Xtandi - 112cps 40mg

Dettagli:
Nome:Xtandi - 112cps 40mg
Codice Ministeriale:042868012
Principio attivo:Enzalutamide
Codice ATC:L02BB04
Fascia:H
Prezzo:5619.83
Produttore:Astellas Pharma Spa
SSN:Medicinale ospedaliero dispensabile in farmacia a totale carico del cittadino
Ricetta:RNRL - vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti art.93 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco ospedaliero esitabile in farmacia
Forma:Capsule molli
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:36 mesi

Denominazione

XTANDI 40 MG CAPSULE MOLLI Medicinale sottoposto a monitoraggio addizionale.

Formulazioni

Xtandi - 112cps 40mg

Categoria farmacoterapeutica

Antagonisti ormonali e sostanze correlate.

Principi attivi

Enzalutamide.

Eccipienti

Contenuto della capsula: macrogol-8 gliceridi caprilocaproilici; butilidrossianisolo (E320); butilidrossitoluene (E321). Involucro della capsula: gelatina; sorbitolo e sorbitano soluzione; glicerolo; titanio diossido (E171); acqua depurata. Inchiostro da stampa: ossido di ferro nero (E172); polivinilacetato ftalato.

Indicazioni

Trattamento di soggetti adulti maschi con cancro della prostata metastatico resistente alla castrazione nei quali la patologia e' progreditadurante o al termine della terapia con docetaxel.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti; donne che sono o potrebbero essere in stato di gravidanza.

Posologia

La dose raccomandata e' 160 mg di enzalutamide (4 capsule da 40 mg) insingola dose orale giornaliera. Se il paziente dimentica di assumere il farmaco all'ora consueta, la dose prescritta deve essere assunta ilpiu' vicino possibile all'orario previsto. Se il paziente ha dimentic ato la dose per un'intera giornata, il trattamento deve essere ripresoil giorno successivo con la dose giornaliera abituale. Se il paziente manifesta tossicita' di grado >=3 o una reazione avversa intollerabil e, la dose deve essere sospesa per una settimana o fino a quando i sintomi non migliorano fino a un grado <=2, quindi riprendere con la doseabituale o ridotta (120 mg o 80 mg) se giustificato. Uso concomitante con potenti inibitori del CYP2C8: se possibile, l'uso concomitante di potenti inibitori del CYP2C8 deve essere evitato. Se i pazienti devon o essere trattati contemporaneamente con un potente inibitore del CYP2C8, la dose di enzalutamide deve essere ridotta a 80 mg una volta al giorno. Se la cosomministrazione di un potente inibitore del CYP2C8 viene interrotta, la dose di enzalutamide deve essere riportata a quella precedente l'inizio del trattamento con il potente inibitore del CYP2C8. Pazienti anziani: non e' necessario un aggiustamento della dose. Compromissione epatica: in pazienti con compromissione epatica lieve (Classe Child-Pugh A) non e' necessario l'aggiustamento della dose. Deve essere usata cautela nei pazienti con moderata compromissione epatica (Classe Child-Pugh B). Il medicinale non e' raccomandato nei pazienti con grave compromissione epatica (Classe Child-Pugh C). Compromissionerenale: in pazienti con compromissione renale lieve o moderata non e' necessario l'aggiustamento della dose. Deve essere usata cautela in p azienti con grave compromissione renale o con malattia renale allo stadio finale. Popolazione pediatrica: non esiste alcuna indicazione per un uso specifico di enzalutamide nella popolazione pediatrica per l'indicazione del trattamento di soggetti adulti maschi con cancro alla prostata metastatico resistente alla castrazione nei quali la patologia e' progredita durante o al termine della terapia con docetaxel. Modo di somministrazione: il farmaco e' per uso orale. Le capsule devono essere deglutite intere con acqua e possono essere assunte con o senza cibo.

Conservazione

Non sono richieste particolari condizioni di conservazione.

Avvertenze

Rischio di convulsioni: deve essere usata cautela nella somministrazione del farmaco in pazienti con pregressi episodi convulsivi o altri fattori predisponenti, compresi, ma non limitati a, danni cerebrali sottostanti, ictus, tumori cerebrali primari o metastasi cerebrali, o alcolismo. Il rischio di convulsioni puo' essere inoltre incrementato in pazienti che assumono contemporaneamente medicinali che abbassano la soglia convulsiva. Uso concomitante con altri medicinali: enzalutamide e' un potente induttore degli enzimi e puo' portare alla perdita di efficacia di molti medicinali usati comunemente. All'inizio del trattamento con enzalutamide deve quindi essere fatta una valutazione dei medicinali somministrati contemporaneamente. L'uso concomitante di enzalutamide con medicinali che sono substrati sensibili di molti enzimi metabolizzatori o trasportatori deve generalmente essere evitato se il loroeffetto terapeutico e' di grande importanza per il paziente, e se l' aggiustamento della dose non puo' essere effettuato con facilita', sulla base del monitoraggio dell'efficacia o delle concentrazioni plasmatiche. Deve essere evitata la co-somministrazione con warfarin e anticoagulanti cumarinici. Se il medicinale e' somministrato contemporaneamente ad un anticoagulante metabolizzato dal CYP2C9 (come warfarin o acenocumarolo), deve essere eseguito un monitoraggio dell'INR addizionale. Compromissione renale: deve essere usata cautela in pazienti con grave compromissione renale poiche' enzalutamide non e' stata studiata inquesta popolazione di pazienti. Compromissione epatica: deve essere u sata cautela in pazienti con moderata compromissione epatica (Classe Child-Pugh B) poiche' i dati nella compromissione epatica moderata non sono pienamente conclusivi. Poiche' non vi sono dati in pazienti con grave compromissione epatica ed enzalutamide e' prevalentemente eliminata per via epatica, il prodotto non e' raccomandato in pazienti con grave compromissione epatica (Classe Child-Pugh C). Recenti malattie cardiovascolari: dallo studio AFFIRM sono stati esclusi i pazienti con recente infarto miocadico (negli ultimi 6 mesi) o con angina instabile (negli ultimi 3 mesi), con scompenso cardiaco di classe III o IV della New York Heart Association (NYHA) ad eccezione dei casi in cui la Frazione di Eiezione Ventricolare Sinistra (Left Ventricular Ejection Fraction, LVEF) era >= 45%, QT lungo, QTcF > 470 ms, bradicardia o ipertensione incontrollata. Se il farmaco viene prescritto in questi pazientiqueste informazioni devono essere tenute in considerazione. Uso duran te chemioterapia: non sono state stabilite la sicurezza e l'efficacia di un uso concomitante del medicinale con chemioterapici citotossici. Il prodotto contiene sorbitolo (E420).

Interazioni

>>Potenziale interferenza di altri medicinali sull'esposizione a enzalutamide. Inibitori e induttori del CYP2C8: il CYP2C8 svolge un ruolo importante nell'eliminazione di enzalutamide e nella formazione del suometabolita attivo. In seguito a somministrazione orale del potente in ibitore del CYP2C8 gemfibrozil (600 mg due volte al giorno) in soggetti maschi sani, l'AUC di enzalutamide e' aumentata del 326%, mentre la Cmax di enzalutamide e' diminuita del 18%. Sommando enzalutamide non legata con il metabolita attivo non legato, l'AUC risulta aumentata del77% mentre la C max e' diminuita del 19%. I potenti inibitori o indut tori del CYP2C8 devono essere evitati o usati con cautela durante il trattamento con enzalutamide. Se il paziente deve essere trattato contemporaneamente con un potente inibitore del CYP2C8, la dose di enzalutamide deve essere ridotta a 80 mg una volta al giorno. Inibitori e induttori del CYP3A4: il CYP3A4 ha un ruolo minore nel metabolismo di enzalutamide. In seguito a somministrazione orale del potente inibitore del CYP3A4 itraconazolo (200 mg una volta al giorno) in soggetti maschi sani, l'AUC di enzalutamide e' aumentata del 41% mentre la Cmax e' rimasta invariata. Sommando enzalutamide non legata con il metabolita attivo non legato, l'AUC risulta aumentata del 27% mentre la Cmax rimane invariata. Non e' necessario alcun aggiustamento della dose quando il farmaco e' somministrato insieme ad inibitori o induttori del CYP3A4. >>Potenziale interferenza di enzalutamide sull'esposizione ad altri medicinali. Induzione enzimatica: enzalutamide e' un potente induttore degli enzimi e aumenta la sintesi di molti enzimi e trasportatori, pertanto e' prevedibile l'interazione con medicinali molto comuni che sonosubstrati di questi enzimi o trasportatori. La riduzione delle concen trazioni plasmatiche puo' essere sostanziale, e portare a perdita o a riduzione dell'effetto clinico. Vi e' anche un aumentato rischio di formazione di metaboliti attivi. Gli enzimi che possono essere indotti includono il CYP3A nel fegato e nell'intestino, il CYP2C9, il CYP2C19, il CYP1A2 e l'uridina 5'-difosfoglucuronosiltransferasi (UGTs - glucuronide legata ad enzimi). Anche la proteina di trasporto P-gp puo' essere indotta e probabilmente possono esserlo anche altri trasportatori, ad esempio la proteina 2 associata alla multi resistenza ai farmaci (MRP2), la proteina resistente del tumore mammario (BCRP) e il polipeptide di trasporto di anioni organici 1B1 (1B1 OATP1B1). Studi in vivo hanno mostrato che enzalutamide e' un potente induttore del CYP3A4 e un moderato induttore del CYP2C9 e del CYP2C19. La cosomministrazione di enzalutamide (160 mg una volta al giorno) con dosi orali singole di substrati del CYP sensibili in pazienti con cancro alla prostata ha determinato una riduzione dell'86% dell'AUC di midazolam (substrato del CYP3A4), una riduzione del 56% dell'AUC di S-warfarin (substrato del CYP2C9) e una riduzione del 70% dell'AUC di omeprazolo (substrato del CYP2C19). Anche l'UGT1A1 potrebbe essere stata indotta. Sono attese interazioni con alcuni medicinali che sono eliminati attraverso metabolizzazione o con trasporto attivo. Se il loro effetto terapeutico e' di grande importanza per il paziente, e non sono facili da eseguire aggiustamenti della dose sulla base del monitoraggio dell'efficacia o delle concentrazioni plasmatiche, questi farmaci devono essere evitati o utilizzati con cautela. Il rischio di danno epatico dopo somministrazione di paracetamolo si sospetta essere piu' elevato in pazienti che assumono induttori enzimatici. I gruppi di medicinali che possono essere coinvolti includono, ma non sono limitati a: analgesici; antibiotici; farmaci antineoplastici; anticoagulanti; antiepilettici; antipsicotici; betabloccanti; calcioantagonisti; glicosidi cardiaci; corticosteroidi; antivirali HIV; ipnotici; statine metabolizzate dal CYP3A4; farmaci tiroidei. Il potenziale di induzione completo di enzalutamide potrebbe non evidenziarsi fino a circa un mese dall'inizio del trattamento, quando le concentrazioni plasmatiche di enzalutamide hanno raggiunto lo steady-state, anche se alcuni effetti di induzione possono manifestarsi prima. I pazienti che assumono medicinali che sono substrati di CYP3A4,CYP2C9, CYP2C19, CYP1A2 o UGT1A1 devono essere valutati per un'eventu ale perdita di effetti farmacologici (o aumento degli effetti nei casiin cui si formino metaboliti attivi) nel primo mese di trattamento co n enzalutamide, e deve essere considerato un appropriato aggiustamentodella dose. In considerazione della lunga emivita di enzalutamide (5, 8 giorni), gli effetti sugli enzimi possono protrarsi per un mese o piu' dopo il termine del trattamento con enzalutamide. Quando il trattamento con enzalutamide viene interrotto, potrebbe essere necessaria unagraduale riduzione della dose dei medicinali cosomministrati. Substra ti del CYP2C8: enzalutamide (160 mg una volta al giorno) non ha causato un cambiamento clinicamente significativo dell'AUC o della C max delpioglitazone. L'AUC del pioglitazone e' aumentata del 20% mentre la C max e' diminuita del 18%. Quando un substrato del CYP2C8 e' co-somministrato con il farmaco, non sono indicati aggiustamenti della dose. Substrati del P-gp: dati in vitro indicano che enzalutamide puo' essere un inibitore del trasportatore di efflusso P-gp. L'effetto di enzalutamide sui substrati del P-gp non e' stato valutato in vivo; tuttavia, nelle condizioni di uso clinico, enzalutamide puo' essere un induttore del P-gp attraverso l'attivazione del recettorenucleare pregnano (nuclear pregnane receptor) PXR. I medicinali con un intervallo terapeutico ristretto che sono substrati della P-gp devono essere utilizzati con cautela quando vengono cosomministrati al farmaco e possono richiedere un aggiustamento della dose per mantenere concentrazioni plasmatiche ottimali. Substrati di BCRP, MRP2 e OAT3 e OCT1: sulla base dei dati invitro, l'inibizione di BCRP, di MRP2 (nell'intestino) e del trasporta tore di anioni organici 3 (OAT3) e del trasportatore di cationi organici 1 (OCT1) (a livello sistemico) non puo' essere esclusa. Teoricamente, quindi, l'induzione di questi trasportatori e' possibile e al momento l'effetto non e' noto. Effetto del cibo sull'esposizione a enzalutamide: il cibo non ha effetti clinicamente significativi sulla portata dell'esposizione a enzalutamide. Negli studi clinici il medicinale e' stato somministrato senza alcun accorgimento rispetto all'assunzione di cibo.

Effetti indesiderati

Nello studio clinico di fase 3 controllato con placebo (AFFIRM) condotto su pazienti con cancro alla prostata metastatico resistente alla castrazione che avevano ricevuto terapia con docetaxal, enzalutamide e' stata somministrata alla dose giornaliera di 160 mg (n=800) vs. placebo (n=399). La durata mediana del trattamento con enzalutamide e' statadi 8,3 mesi, mentre e' stata di di 3,0 mesi nei pazienti tarattati co n placebo. Ai pazienti era consentito, ma non richiesto, di assumere prednisone. Nell'0,8% dei pazienti che assumevano enzalutamide si sono verificate convulsioni. Le reazioni avverse piu' comuni sono state vampate di calore e cefalea. Tabella delle reazioni avverse Le reazioni avverse verificatesi durante lo studio clinico AFFIRM sono elencate di seguito, in base alla categoria di frequenza. Le categorie di frequenza sono definite secondo la seguente convenzione: molto comune (>=1/10); comune (>=1/100, <1/10); non comune (>=1.000, <1/100); raro (>=1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000). >>Reazioni avverse identificate nello studio clinico di fase 3. Patologie del sistema emolinfopoietico. Comune: neutropenia; non comune: leucopenia. Disturbi psichiatrici. Comune: allucinazioni visive ansia. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: cefalea; comune: disturbi cognitivi compromissione della memoria; non comune: convulsioni amnesia disturbi dell'attenzione. Patologie vascolari. Molto comune: vampate di calore; comune: ipertensione. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: secchezza della cute prurito. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: fratture (comprendono tutte le fratture, con l'eccezione delle fratture patologiche). Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura. Comune: cadute. Convulsioni: nello studio AFFIRM sei pazienti (0,8%) degli 800 pazienti trattati con una dose giornaliera di 160 mg di enzalutamide hanno presentato convulsioni, mentre nessuno dei pazienti trattati con placebo ha presentato convulsioni. Fattori che potenzialmente potevano contribuire erano presenti in alcuni di questi pazienti che avevano quindi un rischio aumentato in modo indipendente di manifestare convulsioni. Dallo studio AFFIRM sono stati esclusi pazienti che avevano presentato convulsioni in precedenza o che presentavano altri fattori di rischio per le convulsioni. La dose sembra essere un importante fattore predittivo del rischio di convulsioni, come evidenziato dai dati preclinici e dai dati ottenuti da unostudio di dose- escalation. Il meccanismo attraverso il quale enzalut amide puo' ridurre la soglia delle convulsioni non e' noto, ma potrebbe essere correlato a dati di studi in vitro che dimostrano come enzalutamide e il suo metabolita attivo si legano e possono inibire l'attivita' del canale del cloruro controllato dal GABA. La segnalazione dellereazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.

Gravidanza e allattamento

Donne potenzialmente fertili: non sono disponibili dati nell'uomo sull'uso del farmaco in gravidanza e questo medicinale non deve essere usato in donne potenzialmente fertili. Contraccezione maschile e femminile: non e' noto se enzalutamide o i suoi metaboliti siano presenti nel liquido seminale. Nel caso in cui il paziente svolga attivita' sessuale con una donna in stato di gravidanza, e' richiesto l'uso del profilattico durante il trattamento con enzalutamide e nei 3 mesi successivi.Se il paziente ha rapporti sessuali con una donna in eta' fertile, de vono essere utilizzati il profilattico e un altro metodo contraccettivo durante il trattamento e nei 3 mesi successivi. Gli studi sugli animali hanno mostrato una tossicita' riproduttiva. Enzalutamide non e' indicata nelle donne. Enzalutamide e' controindicata nelle donne che sono o potrebbero essere in stato di gravidanza. Enzalutamide non e' indicata nelle donne. Studi negli animali hanno dimostrato che enzalutamide influisce sul sistema riproduttivo in ratti e cani maschi.