Sodio Tiosolf Monico - 5f 1g/10m

Dettagli:
Nome:Sodio Tiosolf Monico - 5f 1g/10m
Codice Ministeriale:030807010
Principio attivo:Sodio Tiosolfato
Codice ATC:V03AB06
Fascia:C
Prezzo:12.99
Produttore:Monico Spa
SSN:Non concedibile
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco generico
Forma:Concentrato per soluzione per infusione
Contenitore:Fiale
Iva:10%
Temp. Conservazione:A temperatura ambiente
Scadenza:24 mesi

Denominazione

SODIO TIOSOLFATO MONICO 1 G/10 ML

Formulazioni

Sodio Tiosolf Monico - 5f 1g/10m

Categoria farmacoterapeutica

Prodotti terapeutici.

Principi attivi

Sodio tiosolfato (sodio iposolfito) 1 g.

Eccipienti

Sodio Bicarbonato 60 mg; acqua per preparazioni iniettabili q.b..

Indicazioni

Antidoto nell'avvelenamento da cianuri; profilassi della nefropatia dacisplatino; desensibilizzazione nello stravaso di medicinali chemiote rapici.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno degli eccipienti.

Posologia

Antidoto nell'avvelenamento da cianuri: il medicinale va usato rapidamente in caso di ragionevole sospetto di intossicazione da cianuri (inalazione o ingestione). Adulti: 12,5 g, opportunamente diluiti in 250 ml di soluzione di Sodio Cloruro 0,9% o di Glucosio 5%, per infusione endovenosa lenta (10-30 minuti) successivamente a 300 mg di sodio nitrito. E' richiesto il monitoraggio del paziente per 24/48 ore per cogliere eventuali recidive di avvelenamento; in tal caso ripetere la somministrazione di meta' dose sia di sodio tiosolfato che di sodio nitrito.Il medicinale puo' essere somministrato, attraverso un'altra sede di somministrazione, contemporaneamente ad una soluzione di idrossicobalamina (5 g in 250 ml di soluzione di Sodio Cloruro 0,9% o di Glucosio 5%). Se necessario in caso di eventuali recidive da avvelenamento, la somministrazione di medicinale e idrossicobalamina puo' essere ripetuta. Bambini: 412,5 mg per kg di peso corporeo (0,7 g per m^2 di superficie corporea), opportunamente diluiti in 100 ml di soluzione di Sodio Cloruro 0,9% o di Glucosio 5%, per infusione endovenosa lenta (0,625-1,25 g/min). La dose somministrata non deve superare i 12,5 g. Il prodotto puo' essere somministrato, attraverso un'altra sede di somministrazione, contemporaneamente ad una soluzione di idrossicobalamina (50-100mg/kg in 100 ml di soluzione di Sodio Cloruro 0,9% o di Glucosio 5%). Se necessario in caso di eventuali recidive da avvelenamento, la somm inistrazione di farmaco e idrossicobalamina puo' essere ripetuta. La posologia seguente indica la dose raccomandata di medicinale in relazione all'emoglobina del paziente pediatrico. Emoglobina 8 g: 275.0 mg/kgdi peso corporeo; emoglobina 10 g: 337.5 mg/kg di peso corporeo; emog lobina 12 g: 412.5 mg/kg di peso corporeo; emoglobina 14 g: 487.5 mg/kg di peso corporeo. >>Profilassi della nefropatia da Cisplatino. Adulti: 9 g per m^2 di superficie corporea in bolo, seguiti da una infusione continua di 1,2 g/m^2/ora per 6 ore. Desensibilizzazione nello stravaso di medicinali chemioterapici: iniettare direttamente nella sede dello stravaso una soluzione contenente 400 mg/10 ml (corrispondenti a 4ml di soluzione di Sodio Tiosolfato 1 g/10 ml aggiunti a 6 ml di acqu a per preparazioni iniettabili).

Conservazione

Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce. Non congelare.

Avvertenze

Il medicinale deve essere somministrato sotto stretto controllo medico. Il farmaco puo' causare ipovolemia per un effetto diuretico osmotico.

Interazioni

Per la sua azione chelante, e' possibile l'interazione con i metalli oi loro ioni.

Effetti indesiderati

Di seguito sono riportati gli effetti indesiderati del farmaco organizzati secondo la classificazione MedDRA. Non sono disponibili dati sufficienti per stabilire la frequenza dei singoli effetti elencati. Disturbi del sistema immunitario: dermatite da contatto. Patologie gastrointestinali: nausea, vomito, diarrea. Patologie vascolari: ipotensione (se infuso troppo velocemente), ipovolemia. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: bruciore. Patologie sistemiche e relative alla sede di somministrazione: fenomeni di sensibilizzazione al sito di iniezione.

Gravidanza e allattamento

Non vi sono studi adeguati e ben controllati sull'uso del medicinale in gravidanza. Studi sull'animale (somministrazione a hamster di sodio tiosolfato endovena in dosi simili a quelle utilizzate contro l'avvelenamento da cianuri nell'uomo) non hanno evidenziato effetti teratogeni. Non sono disponibili studi epidemiologici che stabiliscano il rischio di anomalie congenite in bambini nati da madri trattate con il farmaco in gravidanza. L'iniezione locale (desensibilizzante) sembra comportare meno rischi, ma non sono disponibili dati a supporto. Pertanto, il prodotto va somministrato a donne gravide solo se la condizione della madre giustifica il rischio potenziale per il feto. Non e' noto se il medicinale venga escreto nel latte materno. L'esperienza e' inadeguata per determinare il rischio per il bambino allattato al seno da madre cui sia stato somministrato il farmaco (anche per iniezione locale come desensibilizzante). Si valuti il beneficio del trattamento contro il potenziale rischio prima di prescrivere il medicinale a donne che allattano al seno.