Vytorin - 30cpr 10mg+40mg

Dettagli:
Nome:Vytorin - 30cpr 10mg+40mg
Codice Ministeriale:036690360
Principio attivo:Ezetimibe/Simvastatina
Codice ATC:C10BA02
Fascia:A
Prezzo:64.55
Glutine:Senza glutine
Lattosio:Contiene lattosio
Produttore:Neopharmed Gentili Srl
SSN:Concedibile esente per patologia
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Compresse
Contenitore:Blister opaco
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non superiore a +30 gradi, al riparo dalla luce e dall’umidità
Scadenza:24 mesi

Denominazione

VYTORIN

Formulazioni

Vytorin - 30cpr 10mg+10mg
Vytorin - 30cpr 10mg+20mg
Vytorin - 30cpr 10mg+40mg

Categoria farmacoterapeutica

Inibitori dell'HMG-CoA reduttasi in associazione.

Principi attivi

Ezetimibe e simvastatina.

Eccipienti

Idrossianisolo butilato; acido citrico monoidrato; croscarmellosa sodica; ipromellosa; lattosio monoidrato; magnesio stearato; cellulosa microcristallina; propile gallato.

Indicazioni

Terapia aggiuntiva alla dieta in pazienti con ipercolesterolemia primaria (eterozigote familiare e non-familiare) o con iperlipidemia mista ove sia indicato l'uso di un prodotto di associazione: pazienti non controllati adeguatamente con una statina da sola; pazienti gia' trattati con una statina ed ezetimibe. Contiene ezetimibe e simvastatina. E' stato dimostrato che la simvastatina (20-40 mg) riduce la frequenza degli eventi cardiovascolari. Non sono stati completati gli studi per dimostrare l'efficacia del prodotto o di ezetimibe nella prevenzione delle complicazioni dell'aterosclerosi. Terapia aggiuntiva alla dieta in pazienti con ipercolesterolemia familiare omozigote. I pazienti possono essere sottoposti anche ad ulteriori misure terapeutiche (ad es. l'aferesi delle lipoproteine a bassa densita' [LDL]).

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' ad ezetimibe, simvastatina, o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Gravidanza e allattamento. Epatopatia attiva o valori elevati, persistenti e di natura indeterminata delle transaminasi sieriche. Somministrazione concomitante di potenti inibitori del CYP3A4 (ad es. itraconazolo, ketoconazolo, eritromicina, claritromicina, telitromicina, inibitori della proteasi dell'HIV e nefazodone).

Posologia

>>Ipercolesterolemia. Il paziente deve seguire un regime dietetico a basso contenuto lipidico adeguato e deve proseguire la dieta nel corso del trattamento. Somministrare per via orale. L'intervallo di dosaggioe' da 10 mg/10 mg/die a 10 mg/80 mg/die alla sera. I dosaggi possono non essere tutti disponibili in tutti gli stati membri. Il dosaggio abituale e' di 10 mg/20 mg/die o di 10 mg/40 mg/die somministrati alla sera in singola dose. Il dosaggio di 10 mg/80 mg e' raccomandato solo nei pazienti con ipercolesterolemia grave ed alto rischio per le complicazioni cardiovascolari. Il livello di colesterolo lipoproteico a bassa densita' (C-LDL), il rischio di cardiopatia coronarica, e la risposta alla terapia ipocolesterolemizzante in corso del paziente devono essere presi in considerazione all'inizio del trattamento o quando viene modificata la dose. Gli aggiustamenti di dosaggio, se richiesti, devono essere implementati ad intervalli non inferiori alle 4 settimane. Puo' essere somministrato indipendentemente dai pasti. >>Ipercolesterolemia familiare omozigote: 10 mg/40 mg/die o di 10 mg/80 mg /die alla sera. Puo' essere utilizzato come adiuvante per altri trattamenti ipolipemizzanti (ad es. LDL-aferesi) in questi pazienti o in caso di mancatadisponibilita' dei suddetti trattamenti. >>Somministrazione concomita nte con altri farmaci. La somministrazione del prodotto deve avvenire o >=2 ore prima o >=4 ore dopo la somministrazione di un farmaco sequestrante degli acidi biliari. In pazienti che assumono amiodarone o verapamil in concomitanza al farmaco, il dosaggio di questo non deve superare 10 mg/20 mg/die. In pazienti che assumono dosaggi ipolipemizzantidi niacina (>=1 g/die) in concomitanza al medicinale, il dosaggio di questo non deve superare 10 mg/20 mg/die. In pazienti che assumono ciclosporina o danazolo in concomitanza al prodotto, il suo dosaggio non deve superare 10 mg/10 mg/die. >>Anziani: non e' richiesto aggiustamento del dosaggio nei pazienti anziani. >>Bambini e negli adolescenti: non e' raccomandato a causa della mancanza di dati su sicurezza ed efficacia. >>Alterata funzionalita' epatica: non e' richiesto aggiustamento del dosaggio nell'insufficienza epatica lieve (punteggio di Child-Pugh da 5 a 6). Non e' raccomandato in pazienti con insufficienza epatica moderata (punteggio di Child-Pugh da 7 a 9) o grave (punteggio di Child-Pugh >9). >>Alterata funzionalita' renale: non e' richiesto aggiustamento del dosaggio nell'insufficienza renale moderata. Se il trattamento in pazienti con insufficienza renale grave (clearance della creatinina <=30 ml/min) e' ritenuto necessario, dosaggi superiori a 10 mg/10 mg/die devono essere somministrati con cautela.

Conservazione

Non conservare al di sopra dei 30 gradi C. Blister: conservare nella confezione originale. Flaconi: tenere il flacone ermeticamente chiuso.

Avvertenze

Sono stati segnalati casi di miopatia e rabdomiolisi nell'esperienza post-marketing con ezetimibe. La maggior parte dei pazienti che hanno sviluppato rabdomiolisi erano in terapia concomitante con ezetimibe ed una statina. La rabdomiolisi e' stata tuttavia segnalata molto raramente con la monoterapia con ezetimibe e molto raramente con l'aggiunta di ezetimibe ad altri agenti noti per essere associati ad un incrementodel rischio. La simvastatina puo' occasionalmente causare miopatia, c he si manifesta con dolore, dolorabilita' o debolezza muscolari associati ad innalzamenti dei livelli della creatin-chinasi (CK) al di sopradi 10 volte il limite superiore della norma. La miopatia si manifesta a volte come rabdomiolisi con o senza insufficienza renale acuta seco ndaria a mioglobinuria e molto raramente si sono verificati effetti fatali. Il rischio e' aumentato da alti livelli di attivita' inibitoria della HMG-CoA reduttasi nel plasma. Il rischio e' correlato al dosaggio della simvastatina. I livelli di creatin-chinasi (CK) non devono essere misurati dopo esercizio intenso o in presenza di qualsiasi causa alternativa di aumento di CK per la difficile interpretazione dei dati.Se i livelli di CK sono significativamente elevati (maggiori di 5 vol te il limite superiore della norma) devono essere misurati di nuovo entro 5-7 giorni per una conferma dei risultati. Agire con cautela con ipazienti con fattori predisponenti alla rabdomiolisi. Misurare il liv ello di CK prima di iniziare il trattamento nei casi seguenti: anziani(eta' >70 anni); disfunzione renale; pipotiroidismo non controllato; storia personale o familiare di disordini muscolari ereditari; presenza di episodi pregressi di tossicita' muscolare con una statina o un fibrato; abuso di alcol. Se durante il trattamento il paziente riferiscela comparsa di dolorabilita', debolezza o crampi muscolari, si devono misurare i livelli di CK. Si puo' prendere in considerazione l'interr uzione del trattamento in caso di gravi sintomi muscolari che causino fastidio quotidiano, anche se i valori di CK rimangono al di sotto di 5 volte il limite superiore della norma. Interrompere il trattamento in caso di sospetto di miopatia per qualsiasi altro motivo. Se la sintomatologia regredisce ed i livelli di CK tornano alla normalita', si puo' prendere in considerazione la reintroduzione del farmaco, o di un altro prodotto contenente una statina alternativa, al piu' basso dosaggio e sotto stretto monitoraggio. La terapia deve essere temporaneamente interrotta qualche giorno prima di interventi chirurgici di elezioneimportanti e in caso di comparsa di qualsiasi condizione medica o chi rurgica importante. Il rischio di miopatia e rabdomiolisi e' aumentatosignificativamente dall'uso concomitante del farmaco con i potenti in ibitori del CYP3A4 (itraconazolo, ketoconazolo, eritromicina, claritromicina, telitromicina, inibitori della proteasi dell'HIV, nefazodone) come con ciclosporina, danazolo e gemfibrozil. A causa della presenza di simvastatina, il rischio di miopatia e rabdomiolisi e' aumentato anche dall'uso concomitante di altri fibrati, niacina a dosaggi ipolipemizzanti (>= 1 g/die) o dall'uso concomitante di amiodarone o verapamilcon i dosaggi piu' alti di prodotto. Vi e' anche un leggero aumento d el rischio quando diltiazem viene utilizzato con 10 mg/80 mg. Il rischio di miopatia e rabdomiolisi puo' aumentare in caso di somministrazione concomitante con acido fusidico. Se la terapia con itraconazolo, ketoconazolo, eritromicina, claritromicina o telitromicina non puo' essere evitata, il trattamento deve essere interrotto durante la terapia. Agire con cautela quando si associa il prodotto con alcuni altri inibitori meno potenti del CYP3A4: ciclosporina, verapamil, diltiazem. L'uso concomitante di succo di pompelmo deve essere evitato. La dose non deve superare i 10 mg/10 mg/die in pazienti in terapia concomitante conciclosporina o danazolo. I benefici dell'uso di 10 mg/10 mg al giorno in associazione a ciclosporina o danazolo devono essere attentamente confrontati con i rischi potenziali di queste associazioni. L'uso concomitante a dosaggi superiori a 10 mg/20 mg al giorno e di niacina a dosaggi ipolipemizzanti (>=1 g/die) deve essere evitato a meno che i benefici clinici superino le probabilita' di aumento del rischio di miopatia. L'uso concomitante a dosaggi superiori a 10 mg/20 mg al giorno edamiodarone o verapamil deve essere evitato a meno che i benefici clin ici superino le probabilita' di aumento del rischio di miopatia. La sicurezza e l'efficacia del farmaco somministrato con i fibrati non sonostate studiate. Vi e' un rischio aumentato di miopatia quando viene f atto uso concomitante di simvastatina e fibrati (specialmente gemfibrozil). I pazienti in terapia con acido fusidico devono essere sottoposti a stretto monitoraggio; considerare la sospensione temporanea del trattamento. Eseguire test della funzionalita' epatica prima di iniziareil trattamento e successivamente quando indicato dal punto di vista c linico. I pazienti titolati al dosaggio di 10 mg/80 mg devono sottoporsi ad un ulteriore test prima della titolazione, 3 mesi dopo la titolazione al dosaggio di 10 mg/80 mg, e successivamente a scadenze periodiche (ad es. semestrali) per il primo anno di trattamento. Deve essere rivolta particolare attenzione ai pazienti che sviluppano aumenti delle transaminasi sieriche ed in questi pazienti i test ematici devono essere ripetuti prontamente ed eseguiti con maggior frequenza in seguito. Se i livelli di transaminasi mostrano evidenza di progressione, in particolare se aumentano fino a 3 volte il limite superiore della normae sono persistenti, il trattamento con il farmaco deve essere interro tto. Utilizzare con cautela nei pazienti che consumano quantita' rilevanti di alcol. A causa degli effetti sconosciuti dell'aumento dell'esposizione all'ezetimibe in pazienti con insufficienza epatica moderata o grave, non e' raccomandato. Procedere con cautela nel caso che vengautilizzato in un contesto terapeutico che include l'uso di ciclospori na. Se viene aggiunto al warfarin,ad un altro anticoagulante cumarinico, o al fluindione, il valore dell'International Normalised Ratio deveessere adeguatamente monitorato. I pazienti con rari problemi eredita ri di intolleranza al galattosio, deficit di lattasi di Lapp o malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo farmaco.

Interazioni

Il rischio di miopatia, inclusa la rabdomiolisi, e' aumentato durante la somministrazione concomitante di simvastatina con fibrati e niacina(acido nicotinico) (>=1 g/die). Inoltre un'interazione farmacocinetic a di simvastatina con gemfibrozil causa un aumento dei livelli plasmatici di simvastatina (vedere sotto, Interazioni farmacocinetiche). La somministrazione concomitante con i fibrati non e' raccomandata. Niacina: nessuna interazione considerata clinicamente significativa; non sono stati effettuati studi di interazione farmacologica con dosaggi piu'alti di simvastatina. >>Ezetimibe. La somministrazione concomitante d i antiacidi ha diminuito il tasso di assorbimento di ezetimibe ma non ha avuto effetto sulla biodisponibilita' di ezetimibe. La somministrazione concomitante di colestiramina ha diminuito l'area media sotto la curva (AUC) dell'ezetimibe totale (ezetimibe + ezetimibe-glucuronide) di circa il 55%. L'ulteriore riduzione del colesterolo lipoproteico a bassa densita' (C-LDL) dovuta all'aggiunta di prodotto alla colestiramina puo' essere diminuita da questa interazione. Procedere con cautelain caso di inizio della terapia nel contesto di regimi terapeutici ch e includono ciclosporina; monitorare le concentrazioni di ciclosporina. La somministrazione concomitante con i fibrati non e' raccomandata. >>Simvastatina. E' un substrato del citocromo P450 3A4. I potenti inibitori del citocromo P450 3A4 aumentano il rischio di miopatia e rabdomiolisi aumentando la concentrazione della attivita' inibitoria della HMG-CoA reduttasi nel plasma nel corso della terapia con simvastatina. L'associazione con itraconazolo, ketoconazolo, inibitori della proteasi dell'HIV, eritromicina, claritromicina, telitromicina e nefazodone e' controindicata. Se il trattamento non e' evitabile, la terapia deve essere temporaneamente sospesa. Agire con cautela quando si associa ilprofotto con alcuni altri inibitori del CYP3A4 meno potenti: ciclospo rina, verapamil, diltiazem. Il dosaggio del farmaco non deve pertanto superare i 10 mg/10 mg al giorno nei pazienti in terapia concomitante con ciclosporina. Il rischio di miopatia e rabdomiolisi e' aumentato dalla somministrazione concomitante di danazolo con i dosaggi elevati di prodotto. Gemfibrozil aumenta l'AUC della simvastatina acida di 1,9 volte probabilmente a causa dell'inibizione della glucuronidazione. Ilrischio di miopatia e rabdomiolisi e' aumentato dalla somministrazion e concomitante di amiodarone o verapamil con i dosaggi piu' elevati disimvastatina. Il dosaggio del medicinale non deve pertanto superare i 10 mg/20 mg al giorno nei pazienti in terapia concomitante con amioda rone e verapamil, a meno che il beneficio clinico non sia probabilmente tale da superare l'aumento del rischio di miopatia e di rabdomiolisi. Il rischio di miopatia nei pazienti che assumevano simvastatina 40 mg non e' stato aumentato dal diltiazem assunto in concomitanza. Non superare i 10 mg /40 mg al giorno in pazienti in terapia concomitante con diltiazem, a meno che il beneficio clinico non sia probabilmente tale da superare l'aumento del rischio di miopatia e rabdomiolisi. Il rischio di miopatia inclusa la rabdomiolisi puo' aumentare in caso di somministrazione concomitante con acido fusidico. L'assunzione di succo di pompelmo durante il trattamento deve essere evitata. >>Effetti sullafarmacocinetica di altri prodotti medicinali. Non sono state osservat e interazioni farmacocinetiche clinicamente significative fra l'ezetimibe ed i farmaci soggetti a metabolismo da parte dei citocromi P450 1A2, 2D6, 2C8, 2C9 e 3A4, o N-acetiltransferasi. Se il farmaco viene aggiunto al warfarin o ad un altro anticoagulante cumarinico, o al fluindione, il valore dell'INR deve essere adeguatamente monitorato. La simvastatina non ha un effetto inibitorio sul citocromo P450 3A4. Nei pazienti trattati con anticoagulanti cumarinici, il tempo di protrombina deve essere determinato prima di iniziare il trattamento e con frequenza sufficiente nel corso delle prime fasi della terapia in modo da assicurare che non si verifichi alcuna alterazione significativa del tempodi protrombina. La terapia con simvastatina non e' stata associata a sanguinamento o ad alterazioni del tempo di protrombina in pazienti non in terapia con anticoagulanti.

Effetti indesiderati

Patologie del sistema nervoso. Comuni (>=1/100 <1/10): cefalea. Patologie gastrointestinali. Comuni: meteorismo. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comuni: mialgia. Indagini diagnostiche. In studi di somministrazione combinata, l'incidenza degli aumenti delle transaminasi sieriche importanti dal punto di vista clinico (ALT e/o AST >= 3 X LSN, valori consecutivi) e' stata di 1,7% nei pazienti trattati. Questi aumenti sono stati generalmente asintomatici, non associati a colestasi, e sono rientrati ai valori basali dopo interruzione della terapia o nel corso del trattamento. Gli aumenti rilevanti dal punto di vista clinico della CK (>=10 X LSN) sono stati osservati nello 0,2% dei pazienti trattati. >>Esperienza Post-marketing. Patologie del sistema emolinfopoietico: trombocitopenia, anemia. Patologie del sistema nervoso: capogiro, parestesia, neuropatia periferica. Patologie gastrointestinali: stipsi, dolore addominale, dispepsia, diarrea, nausea, vomito, pancreatite. Patologie epatobiliari: epatite/ittero, insufficienza epatica, colelitiasi, colecistite. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: prurito, alopecia, reazioni di ipersensibilita', incluse eruzione cutanea, orticaria, anafilassi, angioedema.Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo: ar tralgia, crampi muscolari, miopatia/rabdomiolisi. Patologie sistemichee condizioni relative alla sede di somministrazione: astenia, faticab ilita'. Disturbi psichiatrici: depressione. E' stata segnalata raramente una apparente sindrome da ipersensibilita' che ha incluso alcune delle seguenti caratteristiche: angioedema, sindrome lupus-simile, polimialgia reumatica, dermatomiosite, vasculite, trombocitopenia, eosinofilia, aumento della velocita' di eritrosedimentazione, artrite ed artralgia, orticaria, fotosensibilita', febbre, vampate, dispnea e malessere. Indagini diagnostiche: aumento delle transaminasi, aumento della CK, aumenti della gamma-glutamil transpeptidasi, fosfatasi alcalina elevata.

Gravidanza e allattamento

L'aterosclerosi e' un processo cronico e abitualmente l'interruzione di farmaci ipolipemizzanti durante la gravidanza deve avere un impatto trascurabile sul rischio a lungo termine associato con l'ipercolesterolemia primaria. E' controindicato durante la gravidanza. La sicurezza della simvastatina nelle donne in gravidanza non e' stata stabilita. Non sono stati condotti studi clinici controllati con simvastatina nelle donne in gravidanza. Sono state ricevute segnalazioni rare di anomalie congenite a seguito di esposizione intrauterina agli inibitori della HMG-CoA reduttasi. Tuttavia, in un'analisi prospettiva di circa 200 gravidanze esposte durante il primo trimestre alla simvastatina o ad un altro inibitore della HMG-CoA reduttasi strettamente correlato, l'incidenza di anomalie congenite e' risultata paragonabile a quella osservata nella popolazione generale. Questo numero di gravidanze e' stato statisticamente sufficiente da escludere un aumento nelle anomalie congenite pari a 2,5 volte o superiore rispetto all'incidenza di base. Sebbene non vi sia alcuna evidenza che l'incidenza di anomalie congenitenella progenie dei pazienti trattati con simvastatina od altri inibit ori della HMG-CoA reduttasi strettamente correlati differisca da quella osservata nella popolazione generale, il trattamento delle madri consimvastatina puo' ridurre nel feto i livelli del mevalonato, un precu rsore della biosintesi del colesterolo. Per questa ragione, non deve essere usato in donne in gravidanza, che desiderano una gravidanza o sospettino uno stato di gravidanza. Il trattamento deve essere sospeso per la durata della gravidanza o fino a che non sia stato determinato che la donna non e' in gravidanza. Non sono disponibili dati sull'uso di ezetimibe durante la gravidanza. Il medicinale e' controindicato durante l'allattamento. Non e' noto se i componenti attivi sono secreti nel latte umano.