Tetralysal - 28cps 300mg

Dettagli:
Nome:Tetralysal - 28cps 300mg
Codice Ministeriale:018469066
Principio attivo:Limeciclina (Tetraciclina-levo-metilenlisina)
Codice ATC:J01AA04
Fascia:A
Prezzo:12.13
Rimborso:6.67
Glutine:Senza glutine
Produttore:Galderma Italia Spa
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Capsule rigide
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non superiore a +25, conservare il prodotto nella confezione originale
Scadenza:18 mesi

Denominazione

TETRALYSAL CAPSULE RIGIDE

Formulazioni

Tetralysal - 28cps 300mg

Categoria farmacoterapeutica

Tetracicline.

Principi attivi

Tetraciclina.

Eccipienti

Capsule rigide da 150 mg: magnesio stearato, levilite, gelatina, glicerilmonoleato. Capsule rigide da 300 mg: magnesio stearato, silice colloidale idrata. Componenti della capsula di gelatina: gelatina, titaniodiossido (E171), giallo di chinolina (E104), eritrosina (E127), indig o carmine (E132).

Indicazioni

Trattamento dell'acne infiammatoria da moderata a severa; trattamento dell'infiammazione nell'acne mista.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' alle tetracicline o ad uno qualsiasi degli eccipienti; in gravidanza e durante l'allattamento; bambini di eta' inferiore agli 8 anni per il rischio di sviluppare discromie dentali permanenti e ipoplasia dello smalto; trattamento concomitante con retinoidi orali.

Posologia

La dose raccomandata per il trattamento dell'acne e' rappresentata da 300 mg/giorno per 12 settimane. Assumere il prodotto con una adeguata quantita' di acqua.

Conservazione

Conservare nella confezione originale; conservare a temperatura non superiore a 25 gradi C.

Avvertenze

Reazioni di fotosensibilizzazione, che si evidenziano con una esagerata reattivita' cutanea alla luce solare e ai raggi ultravioletti, possono manifestarsi in corso di trattamento in soggetti predisposti; e' opportuno tenere presente questa eventualita' ed interrompere il trattamento non appena compare eritema cutaneo. In pazienti con insufficienzarenale, dosi anche normali di tetracicline possono dare luogo ad accu mulo in circolo con possibili danni epatici; in questi casi e' necessario adattare la posologia al grado di funzionalita' epatica. Inoltre e' da tenere presente che le tetracicline, per la nota azione antianabolica, possono aumentare l'azotemia e quindi aggravare ulteriormente unpreesistente stato d'insufficienza renale. Per evitare irritazioni es ofagee, assumere il prodotto con una adeguata quantita' d'acqua. Come con altri antibiotici, il trattamento con tetracicline puo' dar luogo a superinfezioni da agenti batterici resistenti o da miceti. E' da tenere presente in particolare la possibilita' di enterocoliti da stafilococchi resistenti. Cicli di trattamento a lungo termine richiedono periodici controlli della crasi ematica e della funzionalita' epatica e renale.

Interazioni

Retinoidi orali: rischio di ipertensione endocranica. Preparati antiacidi contenenti alluminio, calcio o magnesio, e i prodotti contenenti sali di ferro, riducono l'assorbimento orale delle tetracicline, per cui e' necessario evitare l'assunzione contemporanea. E' opportuno evitare l'associazione con penicilline, per la possibile comparsa di interferenze fra le rispettive attivita' antibatteriche. Si puo' rendere necessario un adeguamento dei dosaggi di anticoagulanti eventualmente usati durante la somministrazione di tetracicline, dato che questi antibiotici possono deprimere l'attivita' protrombinica. Interferenze con i test di laboratorio: la limeciclina puo' provocare dei falsi positivi nella determinazione del glucosio nell'urina. Puo' anche interferire con il dosaggio fluorimetrico delle catecolamine urinarie dando luogo avalori falsamente incrementati (metodo di Hingert). Didanosina: l'aum entare del pH gastrico a seguito di assunzione di compresse di didanosina contenenti antiacidi, riduce l'assorbimento delle cicline nel tratto digestivo.

Effetti indesiderati

In caso di insorgenza di qualsiasi effetto indesiderato, che non sia tra quelli riportati, durante il trattamento il paziente e' tenuto ad informare il proprio medico o il proprio farmacista. Patologie del sistema emolinfopoietico. Non nota: neutropenia, trombocitopenia. Patologie dell'occhio. Non nota: disturbi visivi. Patologie gastrointestinali.Comune: nausea, dolore addominale, diarrea; non nota: glossite, enter ocolite, vomito, epigastralgia (dolore del tratto gastrointestinale superiore). Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non nota: piressia. Patologie epatobiliari. Non nota: ittero, epatite. Disturbi del sistema immunitario. Non nota: ipersensibilita', orticaria, edema angioneurotico, reazione anafilattica. Esami di laboratorio. Non nota: aumento dei livelli delle transaminasi, aumento della fosfatasi alcalina, aumento della bilirubina. Patologie del sistema nervoso. Comune: mal di testa; non nota: capogiri, ipertensioneendocranica. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non not a: rash eritematoso, reazioni da fotosensibilita', prurito, sindrome di Stevens - Johnson. Inoltre sono stati osservati alcuni eventi avversi attribuibili, in generale, alla terapia con tetraciclina: si possonoverificare discromia dentale e/o ipoplasia dello smalto in caso di so mministrazione in bambini di eta' inferiore a 8 anni; sono stati riportati casi di anemia emolitica, eosinofilia ed altri disordini ematologici; si possono verificare casi di iperazotemia di origine non renale correlata ad un effetto anti- anabolico che puo' essere aumentato dall' uso concomitante di diuretici e tetracicline; il trattamento con il farmaco deve essere interrotto nel caso in cui dovessero comparire sintomi attribuibili ad un aumento della pressione endocranica (es. vomito). Sono stati segnalati casi isolati di anoressia e vasculite allergica. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permetteun monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinal e.

Gravidanza e allattamento

Nel tessuto osseo in via di formazione, le tetracicline possono dar luogo ad un complesso stabile di calcio senza che peraltro siano stati riportati nell'uomo particolari effetti dannosi. L'uso delle tetracicline durante il periodo della formazione dei denti (seconda meta' della gravidanza) puo' causare pigmentazione dentaria permanente (giallo-bruna); l'inconveniente si verifica soprattutto in seguito all'uso protratto di questi antibiotici, ma e' stato osservato anche dopo periodi ditrattamento brevi e ripetuti. Le tetracicline passano sia attraverso la placenta che nel latte materno. Pertanto, il farmaco e' controindicato in donne in gravidanza o in allattamento (rischio di ipoplasia dello smalto o di discromie dentali nell'infanzia).