Trexodem - 1sir 1,5ml 20mg/Ml

Dettagli:
Nome:Trexodem - 1sir 1,5ml 20mg/Ml
Codice Ministeriale:039298070
Principio attivo:Metotrexato Sodico
Codice ATC:L01BA01
Fascia:A
Prezzo:22.37
Lattosio:Senza lattosio
Produttore:Sandoz Spa
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RNR - ricetta non ripetibile art.89 DL 219/06 (ex senza formalismi)
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Soluzione iniettabile
Contenitore:Siringa
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non superiore a +25 gradi, al riparo da luce e umidità
Scadenza:24 mesi

Denominazione

TREXODEM 20 MG/ML

Formulazioni

Trexodem - 1sir 1ml 20mg/Ml
Trexodem - 1sir 1,25ml 20mg/Ml
Trexodem - 1sir 1,5ml 20mg/Ml

Categoria farmacoterapeutica

Antimetaboliti.

Principi attivi

Metotrexato.

Eccipienti

Cloruro di sodio; sodio idrossido per la correzione del pH; acqua per preparazioni iniettabili.

Indicazioni

Artrite reumatoide in fase attiva nei pazienti adulti in cui e' indicato il trattamento con farmaci antireumatici modificanti la malattia (DMARDs); forme severe di poliarticolari, di artrite idiopatica giovanile (AIG) attiva, a seguito di una risposta inadeguata ai farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS); forme gravi di psoriasi volgare soprattutto del tipo a placche, non trattabile in maniera appropriata con leterapie convenzionali quali fototerapia, PUVA e retinoidi, e artrite psoriasica grave.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' accertata al metotrexato o ad uno qualsiasi degli eccipienti; insufficienza epatica; abuso di alcol; insufficienza renale (clearance della creatinina < 20 ml/minuto); discrasia ematica preesistente quale ipoplasia midollare, leucopenia, trombocitopenia o anemia significativa; gravi infezioni acute o croniche quali tubercolosi e HIV, ulcere del cavo orale e accertata patologia ulcerosa gastrointestinale in fase attiva; gravidanza, allattamento; contemporanea vaccinazione con vaccini vivi.

Posologia

Il medicinale deve esser prescritto unicamente da medici che conosconole diverse caratteristiche del medicinale e la sua modalita' d'azione . La somministrazione di routine deve essere effettuata da operatori sanitari. Se la situazione clinica lo consente il medico curante in casi selezionati puo' delegare la somministrazione al paziente stesso, provvedendo necessariamente ad istruirlo in maniera accurata. Lo schema di somministrazione del metotrexato prevede solamente un'unica somministrazione settimanale. Il farmaco e' somministrato tramite iniezione una volta a settimana. I pazienti devono essere informati senza possibilita' di equivoco che il farmaco deve essere somministrato una volta asettimana.Si consiglia, pertanto, di individuare il giorno della sett imana che sara' il "giorno dell'iniezione". Nei soggetti anziani puo' essere necessario considerare una riduzione del dosaggio a causa dellaridotta funzionalita' epatica e renale e della minore riserva di fola ti in seguito all'invecchiamento. Dosaggio nei pazienti con artrite reumatoide: 7,5 mg di metotrexato una volta a settimana , somministrata per via sottocutanea, intramuscolare o endovenosa. In relazione all'attivita' della malattia e alla tollerabilita' dimostrate dal singolo paziente, la dose puo' essere aumentata in maniera graduale di 2,5 mg a settimana. Non si deve superare, tuttavia, la dose settimanale di 25 mg. E' importante considerare, inoltre, che i dosaggi superiori a 20 mg/settimana possono associarsi ad un significativo aumento della tossicita' ed in particolare della soppressione midollare. In genere la risposta al trattamento si manifesta dopo circa 4-8 settimane. Una volta raggiunti i risultati terapeutici desiderati, il dosaggio deve essere ridotto gradualmente fino a raggiungere la dose di mantenimento efficace piu' bassa possibile. Dosaggio nei bambini e adolescenti con forme poliarticolari di artrite idiopatica giovanile: 10-15 mg/m^2 di superficie corporea/settimana. Nei casi refrattari al trattamento, il dosaggio settimanale puo' essere aumentato fino a 20 mg/m^2 di superficie corporea/settimana. Tuttavia, se si somministra una dose piu' elevata, e'indicato intensificare i controlli. Data l'esiguita' dei dati disponi bili in merito alla somministrazione e.v. nei bambini e negli adolescenti, la somministrazione parenterale deve limitarsi all'iniezione sottocutanea e intramuscolare. I pazienti con AIG devono sempre essere indirizzati ad un'unita' di reumatologia specializzata nel trattamento dei bambini/adolescenti. L'uso nei bambini d'eta' inferiore a 3 anni none' raccomandato a causa dei dati insufficienti sull'uso del farmaco i n questo gruppo di soggetti. Dosaggio nei pazienti con forme severe dipsoriasi e artrite psoriasica: prima dell'inizio della terapia si rac comanda di somministrare per via parenterale una dose di prova di 5-10mg per individuare eventuali reazioni avverse di natura idiosincratic a. La dose iniziale raccomandata e' di 7,5 mg di metotrexato una voltaa settimana, somministrata per via sottocutanea, intramuscolare o end ovenosa. La dose deve essere aumentata secondo necessita', ma non devesuperare il dosaggio massimo settimanale di 30 mg. In genere la rispo sta al trattamento si manifesta dopo circa 2-6 settimane. Una volta raggiunti i risultati terapeutici desiderati, il dosaggio deve essere ridotto gradualmente fino a raggiungere la dose di mantenimento efficacepiu' bassa possibile. Dosaggio nei pazienti con compromissione della funzionalita' renale: il metotrexato deve essere utilizzato con cautela nei pazienti con compromissione della funzionalita' renale. La dose deve essere corretta come segue. Clcr > 50 ml/min: 100% della dose; clcr 20 - 50 ml/min: 50% della dose; <20 ml/min: il metotrexato non deve essere somministrato. Dosaggio nei pazienti con compromissione dellafunzionalita' epatica: iI metotrexato deve essere somministrato con g rande cautela, se non evitato, nei pazienti con malattia epatica pregressa o in corso, specialmente se indotta dall'abuso di alcool. Se i livelli di bilirubina sono superiori a 5 mg/dl (85,5 mcmol/l), il metotrexato e' controindicato. Modo e durata della somministrazione: medicinale monouso. Il farmaco puo' essere somministrato per via sottocutanea, intramuscolare o endovenosa. Negli adulti, la somministrazione per endovena deve avvenire sotto forma d'iniezione in bolo. La durata complessiva del trattamento e' stabilita dal medico curante. La terapia conil medicinale nell'artrite reumatoide, artrite idiopatica giovanile, psoriasi volgare severa e artrite psoriasica, e' da intendersi a lungotermine. Artrite reumatoide: nei pazienti con artrite reumatoide si p uo' prevedere una risposta al trattamento dopo 4-8 settimane. Tuttaviai sintomi possono ripresentarsi alla sospensione della terapia. Forme severe di psoriasi volgare e di artrite psoriasica In genere la rispo sta al trattamento si manifesta dopo 2-6 settimane. La terapia puo' quindi essere continuata o interrotta in funzione del quadro clinico e delle variazioni dei risultati degli esami di laboratorio. Annotazioni particolari: nel passaggio dalla somministrazione orale alla somministrazione per via parenterale, puo' essere necessario effettuare una riduzione del dosaggio a causa della variabilita' della biodisponibilita'del metotrexato dopo la somministrazione orale. Secondo quanto riport ato nelle linee guida correnti, puo' essere indicata l'assunzione di acido folico o acido folinico. Evitare qualsiasi contatto del metotrexato con la pelle e le mucose. In caso di contaminazione, le parti interessate devono essere risciacquate immediatamente con abbondante acqua.La soluzione deve essere controllata visivamente prima dell'uso. Util izzare solamente soluzioni limpide prive di particelle in sospensione.

Conservazione

Conservare il farmaco nella confezione originale per proteggerlo dallaluce. Non conservare a temperature superiori a 25 gradi C.

Avvertenze

Somministrare il farmaco una volta la settimana e non tutti i giorni. Monitorare i soggetti in terapia con il farmaco in modo che possano essere individuati e valutati con la massima tempestivita' gli eventualisegni di un effetto tossico del farmaco o eventuali eventi avversi. A causa della possibilita' di reazioni tossiche gravi o persino fatali, informare il paziente in maniera completa dei rischi connessi alla te rapia e delle misure di sicurezza raccomandate. Considerare che i dosaggi superiori a 20 mg/settimana possono associarsi ad un significativoaumento della tossicita' ed in particolare della soppressione midolla re. Il metotrexato e' causa d'infertilita', oligospermia, alterazioni del ciclo mestruale e amenorrea sia durante la terapia che per un breve periodo dopo la conclusione della stessa, puo' inoltre avere effettiembriotossici ed indurre aborti e malformazioni fetali. E' necessario che con i pazienti in eta' fertile siano discussi i possibili rischi di conseguenze sulla riproduzione. Prima di iniziare la terapia o di riprendere la terapia dopo un periodo di pausa: esame emocromocitometrico completo con conta ematica differenziale e conta piastrinica, enzimi epatici, bilirubina, albumina sierica, radiografia del torace e testdi funzionalita' renale. Se clinicamente indicato, escludere tubercol osi ed epatite. Durante la terapia se il farmaco viene somministrato ad un dosaggio piu' elevato, valutare la possibilita' d'intensificare icontrolli. Ispezione della cavita' orale e della gola per eventuali a lterazioni mucosali; esame emocromocitometrico completo con conta ematica differenziale e conta piastrinica. Poiche' il metotrexato puo' causare una depressione emopoietica improvvisa in associazione a dosaggi apparentemente sicuri, qualsiasi consistente diminuzione della conta leucocitaria o piastrinica deve indurre all'immediata sospensione del farmaco e al ricorso ad una terapia di supporto adeguata. Nei soggetti sottoposti a concomitante terapia epatotossica effettuare attenti controlli della conta ematica e piastrinica. Prestare attenzione alla manifestazione di un'eventuale tossicita' epatica. Non avviare oppure interrompere il trattamento in caso di presenza o di sviluppo in corso di terapia, di alterazioni dei risultati degli esami della funzionalita' epatica o della biopsia epatica. Solitamente tali alterazioni rientrano nei parametri di normalita' entro due settimane, dopodiche' il trattamento puo' essere ripreso. Per quanto concerne le indicazioni reumatologiche non vi sono evidenze a supporto dell'impiego della biopsia epatica per il monitoraggio della tossicita' a carico del fegato. Nei pazienti con psoriasi la necessita' di una biopsia epatica prima o durante la terapia e' controversa. E' necessario inoltre effettuare ulteriori ricerche per stabilire se i test ematochimici epatici ripetuti o il propeptide del collagene di tipo III sono in grado di individuare un'eventuale epatotossicita'. Effettuare la valutazione caso per caso e distinguere tra pazienti senza fattori di rischio e pazienti con fattoridi rischio quali storia clinica di abuso di alcol, incremento persist ente degli enzimi epatici, anamnesi di malattia epatica, anamnesi familiare di malattia epatica ereditaria, diabete mellito, obesita' e storia clinica d'esposizione significativa a prodotti chimici o farmaci epatotossici e trattamento prolungato con metotrexato o assunzione di dosi cumulative pari o superiori a 1,5 g. Monitoraggio degli enzimi epatici nel siero: sono stati segnalati dai pazienti, aumenti transitori delle transaminasi a livelli due o tre volte superiori al limite di normalita'. Nell'eventualita' di un aumento costante degli enzimi epatici, considerare la possibilita' di ridurre il dosaggio o interrompere laterapia. Poiche' il metotrexato puo' essere epatotossico, evitare dur ante il trattamento l'uso concomitante di altri farmaci epatotossici se non in caso di assoluta necessita'. Monitorare la funzionalita' renale attraverso gli esami specifici e tramite l'analisi delle urine. Poiche' il metotrexato e' eliminato principalmente attraverso i reni, in presenza d'insufficienza renale e' prevedibile un aumento delle concentrazioni sieriche che puo' produrre gravi effetti indesiderati. Laddove la funzionalita' renale puo' essere compromessa effettuare i controlli con maggiore frequenza, cio' vale, in particolare, nel caso della co-somministrazione di farmaci che hanno un effetto sull'eliminazione del metotrexato, che possono causare un danno renale o che possono potenzialmente compromettere la produzione ematica. La disidratazione puo'altresi' intensificare la tossicita' del metotrexato. Apparato respir atorio: polmonite interstiziale acuta o cronica, sovente associata a eosinofilia ematica; sono stati inoltre segnalati decessi. Dispnea, tosse e febbre costituiscono la sintomatologia tipica della patologia, per la quale i pazienti devono essere controllati ad ogni visita di follow-up. Informare i pazienti del rischio di polmonite e segnalare caso di comparsa di tosse persistente o dispnea. Nei soggetti con sintomi acarico dei polmoni, sospendere il metotrexato e effettuare delle inda gini complete per escludere la presenza d'infezioni. Se si sospetta l'insorgenza di una malattia polmonare indotta dal farmaco, iniziare la terapia con cortisonici e interrompere la somministrazione del metotrexato. La sintomatologia polmonare richiede una diagnosi rapida e l'interruzione del trattamento con metotrexato. La polmonite puo' insorgerein associazione con tutti i dosaggi. A causa dell'effetto sul sistema immunitario, il metotrexato puo' compromettere la risposta ad un vacc ino e alterare i risultati dei test immunologici. Particolare cautela si richiede anche in presenza d'infezioni croniche inattive a causa diuna possibile attivazione. Non effettuare la vaccinazione concomitant e con vaccini vivi. Nei pazienti che assumono bassi dosaggi di metotrexato possono manifestarsi linfomi maligni nel qual caso interrompere la terapia, avviando un trattamento citotossico qualora non si rilevinosegni di una regressione spontanea del linfoma. I versamenti pleurici e le asciti devono essere drenati prima dell'inizio della terapia. La diarrea e la stomatite ulcerativa possono essere effetti tossici del farmaco e ne richiedono la sospensione onde evitare la comparsa d'enterite emorragica e il decesso conseguente alla perforazione intestinale. I preparati vitaminici e altri prodotti contenenti acido folico, acido folinico o loro derivati possono diminuire l'efficacia del metotrexato. L'uso nei bambini d'eta' inferiore a 3 anni non e' raccomandato. In corso di trattamento con metotrexato possono ricomparire dermatite da radioterapia e lesioni simili a scottature solari. L'applicazione di raggi UV durante la somministrazione di metotrexato puo' aggravare le lesioni psoriasiche. Il farmaco contiene sodio.

Interazioni

Negli esperimenti animali, gli antinfiammatori non steroidei (FANS), tra i quali anche l'acido salicilico, hanno ridotto la secrezione tubulare del metotrexato, aumentandone, di conseguenza, la tossicita'. Tuttavia, negli studi clinici in cui FANS e acido salicilico sono stati somministrati contemporaneamente ai pazienti affetti da artrite reumatoide, gli effetti collaterali non sono aumentati. Il trattamento dell'artrite reumatoide con tali farmaci, quindi, puo' essere continuato in corso di terapia con metotrexato, ma soltanto sotto rigoroso controllo medico. Il consumo regolare di alcool e la somministrazione di altri farmaci epatotossici aumentano la probabilita' di effetti epatotossici indotti dal metotrexato. I pazienti in trattamento con farmaci potenzialmente epatotossici durante la terapia con metotrexato (ad esempio leflunomide, azatioprina, sulfasalazina e retinoidi) devono essere sottoposti a rigorosa sorveglianza per via di un potenziale aumento dell'epatotossicita', e' indispensabile, inoltre, che durante la somministrazione del medicinale sia evitato il consumo di alcolici. E' necessario tenere conto delle interazioni di carattere farmacocinetico tra metotrexato, farmaci anticonvulsivanti (riduzione dei livelli ematici di metotrexato) e 5 - fluorouracile (aumento dell'emivita del 5-fluorouracile). Farmaci quali salicilati, fenilbutazone, fenitoina, barbiturici, tranquillanti, contraccettivi orali, tetraciclina, derivati dell'amidopirina, sulfonamidi e acido p-aminobenzoico influiscono sul legame tra metotrexato e albumina sierica, accrescendo in tal modo la biodisponibilita' (incremento indiretto della dose). Anche il probenecid e gli acidi organici leggeri possono ridurre la secrezione tubulare del metotrexato, con conseguente innalzamento indiretto della dose. Gli antibiotici quali penicilline, glicopeptidi, sulfonamidi, ciprofloxacina e cefalotina, in casi singoli possono ridurre la clearance renale del metotrexato e pertanto indurre un aumento della concentrazione sierica del farmaco con la manifestazione contemporanea di tossicita' ematologica e gastrointestinale. Gli antibiotici orali quali tetracicline, cloramfenicolo, come pure gli antibiotici ad ampio spettro non assorbibili possono ridurre l'assorbimento intestinale del metotrexato o interferirecon la circolazione enteroepatica attraverso l'inibizione della flora intestinale o la soppressione del metabolismo batterico. In caso di ( pre-)trattamento con farmaci con potenziali effetti sul midollo osseo (ad esempio sulfonamidi, trimetoprim/sulfametoxazolo, cloramfenicolo, pirimetamina), si deve considerare il rischio di marcate depressioni del sistema emopoietico durante la terapia con metotrexato. La cosomministrazione di farmaci con potenziale effetto antifolico (ad esempio sulfonamidi, trimetoprim/sulfametoxazolo) puo' accrescere la tossicita' del metotrexato, per cui il farmaco deve essere usato con particolare cautela nei pazienti con deficit di acido folico. D'altro canto, la cosomministrazione di farmaci contenenti acido folinico o di preparati vitaminici a base di acido folico o suoi derivati puo' ridurre l'efficacia del metotrexato. In generale, la cosomministrazione del medicinalee terapie di base (ad esempio, composti a base di oro, penicillamina, idrossiclorochina, sulfasalazina, azatioprina, ciclosporina), non acc resce la tossicita' del metotrexato. Inibitori della pompa protonica: la cosomministrazione di inibitori della pompa protonica come omeprazolo o pantoprazolo puo' comportare delle interazioni: la co-somministrazione di metotrexato e omeprazolo ha indotto un ritardo dell'eliminazione renale del metotrexato. In associazione con il pantoprazolo, invece, si e' registrata un'inibizione dell'eliminazione renale del metabolita 7-idrossimetotressato con comparsa di mialgia e tremore in un caso. Benche' l'uso concomitante di sulfasalazina possa accrescere l'efficacia del metotrexato giacche' la sulfasalazina inibisce la sintesi dell'acido folico, con conseguente aumento del rischio di effetti indesiderati, questi sono stati osservati soltanto in singoli pazienti in vari studi. Il metotrexato puo' ridurre la clearance della teofillina, per cui in caso di trattamento concomitante con metotrexato e' bene tenere sotto controllo la concentrazione di teofillina nel sangue. Durantela terapia con metotrexato e' necessario evitare il consumo eccessivo di bevande contenenti caffeina o teofillina (caffe', bevande a base d i caffeina, te' nero), poiche' l'efficacia del trattamento potrebbe essere ridotta dalle possibili interazioni tra il metotrexato e le metilxantine a livello dei recettori dell'adenosina. L'uso combinato di metotrexato e leflunomide puo' accrescere il rischio di pancitopenia. Il metotrexato induce, inoltre, un aumento dei livelli plasmatici di mercaptopurine, pertanto, l'uso concomitante di tali sostanze potrebbe richiedere la correzione del dosaggio. Soprattutto in caso d'interventi di chirurgia ortopedica, in cui il rischio d'infezioni e' elevato, si impone cautela nell'associazione del metotrexato con agenti immunomodulanti. E' necessario, inoltre, considerare la possibilita' di un ritardo della clearance del metotrexato nell'associazione con agenti citostatici. In conseguenza del possibile impatto sul sistema immunitario, ilmetotrexato puo' alterare gli esiti della vaccinazione e dei test imm unologici (procedure immunologiche per il rilevamento della reazione immunitaria): durante la terapia con metotrexato, quindi, non devono essere effettuate vaccinazioni con vaccini vivi.

Effetti indesiderati

La comparsa di effetti indesiderati e la loro entita' dipendono dal dosaggio e dalla frequenza con cui il medicinale e' somministrato. Tuttavia, giacche' effetti indesiderati severi possono insorgere anche se la terapia e' effettuata con dosi ridotte, e' imperativo sottoporre i pazienti a controlli medici periodici a intervalli ravvicinati. Nella maggior parte dei casi gli effetti indesiderati, se riconosciuti tempestivamente, sono transitori. Nell'eventualita' della comparsa di tali effetti, in ogni caso, e' necessario ridurre il dosaggio o sospendere la terapia e devono essere prese contromisure adeguate. La terapia con metotrexato deve essere quindi ripresa con cautela valutando attentamente la necessita' del trattamento e rivolgendo una maggiore attenzionealla possibilita' di una ricomparsa della tossicita'. La frequenza de gli eventi avversi e' determinata utilizzando le seguenti definizioni convenzionali: molto comuni (>=1/10), comuni (>=1/100 a <1/10), non comuni (>=1/1.000 a <1/100), rari (>=1/10.000 a <1/1.000) e molto rari (<1/10.000), non noti. Gli effetti indesiderati che possono manifestarsi sono i seguenti: dopo la somministrazione del metotrexato per via intramuscolare, talvolta possono comparire localmente effetti indesiderati (sensazione di bruciore) o lesioni (formazione di ascesso sterile, distruzione del tessuto adiposo), in corrispondenza del sito di iniezione. La somministrazione del metotrexato per via sottocutanea, invece,evidenzia una buona tollerabilita' a livello locale e sino ad ora son o state osservate soltanto reazioni cutanee lievi, il cui numero e' andato diminuendo nel corso del trattamento. Infezioni e infestazioni. Molto rari: sepsi, infezioni opportunistiche (talvolta fatali), infezioni causate dal citomegalovirus. Patologie cardiache. Rari: pericardite, effusione pericardica, tamponamento cardiaco. Patologie del sistema emolinfopoietico. Comuni: leucocitopenia, trombocitopenia, anemia; noncomuni: pancitopenia, agranulocitosi, patologie emopoietiche; rari: a nemia megaloblastica; molto rari: decorso severo della depressione midollare, anemia aplastica. Linfadenopatia, disturbi linfoproliferativi (parzialmente reversibili), eosinofilia e neutropenia. Disturbi del sistema immunitario. Molto rari: immunosoppressione ipogammaglobulinemia. Disturbi psichiatrici. Molto rari: insonnia. Patologie del sistema nervoso. Comuni: cefalea, stanchezza, sonnolenza; non comuni: vertigini, confusione, depressione, convulsioni; rari: disturbi visivi gravi, alterazioni dell'umore; molto rari: dolore, astenia muscolare o parestesia degli arti, alterazioni del gusto (sapore metallico), meningismo (paralisi, vomito), meningite asettica acuta. Patologie dell'occhio. Rari: disturbi della vista; molto rari: congiuntivite, retinopatia. Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi). Non comuni: casi singoli di linfoma, che in vari casi sono tornati nella norma una volta sospeso il trattamento con il metotrexato. In uno studiorecente non e' stato possibile stabilire se la terapia con metotrexat o accresca l'incidenza dei linfomi. Patologie vascolari. Rari: ipotensione, episodi tromboembolici (ivi incluse trombosi arteriosa e cerebrale, tromboflebite, trombosi venosa profonda, trombosi venosa retinica,embolia polmonare). Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche . Comuni: complicanze polmonari dovute a polmonite/alveolite interstiziale e decessi correlati (indipendentemente dalla dose e dalla durata della terapia con metotrexato). Sintomi tipici possono essere: malessere generale; tosse secca, irritante, affanno fino a dispnea in condizione di riposo, dolore toracico, febbre. In caso di sospetta insorgenzadi tali complicanze, il trattamento con il farmaco deve essere sospes o immediatamente e si deve escludere la presenza di infezioni (inclusala polmonite); non comuni: fibrosi polmonare; rari: faringite, apnea, asma bronchiale; molto rari: polmonite da Pneumocystis carinii, affan no malattia ostruttiva cronica polmonare. Infezioni, inclusa polmonite. Effusione pleurica. Patologie gastrointestinali. Molto comuni: perdita d' appetito, nausea, vomito, dolore addominale, infiammazione e ulcerazione delle mucose del cavo orale e della gola (soprattutto entro le prime 24-48 ore dalla somministrazione del medicinlae). Stomatite, dispepsia; comuni: Diarrea (soprattutto durante le prime 24-48 ore dalla somministrazione di medicinale); non comuni: ulcere ed emorragie gastrointestinali; rari: enterite, melena. Gengivite, malassorbimento; molto rari: ematemesi, megacolon tossico. Patologie epatobiliari. Molto comuni: innalzamento degli enzimi epatici (ALAT, ASAT, fosfatasi alcalina e bilirubina); non comuni: sviluppo di fegato grasso, fibrosi e cirrosi epatiche (si manifestano frequentemente nonostante enzimi epatici, peraltro controllati periodicamente, entro i limiti di normalita'),metabolismo diabetico, diminuzione dell'albumina sierica; rari: epati te acuta e epatotossicita'; molto rari: riattivazione di un'epatite cronica, degenerazione epatica acuta. Sono state osservate, inoltre, epatite da herpes simplex e insufficienza epatica. Patologie della cute edel tessuto sottocutaneo. Comuni: esantema, eritema, prurito; non com uni: orticaria, fotosensibilita', iperpigmentazione della cute, cadutadei capelli, aumento dei noduli reumatici, herpes zoster, lesioni dol orose delle placche psoriasiche, reazioni tossiche severe: Vasculite, eruzione cutanea erpetiforme, sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica (sindrome di Lyell); rari: marcate modificazioni pigmentarie delle unghie, acne, petecchie, ecchimosi, eritema multiforme,eruzioni eritematose cutanee; molto rari: paronichia acuta, foruncolo si, telangiectasia. Sono state osservate, inoltre, nocardiosi, istoplasma e micosi criptococcica, e herpes simplex disseminato. Vasculite allergica, idradenite. Ossa, tessuto connettivo e apparato muscolo- scheletrico. Non comuni: artralgia, mialgia, osteoporosi; rari: fratture da stress. Patologie renali e urinarie. Non comuni: infiammazione e ulcere della vescica (talvolta con ematuria), disuria; rari: insufficienza renale, oliguria, anuria, azotemia; molto rari: proteinuria. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Noncomuni: reazioni allergiche gravi che evolvono in shock anafilattico; molto rari: febbre, alterazione del processo riparativo delle ferite. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Non comuni: in fiammazione e ulcerazione vaginale; molto rari: perdita della libido, impotenza, oligospermia, alterazioni del ciclo mestruale, perdite vaginali, infertilita'.

Gravidanza e allattamento

La somministrazione di metotrexato e' controindicata in gravidanza. Negli studi sugli animali, il metotrexato ha evidenziato tossicita' riproduttiva, soprattutto durante il primo trimestre di gestazione. Il metotrexato ha dimostrato altresi' un effetto teratogeno nell'uomo e sonostati inoltre segnalati casi di morte fetale e/o anomalie congenite. La somministrazione ad un numero limitato di donne in stato di gravidanza (42) ha fatto registrare un'aumentata incidenza (1:14) delle malformazioni (craniche, cardiovascolari e a carico delle estremita'). Se la somministrazione del metotrexato e' sospesa prima del concepimento, le gravidanze hanno un decorso normale. Da tutto cio' si evince che nelle donne in eta' fertile la possibilita' di una gravidanza in atto deve essere esclusa con certezza tramite l'impiego di misure adeguate adesempio l'esecuzione di un test di gravidanza prima dell'inizio della terapia. E' necessario che durante la somministrazione del metotrexat o le pazienti di sesso femminile evitino il concepimento e che tutti isoggetti in eta' fertile (maschi e femmine) facciano uso di efficaci metodi contraccettivi durante e per almeno 6 mesi dopo la conclusione del trattamento. Qualora, tuttavia, il concepimento avvenga durante ilperiodo di trattamento, si raccomanda un consulto sui possibili risch i di effetti dannosi per il bambino ad esso associati. Poiche' il metotrexato puo' essere genotossico, e' consigliabile che tutte le pazienti di sesso femminile che desiderano avviare una gravidanza effettuino un consulto presso un centro di consulenza genetica possibilmente gia'prima dell'inizio del trattamento, mentre i soggetti di sesso maschil e possono valutare la possibilita' di conservazione dello sperma primadell'effettuazione della terapia. Poiche' il metotrexato passa nel la tte materno e puo' avere effetti tossici sul lattante, la somministrazione e' controindicata per tutto il periodo dell'allattamento. Qualorasi renda necessario somministrare il farmaco durante l'allattamento, questo deve essere interrotto prima dell'avvio della terapia.