Truvada - 30cpr Riv 200mg/245mg

Dettagli:
Nome:Truvada - 30cpr Riv 200mg/245mg
Codice Ministeriale:036716013
Principio attivo:Emtricitabina/Tenofovir Disoproxil
Codice ATC:J05AR03
Fascia:H
Prezzo:713.39
Lattosio:Contiene lattosio
Produttore:Gilead Sciences Srl
SSN:Medicinale ospedaliero dispensabile in farmacia a totale carico del cittadino
Ricetta:RNRL - vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti art.93 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco ospedaliero esitabile in farmacia
Forma:Compresse rivestite
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Conservare nella confezione originale
Scadenza:48 mesi

Denominazione

TRUVADA 200 MG/245 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM

Formulazioni

Truvada - 30cpr Riv 200mg/245mg

Categoria farmacoterapeutica

Antivirali ad azione diretta.

Principi attivi

Ogni compressa rivestita con film contiene 200 mg di emtricitabina 200mg e tenofovir disoproxil 245 mg (equivalente a tenofovir disoproxil fumarato 300 mg oppure a tenofovir 136 mg).

Eccipienti

Nucleo della compressa: croscarmellosa sodica; lattosio monoidrato; magnesio stearato (E572); cellulosa microcristallina (E460); amido pregelatinizzato (privo di glutine). Film di rivestimento: glicerolo triacetato (E1518); ipromellosa (E464); lacca alluminio indaco carminio (E132); lattosio monoidrato; biossido di titanio (E171).

Indicazioni

Terapia antiretrovirale di associazione per il trattamento di adulti di eta' pari o superiore a 18 anni, con infezione da HIV-1. La dimostrazione dei benefici dell'associazione di emtricitabina e tenofovir disoproxil fumarato nella terapia antiretrovirale e' fondata unicamente sustudi condotti in pazienti non pretrattati.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Posologia

Adulti: una compressa, assunta per via orale, una volta al giorno. Perottimizzare l'assorbimento di tenofovir, si raccomanda di assumere il farmaco con del cibo. Anche un pasto leggero e' sufficiente per migli orare l'assorbimento di tenofovir dalle compresse dell'associazione. Nel caso in cui fosse indicata l'interruzione della terapia con uno deicomponenti del farmaco, o fosse necessario modificarne la dose, sono disponibili formulazioni separate di emtricitabina e tenofovir disoproxil fumarato. Se il paziente dimentica una dose entro 12 ore dall'ora abituale di assunzione, deve assumere il prodotto al piu' presto, con il cibo, e proseguire con lo schema di dosaggio abituale. Se il paziente dimentica una dose per oltre 12 ore ed e' quasi l'ora della dose successiva, non deve assumere la dose dimenticata e proseguire semplicemente con lo schema di dosaggio abituale. Se il paziente vomita entro 1ora dall'assunzione del farmaco, deve assumere un'altra compressa. Se il paziente vomita oltre 1 ora dopo l'assunzione del medicinale, non e' necessario che assuma un'ulteriore dose. Anziani: non ci sono dati disponibili sui quali basarsi nel raccomandare una dose per pazienti di eta' superiore ai 65 anni. Tuttavia non dovrebbero essere richiesti aggiustamenti nella dose giornaliera raccomandata per gli adulti, a meno che non vi sia evidenza di insufficienza renale. Emtricitabina e tenofovir sono eliminati per escrezione renale e l'esposizione a emtricitabina e tenofovir aumenta in pazienti con disfunzioni renali. I dati di sicurezza ed efficacia nei pazienti con compromissione renale moderata e grave (clearance della creatinina < 50 ml/min) sono limitati e idati di sicurezza a lungo termine non sono stati valutati nei pazient i con lieve compromissione renale (clearance della creatinina tra 50 e80 ml/min). Pertanto, nei pazienti con compromissione renale, il farm aco deve essere utilizzato solo se i benefici potenziali del trattamento si possono considerare superiori ai rischi potenziali. I pazienti con compromissione renale richiedono un attento monitoraggio della funzione renale. Adattamenti dell'intervallo tra le dosi sono raccomandatinei pazienti con clearance della creatinina tra 30 e 49 ml/min. Quest i adattamenti di dose non sono stati confermati in studi clinici e, inquesti pazienti, la risposta clinica al trattamento deve essere atten tamente monitorata. Pochi dati da studi clinici supportano la somministrazione di una dose unica giornaliera di farmaco nei pazienti con lieve compromissione renale. La somministrazione del medicinale ogni 48 ore e' raccomandata in pazienti con compromissione renale moderata sulla base dei modelli elaborati da dati di farmacocinetica a dose singolacon emtricitabina e tenofovir disoproxil fumarato. Il farmaco non e' raccomandato in pazienti con grave compromissione renale (clearance della creatinina < 30 ml/min) e in pazienti che richiedono emodialisi, in quanto l'appropriata riduzione di dosaggio non puo' essere ottenuta con le compresse dell'associazione. La farmacocinetica del medicinale ed emtricitabina non e' stata studiata nei pazienti con compromissionedella funzione epatica. La farmacocinetica di tenofovir e' stata stud iata in pazienti con compromissione epatica per i quali non e' richiesta alcuna modifica della dose di tenofovir disoproxil fumarato. Sulla base del metabolismo minimo epatico e della via di eliminazione renaledi emtricitabina, e' improbabile che sia necessaria una modifica dell a dose nei pazienti con compromissione epatica. Se la terapia viene interrotta in pazienti co-infetti con virus HIV e HBV, questi pazienti devono essere tenuti sotto stretto controllo per rilevare esacerbazionidell'epatite. La sicurezza e l'efficacia del farmaco nei bambini al d i sotto di 18 anni di eta' non sono state stabilite. Le compresse devono essere assunte una volta al giorno, per via orale, con il cibo. Se i pazienti hanno difficolta' a deglutire, il medicinale puo' essere disciolto in circa 100 ml di acqua, succo d'arancia o succo d'uva e assunto immediatamente.

Conservazione

Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dall'umidita'. Tenere il flacone ben chiuso.

Avvertenze

Il farmaco non deve essere somministrato in concomitanza con altri medicinali contenenti emtricitabina, tenofovir disoproxil o altri analoghi della citidina. Il farmaco non deve essere somministrato in concomitanza con adefovir dipivoxil. L'associazione con didanosina ha comportato un aumento dell'esposizione sistemica che puo' aumentare il rischiodi reazioni avverse; tale combinazione e' stata associata ad un decre mento significativo della conta di cellule CD4, possibilmente dovuto ad un'interazione intracellulare che incrementa i livelli di didanosinafosforilata. Raramente sono state riportate pancreatite e acidosi lat tica, talvolta fatali. La riduzione della dose di didanosina e' stata associata ad un'alta percentuale di fallimenti virologici nell'ambito di molte combinazioni testate. Quando tenofovir disoproxil fumarato e'stato dato in associazione con lamivudina ed abacavir, si e' osservat a un'alta percentuale di fallimenti virologici e l'insorgenza precoce di resistenze. Vi e' una stretta similarita' strutturale, farmacocinetica e farmacodinamica tra lamivudina ed emtricitabina, pertanto potrebbero insorgere gli stessi problemi qualora il medicinale venisse somministrato con un terzo analogo nucleosidico. I pazienti che ricevono ilfarmaco possono continuare a sviluppare infezioni opportunistiche e a ltre complicazioni dell'infezione da HIV, pertanto devono essere tenuti sotto stretta osservazione clinica. Le terapie antiretrovirali non prevengono il rischio di trasmissione dell'HIV. Emtricitabina e tenofovir vengono eliminati principalmente dai reni tramite una combinazione di filtrazione glomerulare e secrezione tubulare attiva. Con l'impiegodi tenofovir disoproxil fumarato nella pratica clinica sono stati rip ortati casi di insufficienza renale, compromissione renale, creatininaelevata, ipofosfatemia e tubulopatia prossimale. Si raccomanda la mis urazione della clearance della creatinina prima di iniziare la terapiae la funzionalita' renale deve essere monitorata ogni quattro settima ne durante il primo anno e in seguito ogni tre mesi. Adattamenti dell'intervallo tra le dosi sono raccomandati nei pazienti con clearance della creatinina tra 30 e 49 ml/min; sebbene il prolungamento degli intervalli tra le somministrazioni non sia ottimale e potrebbe portare ad un aumento della tossicita' e ad una possibile risposta inadeguata. Inun piccolo studio clinico, un sottogruppo di pazienti con clearance d ella creatinina tra 50 e 60 ml/min in trattamento con tenofovir disoproxil fumarato in associazione con emtricitabina ha avuto un'esposizione a tenofovir piu' elevata ed un peggioramento della funzione renale; e' necessaria una attenta valutazione del rapporto rischio-beneficio. L'uso del farmaco non e' raccomandato in pazienti con grave compromissione renale e in quelli che richiedono emodialisi, dal momento che l'appropriata riduzione di dosaggio non puo' essere ottenuta con le compresse dell'associazione. L'uso del farmaco deve essere evitato con l'uso concomitante o recente di medicinali nefrotossici. Nel caso in cui l'associazione non possa essere evitata, si deve controllare settimanalmente la funzione renale. L'uso del farmaco deve essere evitato in pazienti con esperienze di trattamento antiretrovirale che presentano ceppi HIV-1 con la mutazione K65R. In uno studio controllato, in cui tenofovir disoproxil fumarato e' stato comparato con stavudina in associazione con lamivudina ed efavirenz, sono state osservate lievi diminuzioni della densita' minerale ossea nell'anca e nella spina dorsale in entrambi i gruppi. Le anomalie delle ossa possono essere associate a tubulopatia renale prossimale. I pazienti con epatite cronica B o C sottoposti a trattamento con terapia antiretrovirale presentano un rischio maggiore di reazioni avverse epatiche gravi e potenzialmente fatali. La limitata esperienza clinica suggerisce che emtricitabina e tenofovirdisoproxil fumarato abbiano un'attivita' anti-HBV quando usati insiem e nella terapia antiretrovirale di associazione per controllare l'infezione da HIV. Nei pazienti co-infetti con HIV e HBV, l'interruzione della terapia puo' essere associata a gravi esacerbazioni acute dell'epatite; occorre tenerli sotto stretta osservazione. Nei pazienti con malattia epatica avanzata o cirrosi, l'interruzione del trattamento non e' raccomandata; l'esacerbazione dell'epatite post-trattamento puo' condurre a scompenso epatico. Pazienti con disfunzioni epatiche preesistenti, durante la terapia mostrano un aumento nella frequenza delle alterazioni epatiche; si deve prendere in considerazione l'eventualita' diinterrompere o sospendere il trattamento. E' stata riferita acidosi l attica, solitamente associata a steatosi epatica, in relazione all'usodi analoghi nucleosidici. I primi sintomi comprendono sintomi digesti vi benigni, malessere aspecifico, perdita dell'appetito, perdita di peso, sintomi respiratori o sintomi neurologici. Occorre prestare cautela nella somministrazione di analoghi nucleosidici a pazienti con epatomegalia, epatite o altri fattori di rischio; il trattamento deve essere eventualmente interrotto. I pazienti co- infetti da epatite C e trattati con alfa-interferone e ribavirina possono essere particolarmente a rischio. La terapia antiretrovirale combinata e' stata associata a lipodistrofia in pazienti con infezione da HIV. Occorre prendere in considerazione il dosaggio dei lipidi sierici e della glicemia a digiuno.Le alterazioni del metabolismo lipidico devono essere trattate in man iera clinicamente appropriata. Analoghi nucleosidici e nucleotidici causano livelli variabili di danno mitocondriale. Ci sono state segnalazioni di disfunzione mitocondriale in neonati HIV negativi esposti, in utero e/o dopo la nascita, ad analoghi nucleosidici. Le principali reazioni avverse riportate sono alterazioni ematologiche, alterazioni metaboliche e neurologiche (anche tardive). Per qualsiasi bambino espostoin utero ad analoghi nucleosidici o nucleotidici, anche se HIV negati vo, deve essere eseguito un follow up clinico e di laboratorio e, nel caso di segni o sintomi rilevanti, un esame completo per rilevare possibili disfunzioni mitocondriali. Al momento della istituzione della terapia antiretrovirale di associazione (CART), puo' insorgere una reazione infiammatoria a patogeni opportunisti asintomatici o residuali, causando condizioni cliniche serie, o il peggioramento dei sintomi. Pazienti HIV co-infetti con epatite B, dopo l'inizio della terapia, possono manifestare esacerbazioni dell'epatite associate a sindrome della riattivazione immunitaria. Sono stati riportati casi di osteonecrosi soprattutto nei pazienti HIV in stadio avanzato e/o esposti per lungo tempo alla terapia CART. Negli anziani la ridotta funzionalita' renale e'piu' probabile, pertanto il trattamento deve essere effettuato con ca utela. Il farmaco contiene lattosio monoidrato.

Interazioni

Poiche' il farmaco contiene emtricitabina e tenofovir disoproxil fumarato, qualsiasi interazione che sia stata osservata con questi principiattivi puo' anche verificarsi con il medicinale stesso. Sono stati ef fettuati studi di interazione solo negli adulti. La farmacocinetica dello steady state di emtricitabina e di tenofovir non e' stata modificata dalla somministrazione contemporanea rispetto ai singoli farmaci dosati singolarmente. Studi in vitro e di farmacocinetica clinica hanno dimostrato che il potenziale di interazioni mediate da CYP450 fra emtricitabina e tenofovir disoproxil fumarato ed altri medicinali e' basso. Terapie concomitanti non raccomandate: a causa dell'analogia con emtricitabina, il farmaco non deve essere somministrato in concomitanza con altri analoghi della citidina, come lamivudina. In quanto medicinale a combinazione fissa, il farmaco non deve essere somministrato in concomitanza con altri medicinali contenenti uno qualsiasi dei principi attivi, emtricitabina o tenofovir disoproxil fumarato. Il prodotto nondeve essere somministrato in concomitanza con adefovir dipivoxil. L'a ssociazione con didanosina non e' raccomandata. Medicinali escreti pervia renale: dal momento che emtricitabina e tenofovir vengono princip almente eliminati dai reni, l'associazione con medicinali che riduconola funzionalita' renale o competono per la secrezione tubulare attiva (es. cidofovir) puo' incrementare le concentrazioni sieriche di emtri citabina, tenofovir e/o di altri medicinali co-somministrati. L'uso del farmaco deve essere evitato con l'uso concomitante o recente di medicinali nefrotossici. Alcuni esempi includono, ma non si limitano a: aminoglicosidi, amfotericina B, foscarnet, ganciclovir, pentamidina, vancomicina, cidofovir o interleukina-2. Atazanavir/ritonavir/tenofovir disoproxil fumarato (300 mg q.d./100 mg q.d./300 mg q.d.): non e' raccomandato l'aggiustamento della dose. L'aumento dell'esposizione a tenofovir puo' potenziare gli eventi avversi associati, inclusi disordini renali. La funzione renale deve essere strettamente monitorata. Darunavir/ritonavir/tenofovir disoproxil fumarato (300 mg q.d./100 mg q.d./300 mg q.d.): non e' raccomandato l'aggiustamento della dose. L'aumento dell'esposizione a tenofovir puo' potenziare gli eventi avversi associati, inclusi disordini renali. La funzione renale deve essere strettamente monitorata. Lopinavir/ritonavir/tenofovir disoproxil fumarato (400 mg b.i.d./100 mg b.i.d./300 mg q.d.): non e' raccomandato l'aggiustamento della dose. L'aumento dell'esposizione a tenofovir puo' potenziare gli eventi avversi associati, inclusi disordini renali. La funzionerenale deve essere strettamente monitorata. Didanosina/tenofovir diso proxil fumarato: non e' raccomandata la somministrazione contemporaneacon didanosina. Studi condotti con altri medicinali. In vitro emtrici tabina non ha inibito il metabolismo mediato da una qualsiasi delle seguenti isoforme umane del CYP450: 1A2, 2A6, 2B6, 2C9, 2C19, 2D6 e 3A4.Emtricitabina non ha inibito l'enzima responsabile della glucuronidaz ione. Non esistono interazioni farmacocinetiche clinicamente significative quando emtricitabina e' co- somministrata con indinavir, zidovudina, stavudina o famciclovir. La co-somministrazione di lamivudina, indinavir, efavirenz, nelfinavir o saquinavir (boosterato con ritonavir),metadone, ribavirina, rifampicina, adefovir dipivoxil o del contracce ttivo ormonale norgestimato etinilestradiolo con tenofovir disoproxil fumarato non ha prodotto alcuna interazione farmacocinetica clinicamente significativa. La co-somministrazione di tacrolimus con il farmaco non ha comportato alcuna interazione farmacocinetica clinicamente significativa.

Effetti indesiderati

>>Emtricitabina. Patologie del sistema emolinfopoietico. Comune: neutropenia; non comune: anemia. Disturbi del sistema immunitario. Comune: reazione allergica. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: iperglicemia, ipertrigliceridemia. Disturbi psichiatrici. Comune: insonnia, incubi. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: cefalea;comune: capogiri. Patologie gastrointestinali. Molto comune: diarrea, nausea; comune: aumento dell'amilasi inclusa elevata amilasi pancreat ica, aumento della lipasi sierica, vomito, dolori addominali, dispepsia. Patologie epatobiliari. Comune: aumento dell'aspartato aminotransferasi nel siero (AST) e/o aumento dell'alanina aminotransferasi (ALT) nel siero, hyperbilirubinaemia. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: rash vescicolobolloso, rash pustoloso, rash maculopapuloso, rash, prurito, orticaria, alterazione del colorito cutaneo (iperpigmentazione); non comune: angioedema. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Molto comune: creatinchinasi elevata. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: dolore, astenia. >>Tenofovir disoproxil fumarato. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Molto comune: ipofosfatemia; non comune: ipokaliemia; raro: acidosi lattica. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: capogiri; comune: cefalea. Patologie gastrointestinali. Molto comune: diarrea, vomito, nausea; comune: dolori addominali, distensione addominale, flatulenza; non comune: pancreatite. Patologie epatiliari. Comune: aumento delle transaminasi; raro: steatosi epatica, epatite. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto comune: rash; raro: angioedema. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non comune: rabdomiolisi, debolezza muscolare; raro: osteomalacia (che si e' manifestata come dolore osseoe raramente ha contribuito a fratture), miopatia. Patologie renali ed urinarie. Non comune: aumento della creatinina, proteinuria; raro: in sufficienza renale (acuta e cronica), necrosi tubulare acuta, tubulopatia renale prossimale inclusa la sindrome di Fanconi, nefrite (inclusanefrite interstiziale acuta), diabete insipido nefrogenico. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune: astenia. Descrizione di alcune reazioni avverse. Compromissio ne renale: poiche' il farmaco puo' causare un danno renale, si raccomanda il monitoraggio della funzione renale. Interazioni con didanosina:la co-somministrazione di tenofovir disoproxil fumarato e didanosina non e' raccomandata in quanto determina un aumento del 40-60% dell'esposizione sistemica a didanosina e puo' comportare l'aumento del rischio di reazioni avverse didanosina- correlate. Raramente sono state riportate pancreatite e acidosi lattica, talvolta fatali. Lipidi, lipodistrofia e alterazioni metaboliche: la terapia antiretrovirale di combinazione e' stata associata ad anomalie metaboliche come ipertrigliceridemia, ipercolesterolemia, insulino resistenza, iperglicemia e iperlattatemia. La terapia antiretrovirale di combinazione e' stata associata alla ridistribuzione del grasso corporeo (lipodistrofia) nei pazienti con infezione da HIV, inclusi la perdita di grasso sottocutaneo periferico e facciale, l'aumento del grasso addominale e viscerale, l'ipertrofia mammaria e l'accumulo di grasso dorsocervicale (gobba di bufalo). Sindrome da riattivazione immunitaria: in pazienti affetti da HIV con deficienza immunitaria grave al momento dell'inizio della terapia antiretrovirale di associazione (CART), puo' insorgere una reazione infiammatoria a infezioni opportunistiche asintomatiche o residuali. Osteonecrosi: sono stati riportati alcuni casi soprattutto in pazienti con fattori di rischio generalmente noti, con malattia da HIV in stadio avanzato e/o esposti per lungo tempo alla terapia antiretrovirale di associazione (CART). La frequenza di tali casi e' sconosciuta. Acidosi lattica e epatomegalia grave con steatosi: e' stata riferita acidosi lattica, solitamente associata con steatosi epatica, in relazione all'uso di analoghi nucleosidici. In caso di iperlattatemia sintomatica e acidosi lattica/metabolica, epatomegalia progressiva, o livelli di transaminasi rapidamente aumentati, il trattamento con analoghi nucleosidici deve essere interrotto. Non sono disponibili dati sufficienti per i bambini di eta' inferiore a 18 anni, pertanto il farmaco non e' raccomandato. Anziani: il farmaco non e' stato studiato nei pazienti di eta' superiore a 65 anni. E' piu' probabile che i pazienti anziani abbiano una funzione renale ridotta, pertanto il farmaco deve essere usato con cautela. Dal momento che tenofovir disoproxil fumarato puo' causare tossicita' renale, si raccomanda il monitoraggio stretto della funzione renale nei pazienti con compromissione renale trattati con il medicinale. Pazienti co-infetti HIV/HBV o HCV: nello studio GS-01-934 solo un numero limitato di pazienti era co-infetto da HBV (n=13) o HCV (n=26). Il profilo delle reazioni avverse di emtricitabina e tenofovir disoproxil fumarato in pazienti co-infetti da HIV/HBV o HIV/HCV e' risultato simile a quello osservato in pazienti infetti da HIV senza co-infezione da HBV. Tuttavia, come prevedibile in questa popolazione di pazienti, l'innalzamento di AST e ALT si e' verificato piu' frequentemente chenella popolazione generale infetta da HIV. Nei pazienti infetti da HI V con co-infezione da HBV, dopo interruzione del trattamento, sono comparse evidenze cliniche e di laboratorio di esacerbazioni dell'epatite.

Gravidanza e allattamento

Un moderato numero di dati in donne in gravidanza indica che non vi sono malformazioni o tossicita' fetale/neonatale associate a emtricitabina e tenofovir disoproxil fumarato. Gli studi sugli animali condotti con emtricitabina e tenofovir disoproxil fumarato non mostrano una tossicita' riproduttiva. Pertanto, se necessario, l'uso del farmaco durante la gravidanza puo' essere considerato. E' stato dimostrato che emtricitabina e tenofovir sono escreti nel latte materno. Esistono informazioni insufficienti relative agli effetti di emtricitabina e tenofovir su neonati/lattanti. Pertanto il farmaco non deve essere usato durantel'allattamento. Come regola generale, si raccomanda che le donne infe tte da HIV non allattino i propri neonati, in nessuna circostanza, perevitare la trasmissione del virus HIV al neonato. Non sono disponibil i dati sull'effetto del medicinale negli esseri umani. Gli studi suglianimali non indicano effetti dannosi di emtricitabina o tenofovir dis oproxil fumarato sulla fertilita'.