabdomiolisi. >>Diltiazem: il dosaggio di simvastatina non deve superare i 40 mg/die in pazienti in terapia concomitante con diltiazem, a meno che il beneficio clinico non sia verosimilmente superiore all'aumento del rischio di miopatia e rabdomiolisi. >>Succo di pompelmo: inibisce il citocromo P450 3A4. L'assunzione concomitante di simvastatina e grandi quantita' (piu' di un litro al giorno) di succo di pompelmo ha dato luogo ad un aumento di 7 volte della esposizione alla simvastatina acida. Anche l'assunzione di 240 ml di succo di pompelmo al mattino e simvastatina alla sera ha dato luogo ad un aumento di 1,9 volte. L'assunzione di succo di pompelmo durante il trattamento con simvastatina deve pertanto essere evitata. >>Anticoagulanti orali: nei pazienti trattati con anticoagulanti cumarinici, il tempo di protrombina deve essere determinato prima di iniziareil trattamento con simvastatina e con frequenza sufficiente nel corso delle prime fasi della terapia in modo da assicurare che non si verif ichi alcuna alterazione significativa del tempo di protrombina. Una volta documentato un tempo di protrombina stabile, i tempi di protrombina possono essere monitorati agli intervalli raccomandati abitualmente per i pazienti in terapia con anticoagulanti cumarinici. Se il dosaggio di simvastatina viene modificato od interrotto si deve ripetere la medesima procedura. La terapia con simvastatina non e' stata associata a sanguinamento o ad alterazioni del tempo di protrombina in pazienti non in terapia con anticoagulanti. >>Effetti della simvastatina sulla farmacocinetica di altri farmaci: la simvastatina non ha un effetto inibitorio sul citocromo P450 3A4. Non e' pertanto attesa una azione della simvastatina sulle concentrazioni plasmatiche delle sostanze metabolizzate attraverso il citocromo P450 3A4.

Effetti indesiderati

Le frequenze dei seguenti eventi avversi, segnalati nel corso degli studi clinici e/o dell'uso post-marketing, sono classificate sulla base della valutazione dei loro tassi di incidenza nel corso di ampi studi clinici a lungo termine controllati con placebo, inclusi l'HPS e il 4Scon 20.536 e 4.444 pazienti rispettivamente. Per l'HPS sono stati reg istrati solo gli eventi avversi gravi oltre a mialgia, aumenti delle transaminasi sieriche e delle CK. Per il 4S sono stati registrati tuttigli eventi avversi di seguito elencati. Se in questi studi l'incidenz a con simvastatina era minore o simile a quella con placebo e vi eranoeventi da segnalazioni spontanee simili, con una ragionevole correlaz ione causale, tali eventi avversi sono stati classificati come "rari".Nell'HPS su 20.536 pazienti trattati con simvastatina 40 mg/die (n=10 .269) o placebo (n=10.267), i profili di sicurezza sono risultati paragonabili fra pazienti trattati con simvastatina 40mg e pazienti trattati con placebo nei 5 anni di durata media dello studio. I tassi di interruzione del trattamento dovuta ad effetti indesiderati sono risultati paragonabili (4,8% nei pazienti trattati con simvastatina 40 mg rispetto a 5,1% nei pazienti trattati con placebo). L'incidenza di miopatia e' stata inferiore allo 0,1% nei pazienti trattati con simvastatina 40 mg. Vi sono stati livelli elevati delle transaminasi (superiori a 3volte il limite superiore della norma con conferma attraverso test ri petuti) nello 0,21% (n=21) dei pazienti trattati con simvastatina 40 mg rispetto allo 0,09% (n=9) dei pazienti trattati con placebo. Patologie del sistema emolinfopoietico. Rari (>=1/10.000, <1/1.000): anemia. Patologie del sistema nervoso. Rari: cefalea, parestesia, capogiri, neuropatia periferica. Patologie gastrointestinali. Rari: stipsi, doloreaddominale, flatulenza, dispepsia, diarrea, nausea, vomito, pancreati te. Patologie epatobiliar. Rari: epatite/ittero. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Rari: eruzione cutanea, prurito, alopecia.Patologie del sistema muscoloscheletrico, del tessuto connettivo e de l tessuto osseo. Rari: miopatia, rabdomiolisi, mialgia, crampi muscolari. Patologie sistemiche e condizioni relative al sito di somministrazione. Rari: astenia. Una sindrome da apparente ipersensibilita' e' stata riportata in rare occasioni ed e' stata associata con alcuni dei seguenti sintomi: angioedema, sindrome simil-lupus, polimialgia reumatica, dermatomiosite, vasculite, trombocitopenia, eosinofilia, aumento della VES, artrite ed artralgia, orticaria, fotosensibilita', febbre, vampate, dispnea e malessere. Parametri clinici di laboratorio. Rari: aumenti delle transaminasi sieriche (alanina aminotransferasi, aspartatoaminotransferasi, gamma-glutamil transpeptidasi), aumenti della fosfa tasi alcalina; aumenti dei livelli della CK sierica. I seguenti effetti avversi sono stati riportati con alcune statine: disturbi del sonno,compresi insonnia e incubi; perdita della memoria; disfunzione sessua le; depressione; casi eccezionali di malattia interstiziale polmonare,soprattutto con la terapia a lungo termine.

Gravidanza e allattamento

Simvastatina e' controindicata durante la gravidanza e l'allattamento.La sicurezza nelle donne in gravidanza non e' stata stabilita. Non so no stati condotti studi clinici controllati con simvastatina nelle donne in gravidanza. Sono state ricevute segnalazioni rare di anomalie congenite a seguito di esposizione intrauterina agli inibitori della HMG-CoA reduttasi. Tuttavia, in un'analisi prospettica di circa 200 gravidanze esposte durante il primo trimestre a simvastatina o ad un altro inibitore della HMG-CoA reduttasi strettamente correlato, l'incidenza di anomalie congenite e' risultata paragonabile a quella osservata nella popolazione generale. Questo numero di gravidanze e' stato statisticamente sufficiente ad escludere un aumento nelle anomalie congenite pari a 2,5 volte o superiore rispetto all'incidenza di base. Sebbene non vi sia alcuna evidenza che l'incidenza di anomalie congenite nella progenie dei pazienti trattati con simvastatina od altri inibitori della HMG-CoA reduttasi strettamente correlati differisca da quella osservata nella popolazione generale, il trattamento delle madri con simvastatina puo' ridurre nel feto i livelli del mevalonato, un precursore della biosintesi del colesterolo. L'aterosclerosi e' un processo cronicoe abitualmente l'interruzione dei farmaci ipolipemizzanti durante la gravidanza dovrebbe avere un impatto limitato sul rischio a lungo termine associato con la ipercolesterolemia primaria. Per queste ragioni, simvastatina non deve essere usata in donne in gravidanza, che desiderano una gravidanza o sospettino uno stato di gravidanza. Il trattamento deve essere sospeso per la durata della gravidanza o fino a che non sia stato stabilito che la donna non e' in gravidanza. >>Allattamento:non e' noto se la simvastatina o i suoi metaboliti vengano secreti ne l latte materno. Poiche' molti farmaci vengono escreti nel latte materno e poiche' potrebbero verificarsi reazioni avverse serie, le donne che assumono Simvastatina non devono allattare i propri figli.