Xofigo - Ev Fl 6ml 1000kbq/Ml

Dettagli:
Nome:Xofigo - Ev Fl 6ml 1000kbq/Ml
Codice Ministeriale:043116019
Principio attivo:Radio-223ra-dicloruro
Codice ATC:V10XX03
Fascia:H
Prezzo:6553.75
Produttore:Bayer Spa
SSN:Non concedibile
Ricetta:OSP1 - uso ospedaliero art.92 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco solo uso ospedaliero
Forma:Soluzione iniettabile
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:28 giorni

Denominazione

XOFIGO 1000 KBQ/ML SOLUZIONE INIETTABILE ▼ - Medicinale sottoposto a monitoraggio addizionale. Cio' permettera' la rapida identificazione di nuove informazioni sulla sicurezza. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta. Vedere paragrafo 4.8 per informazioni sulle modalita' di segnalazione delle reazioni avverse.

Formulazioni

Xofigo - Ev Fl 6ml 1000kbq/Ml

Categoria farmacoterapeutica

Radiofarmaci terapeutici vari.

Principi attivi

Ogni mL di soluzione contiene 1.000 kBq di radio Ra 223 dicloruro (radio-223 dicloruro), corrispondenti a 0,53 ng di radio-223 alla data di riferimento. Il radio e' presente in soluzione sotto forma di ione libero. Ogni flaconcino contiene 6 mL di soluzione (6,0 MBq di radio-223 dicloruro alla data di riferimento). Il radio-223 e' un emettitore di particelle alfa e ha un'emivita di 11,4 giorni. L'attivita' specifica del radio-223 e' 1,9 MBq/ng. Il decadimento a sei fasi del radio-223 apiombo-207 da' origine a prodotti di decadimento a breve emivita ed e ' accompagnato da emissioni alfa, beta e gamma con energia e probabilita' di emissione differenti. La frazione di energia emessa dal radio-223 e dai suoi prodotti di decadimento sotto forma di particelle alfa e' del 95,3% (intervallo di energia: 5,0 - 7,5 MeV). La frazione emessasotto forma di particelle beta e' del 3,6% (energie medie di 0,445 Me V e 0,492 MeV) e la frazione emessa sotto forma di radiazione gamma e'dell'1,1% (intervallo di energia: 0,01 - 1,27 MeV).

Eccipienti

Acqua per preparazioni iniettabili, sodio citrato, sodio cloruro, acido cloridrico, diluito.

Indicazioni

Trattamento di soggetti adulti affetti da carcinoma prostatico resistente alla castrazione, con metastasi ossee sintomatiche e senza metastasi viscerali note.

Controindicazioni / effetti secondari

Non ci sono controindicazioni note all'uso del farmaco.

Posologia

Il farmaco deve essere somministrato esclusivamente da personale autorizzato a manipolare i radiofarmaci in strutture cliniche appositamentedesignate e dopo valutazione del paziente da parte di un medico quali ficato. Il regime posologico consiste in un'attivita' di 50 kBq per kgdi peso corporeo, somministrata ad intervalli di 4 settimane per 6 in iezioni. La sicurezza e l'efficacia associate a piu' di 6 iniezioni non sono state studiate. Pazienti anziani: nel complesso non sono state osservate differenze in termini di sicurezza o efficacia tra pazienti anziani (eta' >= 65 anni) e pazienti piu' giovani (eta' < 65 anni) nello studio di fase III. Non si ritiene necessario alcun aggiustamento della dose nei pazienti anziani. Pazienti con insufficienza epatica: lasicurezza e l'efficacia del farmaco nei pazienti con insufficienza ep atica non sono state studiate. Poiche' il radio-223 non e' metabolizzato dal fegato ne' eliminato con la bile, non si ritiene che l'insufficienza epatica abbia effetti sulla farmacocinetica del radio-223 dicloruro. Non si ritiene necessario alcun aggiustamento della dose nei pazienti con insufficienza epatica. Pazienti con insufficienza renale: nello studio clinico di fase III non sono state osservate differenze rilevanti di sicurezza o efficacia tra pazienti con insufficienza renale lieve (clearance della creatinina [CLCR]: 50 -80 mL/min) e pazienti confunzionalita' renale normale. Per i pazienti con insufficienza renale moderata (CLCR: 30-50 mL/min) sono disponibili dati limitati. Non son o disponibili dati relativi a pazienti con insufficienza renale grave (CLCR: < 30 mL/min) o nefropatia terminale. Tuttavia, poiche' l'escrezione urinaria e' minima e l'eliminazione avviene principalmente attraverso le feci, non si ritiene che l'insufficienza renale abbia effetti sulla farmacocinetica del radio-223 dicloruro. Non si ritiene necessario alcun aggiustamento della dose nei pazienti con insufficienza renale. La sicurezza e l'efficacia nei bambini e negli adolescenti sotto i 18 anni di eta' non sono state studiate. Non esiste alcuna indicazioneper un uso specifico di questo medicinale nella popolazione pediatric a per il trattamento del carcinoma prostatico. Modo di somministrazione: e' per uso endovenoso. Deve essere somministrato mediante iniezionelenta (generalmente fino a 1 minuto). L'accesso endovenoso o la cannu la devono essere lavate con soluzione iniettabile isotonica di clorurodi sodio 9 mg/mL (0,9%) prima e dopo l'iniezione.

Conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna temperatura particolare di conservazione. La conservazione del farmaco deve essere conforme alle normative nazionali sui materiali radioattivi.

Avvertenze

Soppressione midollare: nei pazienti trattati e' stata osservata soppressione midollare, in particolare trombocitopenia, neutropenia, leucopenia e pancitopenia. Pertanto, i parametri ematologici dei pazienti devono essere determinati al basale e prima di ogni dose del farmaco. Prima della prima somministrazione, la conta assoluta dei neutrofili (absolute neutrophil count, ANC) deve essere >= 1,5 x 10^9/L, la conta piastrinica >= 100 x 10^9/L e l'emoglobina >= 10,0 g/dL. Prima delle somministrazioni successive, l'ANC deve essere >= 1,0 x 10^9/L e la contapiastrinica >= 50 x 10^9/L. Se questi valori non si normalizzano entr o 6 settimane dall'ultima somministrazione del medicinale, nonostante nonostante ricevano la terapia standard, il trattamento con il farmacodeve continuare solo dopo un'attenta valutazione del rapporto benefic io/rischio. I pazienti con evidenza di riserve midollari ridotte, ad esempio dopo una precedente chemioterapia citotossica e/o radioterapia (External Beam Radiation Therapy - EBRT), o pazienti con carcinoma prostatico con avanzate e diffuse infiltrazioni ossee (EOD4; "superscan")devono essere trattati con cautela. Un'aumentata incidenza di reazion i avverse ematologiche, come neutropenia e trombocitopenia, e' stata osservata in questi pazienti durante lo studio di fase III. L'efficaciae la sicurezza della chemioterapia citotossica effettuata dopo il tra ttamento con il farmaco non sono state studiate. I limitati dati disponibili indicano che i pazienti che ricevono chemioterapia dopo il farmaco avevano un profilo ematologico simile a quello dei pazienti che avevano ricevuto chemioterapia dopo placebo. Malattia di Crohn e colite ulcerosa: la sicurezza e l'efficacia in pazienti con malattia di Crohne con colite ulcerosa non sono state studiate. A causa dell'escrezion e fecale del farmaco, le radiazioni possono portare ad un aggravamentodell'infiammazione acuta dell'intestino. In pazienti con infiammazion e acuta dell'intestino del prodotto deve essere somministrato solo dopo un'attenta valutazione del rapporto beneficio/rischio. Compressione del midollo spinale: nei pazienti con compressione non trattata, imminente o accertata, del midollo spinale, la terapia standard indicata dal punto di vista clinico deve essere completata prima dell'inizio o della ripresa del trattamento con il farmaco. Fratture ossee: nei pazienti con fratture ossee, la stabilizzazione ortopedica delle fratture deve essere effettuata prima dell'inizio o della ripresa del trattamentocon il medicinale. Osteonecrosi della mandibola: nei pazienti trattat i con bifosfonati e il medicinale non puo' essere escluso un aumento del rischio di sviluppare osteonecrosi della mandibola. Nello studio difase III sono stati riportati casi di ONJ nello 0,67% (4/600) dei paz ienti trattati con il medicinale e nello 0,33% (1/301) dei pazienti trattati con placebo. In ogni caso tutti i pazienti con ONJ erano anche stati esposti a trattamento precedente o concomitante con bifosfonati (ad es. acido zoledronico) e a precedente chemioterapia (ad es. docetaxel). Neoplasie maligne secondarie: il prodotto contribuisce all'esposizione cumulativa globale a lungo termine del paziente alle radiazioni. L'esposizione cumulativa a lungo termine alle radiazioni puo' quindiessere associata a un aumento del rischio di cancro e difetti eredita ri. In particolare puo' risultare aumentato il rischio di osteosarcoma, sindrome mielodisplastica e leucemia. Non sono stati riportati casi di cancro indotto dal farmaco negli studi clinici con follow-up fino atre anni. Eccipienti con effetti noti: in base al volume somministrat o, questo medicinale puo' contenere fino a 2,35 mmol (54 mg) di sodio per dose. Cio' e' da tenere in considerazione in pazienti con ridotta funzionalita' renale o che seguono una dieta a basso contenuto di sodio.

Interazioni

Non sono stati effettuati studi clinici d'interazione. Un'interazione con calcio e fosfonati non puo' essere esclusa, pertanto una sospensione dell'integrazione con queste sostanze e/o vitamina D deve essere presa in considerazione alcuni giorni prima di iniziare il trattamento con il farmaco. Un trattamento concomitante con chemioterapia e il farmaco puo' avere effetti additivi sulla soppressione midollare. La sicurezza e l'efficacia del trattamento concomitante con chemioterapia e ilmedicinale non sono state stabilite.

Effetti indesiderati

Le reazioni avverse osservate piu' frequentemente (>= 10%) sono state diarrea, nausea, vomito e trombocitopenia. Le reazioni avverse piu' gravi sono state trombocitopenia e neutropenia. Frequenze reazioni avverse: molto comune (>= 1/10), comune (>= 1/100, < 1/10), non comune (>= 1/1.000, < 1/100). Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto comune: trombocitopenia; comune: neutropenia, pancitopenia, leucopenia; noncomune: linfopenia. Patologie gastrointestinali. Molto comune: diarre a, nausea, vomito. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: reazioni in sede di iniezione. Descrizione di reazioni avverse selezionate. Trombocitopenia e neutropenia: trombocitopenia (di qualsiasi grado) si e' manifestata nell'11,5% dei pazienti trattati con il farmaco e nel 5,6% dei pazienti che hanno ricevuto placebo. Trombocitopenia di grado 3 e 4 e' stata osservata nel 6,3% dei pazienti trattati con il farmaco e nel 2% dei pazienti che hannoricevuto placebo. Complessivamente, la frequenza di trombocitopenia d i grado 3 e 4 e' risultata piu' bassa nei pazienti che in precedenza non avevano ricevuto docetaxel (2,8% nei pazienti trattati con il prodotto vs. 0,8% nei pazienti che hanno ricevuto placebo) in confronto ai pazienti che in precedenza avevano ricevuto docetaxel (8,9% nei pazienti trattati con il prodotto vs. 2,9% nei pazienti che hanno ricevuto placebo). Nei pazienti che presentavano EOD4 ("superscan"), la trombocitopenia (di ogni grado) e' stata riportata nel 19,6% dei pazienti trattati con il medicinale e nel 6,7% dei pazienti trattati con placebo. Trombocitopenia di grado 3 e 4 e' stata osservata nel 5,9% dei pazientitrattati con il medicinale e nel 6,7% dei pazienti trattati con place bo. Neutropenia (di qualsiasi grado) e' stata segnalata nel 5% dei pazienti trattati con il farmaco e nell'1% dei pazienti che hanno ricevuto placebo. Neutropenia di grado 3 e 4 e' stata osservata nel 2,2% dei pazienti trattati con il prodotto e nello 0,7% dei pazienti che hanno ricevuto placebo. Complessivamente, la frequenza di neutropenia di grado 3 e 4 e' stata piu' bassa nei pazienti che in precedenza non avevano ricevuto docetaxel (0,8% nei pazienti trattati con il farmaco vs. 0,8% nei pazienti che hanno ricevuto placebo) in confronto ai pazienti che in precedenza avevano ricevuto docetaxel. In uno studio di fase I, il nadir della conta dei neutrofili e delle piastrine si e' verificato2-3 settimane dopo la somministrazione endovenosa di una singola dose del prodotto. Reazioni in sede di iniezione: reazioni in sede di inie zione di grado 1 e 2, come eritema, dolore e gonfiore, sono state riportate nell'1,2% dei pazienti trattati con il farmaco e nello 0% dei pazienti che hanno ricevuto placebo. Neoplasie maligne secondarie: il medicinale contribuisce all'esposizione cumulativa globale a lungo termine del paziente alle radiazioni. L'esposizione cumulativa a lungo termine alle radiazioni puo' essere associata a un aumento del rischio di cancro e difetti ereditari. In particolare puo' risultare aumentato ilrischio di osteosarcoma, sindrome mielodisplastica e leucemia. Non so no stati riportati casi di cancro indotto dal farmaco negli studi clinici con follow-up fino a tre anni. Segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta.

Gravidanza e allattamento

Contraccezione negli uomini: con il farmaco non sono stati condotti studi di riproduzione sugli animali. A causa dei potenziali effetti sulla spermatogenesi associati alle radiazioni, gli uomini devono essere istruiti a utilizzare metodi contraccettivi efficaci durante e fino a 6mesi dopo il trattamento con il medicinale. Non e' indicato nelle don ne. Non deve essere usato nelle donne che sono, o potrebbero essere, in stato di gravidanza o in allattamento. Non sono disponibili dati nell'uomo sugli effetti sulla fertilita'. Sulla base degli studi sugli animali, esiste un rischio potenziale che le radiazioni dovute al medicinale possano indurre effetti avversi sulla fertilita'. I pazienti devono essere consigliati in merito alla conservazione dello sperma prima del trattamento.