Zitromax - Ev 1fl 500mg Polv

Dettagli:
Nome:Zitromax - Ev 1fl 500mg Polv
Codice Ministeriale:027860156
Principio attivo:Azitromicina Diidrato
Codice ATC:J01FA10
Fascia:H
Prezzo:19.77
Glutine:Senza glutine
Produttore:Pfizer Italia Srl
SSN:Non concedibile
Ricetta:OSP1 - uso ospedaliero art.92 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco solo uso ospedaliero
Forma:Polvere per soluzione per infusione
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:36 mesi

Denominazione

ZITROMAX 500 MG POLVERE PER SOLUZIONE PER INFUSIONE

Formulazioni

Zitromax - Ev 1fl 500mg Polv

Categoria farmacoterapeutica

Macrolidi, lincosamidi e streptogramine.

Principi attivi

Azitromicina biidrato 524,1 mg pari a azitromicina base 500 mg.

Eccipienti

Acido citrico anidro, sodio idrossido.

Indicazioni

Il farmaco e' indicato nel trattamento della polmonite acquisita in comunita' causata da organismi sensibili, inclusa la Legionella pneumophila , in pazienti che richiedono una terapia iniziale endovenosa. Il medicinale e' indicato nel trattamento della malattia infiammatoria pelvica causata da organismi sensibili, in pazienti che richiedono una terapia iniziale endovenosa.

Controindicazioni / effetti secondari

Il medicinale e' controindicato nei pazienti con ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Ipersensibilita' all'eritromicina o ad uno qualsiasi degli antibiotici macrolidi o ketolidi. Grave insufficienza epatica. Generalmente controindicato durantela gravidanza e l'allattamento e nella primissima infanzia.

Posologia

Nel trattamento della polmonite acquisita in comunita', il dosaggio raccomandato per l'adulto e' di 500 mg in un'unica dose giornaliera per via endovenosa per almeno due giorni. La terapia per via endovenosa deve essere seguita da quella orale con un dosaggio di 500 mg in monosomministrazione giornaliera per un periodo complessivo di trattamento di7-10 giorni. Il momento nel quale effettuare il passaggio alla terapi a orale deve essere deciso dal medico in base alla risposta clinica. Nel trattamento della malattia infiammatoria pelvica, il dosaggio raccomandato per l'adulto e' di 500 mg in un'unica dose giornaliera per viaendovenosa per uno o due giorni. La terapia per via endovenosa deve e ssere seguita da quella orale con un dosaggio di 250 mg in monosomministrazione giornaliera per un periodo complessivo di trattamento di 7 giorni. Il momento nel quale effettuare il passaggio alla terapia oraledeve essere deciso dal medico in base alla risposta clinica. Anziani: il medesimo schema posologico puo' essere applicato al paziente anzia no. Bambini: l'efficacia e la tollerabilita' del farmaco nel trattamento delle infezioni nei bambini e negli adolescenti di eta' inferiore a16 anni non sono state stabilite. In studi clinici controllati e' sta ta somministrata azitromicina per via orale a pazienti pediatrici (da 6 mesi a 16 anni). Alterata funzionalita' renale: non e' richiesto un aggiustamento posologico nei pazienti con alterazione della funzionalita' renale da lieve a moderata (GFR 10 - 80 ml/min.) mentre bisogna avere cautela in quelli con grave compromissione (GFR < 10 ml/min.). Alterata funzionalita' epatica: nei pazienti con alterazione della funzionalita' epatica da lieve a moderata puo' essere usato lo stesso dosaggio dei pazienti con funzionalita' epatica normale. Somministrazione: dopo ricostituzione e diluizione deve essere somministrato per infusione. Non somministrare in bolo o per via intramuscolare. La concentrazione della soluzione e la durata dell'infusione devono essere pari a: 1 mg/ml in 3 ore oppure 2 mg/ml in 1 ora. Preparazione della soluzione per somministrazione endovenosa. Ricostituzione: la soluzione iniziale deve essere preparata aggiungendo 4,8 ml di acqua sterile per iniezioni al flaconcino contenente la polvere. Agitare il flaconcino fino a completa dissoluzione del medicinale. Si raccomanda di usare una siringastandard da 5 ml per prelevare il volume esatto di 4,8 ml di acqua st erile per iniezioni. 1 ml di soluzione ricostituita contiene 100 mg diazitromicina. I farmaci da somministrare per via parenterale devono e ssere controllati attentamente per escludere la presenza di particolato nella soluzione. Nel caso in cui siano evidenti particelle in sospensione, la soluzione deve essere eliminata. La soluzione ricostituita deve essere diluita prima della somministrazione seguendo le istruzioniindicate di seguito. Diluizione: per ottenere una concentrazione di a zitromicina pari a 1,0-2,0 mg/ml, prelevare dal flaconcino 5 ml della soluzione ricostituita (concentrazione 100 mg/ml), aggiungendoli al volume appropriato di uno dei solventi indicati. Concentrazione finale della soluzione per infusione: 1,0 mg/ml; volume del solvente: 500 ml; concentrazione finale della soluzione per infusione: 2,0 mg/ml; volumedel solvente: 250 ml. La somministrazione endovenosa di una dose di 5 00 mg di azitromicina, diluita secondo le istruzioni, deve essere effettuata in un periodo di tempo non inferiore a 60 minuti.

Conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

Avvertenze

Come con l'eritromicina e altri macrolidi sono state raramente riportate reazioni allergiche gravi, incluse angioedema e anafilassi (raramente fatale) che possono recidivare anche in assenza di una nuova assunzione del farmaco, dopo la sospensione del trattamento sintomatico. Queste reazioni richiedono la sospensione del farmaco e l'instaurarsi di un trattamento sintomatico seguito da un periodo di osservazione prolungato. Nei pazienti con grave compromissione della funzionalita' renale (GFR < 10 ml/min.), e' stato osservato un aumento del 33% dell'esposizione sistemica all'azitromicina. In pazienti con insufficienza epatica di grado lieve-moderato, non e' stata dimostrata alcuna evidenza dimodificazioni significative della farmacocinetica sierica dell'azitro micina rispetto a persone con funzionalita' epatica normale. In questipazienti l'eliminazione dell'azitromicina attraverso le urine sembra aumentare, probabilmente come compenso per la ridotta clearance epatica. Tuttavia, dal momento che il fegato rappresenta la principale via di eliminazione dell'azitromicina, dovrebbe essere posta attenzione, sotto sorveglianza medica, nell'uso di azitromicina in pazienti con malattie epatiche o insufficienza epatica. In pazienti in trattamento con derivati dell'ergotamina la co-somministrazione di antibiotici macrolidi ha precipitato crisi di ergotismo. Attualmente non vi sono dati a disposizione sulla possibilita' teorica di insorgenza di crisi di ergotismo; pertanto, azitromicina ed ergotamina non dovrebbero essere somministrati contemporaneamente. Cosi' come con ogni altra preparazione antibiotica, e' raccomandata una particolare osservazione per l'eventuale insorgenza di superinfezioni con microrganismi non sensibili inclusii funghi. Con l'uso di quasi tutti gli antibiotici, tra cui l'azitrom icina, sono stati segnalati casi di diarrea associata a Clostridium difficile (CDAD), la cui gravita' puo' variare da diarrea lieve a colitefatale. Il trattamento con gli antibiotici altera la normale flora de l colon e porta a una crescita eccessiva di C. difficile . Il C. difficile produce le tossine A e B che contribuiscono allo sviluppo della diarrea. I ceppi di C. difficile che producono tossine in eccesso causano un aumento dei tassi di morbilita' e mortalita', poiche' queste infezioni sono in genere refrattarie alla terapia antibatterica e richiedono spesso una colectomia. Bisogna considerare la possibilita' di diarrea associata a C. difficile in tutti i pazienti che presentano diarrea a seguito di trattamento antibiotico. E' inoltre necessaria un'attenta anamnesi poiche' i casi di diarrea associata a C. difficile sono stati segnalati anche oltre due mesi dopo la somministrazione di antibiotici. Nel trattamento con altri macrolidi e' stato riscontrato un prolungamento della ripolarizzazione cardiaca e dell'intervallo QT, con ilrischio di sviluppare aritmia cardiaca e torsioni di punta. Nei pazie nti con un rischio piu' elevato di prolungamento della ripolarizzazione cardiaca, non si puo' escludere del tutto un effetto analogo con l'azitromicina. Il medicinale deve essere ricostituito e diluito seguendole istruzioni e deve essere somministrato con infusioni di durata non inferiore a 60 minuti. Non somministrare in bolo o per via intramusco lare. In tutti i volontari che hanno ricevuto infusioni con concentrazioni superiori a 2.0 mg/ml, sono state segnalate reazioni locali in sede di inoculo e pertanto tali concentrazioni devono essere evitate.

Interazioni

Antiacidi: non e' stato rilevato alcun effetto sulla biodisponibilita'dell'azitromicina, sebbene sia stata osservata una riduzione di circa il 25% delle massime concentrazioni sieriche; non i due farmaci conte mporaneamente. La somministrazione di antiacidi orali non dovrebbe alterare le caratteristiche dell'azitromicina somministrata per via endovenosa. Cetirizina: la somministrazione di un regime di 5 giorni di azitromicina e cetirizina 20 mg allo steady state non ha evidenziato interazioni farmacocinetiche ne' alterazioni significative dell'intervalloQT. Didanosina: la somministrazione di dosi giornaliere di azitromici na 1200 mg/die e didanosina 400 mg/die in 6 pazienti HIV positivi non ha avuto alcun effetto sulla farmacocinetica allo steady state della didanosina rispetto al placebo. Digossina: alcuni antibiotici macrolidipossono compromettere in alcuni pazienti il metabolismo microbico del la digossina a livello intestinale. Tenere conto del possibile aumentodei livelli di digossina. Ergotamina: a causa della possibile insorge nza di crisi di ergotismo, l'uso concomitante di azitromicina e derivati dell'ergotamina e' sconsigliato. Zidovudina: la somministrazione didosi singole da 1000 mg e di dosi multiple da 1200 mg o 600 mg di azi tromicina non ha sostanzialmente modificato la farmacocinetica plasmatica o l'escrezione urinaria della zidovudina o del suo metabolita glucuronide; la somministrazione di azitromicina ha determinato un aumentodelle concentrazioni della zidovudina fosforilata nelle cellule perif eriche mononucleate. L'azitromicina non interagisce significativamentecon il sistema epatico del citoctromo P450. Non si ritiene che sia co involta nelle interazioni farmacocinetiche come riscontrato con l'eritromicina e altri macrolidi. Con l'azitromicina non si verifica induzione o inattivazione del citocromo P450 epatico tramite il complesso deisuoi metaboliti. Sono stati condotti studi di farmacocinetica tra l'a zitromicina e i seguenti farmaci, per i quali e' nota una significativa attivita' metabolica mediata dal citocromo P450. Atorvastatina: la somministrazione di atorvastatina (10 mg/die) e azitromicina (500 mg/die) non ha causato alterazioni dell'attivita' HMG CoA reduttasica. Carbamazepina: non e' stato osservato alcun effetto significativo sui livelli plasmatici della carbamazepina o del suo metabolita attivo. Cimetidina: non si sono evidenziate alterazioni nella farmacocinetica dell'azitromicina. Ciclosporina: in volontari sani ai quali sono state somministrate una dose orale di 500 mg/die di azitromicina per 3 giorni e successivamente una dose orale unica di 10 mg/kg di ciclosporina, sono stati riscontrati innalzamenti significativi dei valori C max e AUC 0-5 della ciclosporina: l'eventuale somministrazione contemporanea richiede cautela; qualora fosse necessaria, monitorare i livelli della ciclosporina e modificarne il dosaggio. Efavirenz: la somministrazione di una dose singola giornaliera di azitromicina (600 mg) e di efavirenz (400 mg) per sette giorni non ha prodotto alcuna interazione farmacocinetica clinicamente significativa. Non e' necessaria alcuna modifica del dosaggio quando l'azitromicina viene somministrata in associazione ad efavirenz. Fluconazolo: la somministrazione di una dose singola di azitromicina (1200 mg) non ha alterato la farmacocinetica di una dose singola di fluconazolo (800 mg). Il tempo di esposizione totale e l'emivita dell'azitromicina non sono state influenzate dalla somministrazione contemporanea di fluconazolo, mentre e' stata osservata una diminuzione della C max (18 %) irrilevante. Non e' necessaria alcuna modificadel dosaggio quando l'azitromicina viene somministrata in associazion e al fluconazolo. Indinavir: la somministrazione di una dose singola di azitromicina (1200 mg) non ha evidenziato un effetto statisticamentesignificativo sulla farmacocinetica dell'indinavir somministrato tre volte al giorno per 5 giorni in dosi da 800 mg. Non e' necessaria alcuna modifica del dosaggio quando l'azitromicina viene somministrata in associazione ad indinavir. Metilprednisolone: l'azitromicina non influisce in modo significativo sulla farmacocinetica del metilprednisolone. Midazolam: la somministrazione di azitromicina 500 mg/die per 3 giorni non ha comportato cambiamenti clinicamente significativi nella farmacocinetica e farmacodinamica di una dose singola di midazolam 15 mg. Nelfinavir: la somministrazione di azitromicina (1200 mg) e nelfinavirallo steady state (750 mg tre volte al giorno) ha prodotto un aumento delle concentrazioni dell'azitromicina; monitorare gli effetti collat erali dell'azitromicina. Rifabutina: la somministrazione concomitante non modifica le concentrazioni sieriche dei due farmaci. Casi di neutropenia sono stati osservati in alcuni pazienti che assumevano i due farmaci contemporaneamente; sebbene sia noto che la rifabutina determinineutropenia, non e' stato possibile stabilire una relazione di causal ita' tra i suddetti episodi di neutropenia e l'associazione rifabutina-azitromicina. Teofillina: la somministrazione a volontari sani non haevidenziato un'interazione significativa tra i due farmaci. Terfenadi na: non sono state evidenziate. Nei pazienti che hanno assunto i due farmaci contemporaneamente si sono verificati rari casi di interazione per i quali non e' stato pero' possibile stabilire o escludere una correlazione certa. Triazolam: la somministrazione di azitromicina 500 mgal primo giorno e 250 mg al secondo giorno e di triazolam 0,125 mg al secondo giorno non ha avuto effetti significativi sulle variabili far macocinetiche del triazolam rispetto al triazolam e al placebo. Trimetoprim/Sulfametoxazolo: dopo somministrazione concomitante per 7 giornidi trimetoprim/sulfametoxazolo (160 mg/800 mg) e di azitromicina (120 0 mg), al settimo giorno non e' stato riscontrato alcun effetto significativo sulle concentrazioni di picco, sul tempo di esposizione o sull'escrezione urinaria sia del trimetoprim che del sulfametoxazolo. Le concentrazioni sieriche di azitromicina sono simili a quelle riscontrate in altri studi. Non e' necessaria alcuna modifica del dosaggio quando l'azitromicina viene somministrata in associazione a trimetoprim/sulfametoxazolo. Anticoagulanti orali di tipo cumarinico: l'azitromicina non modifica l'effetto anticoagulante di una singola dose di warfarin da 15 mg. Post-marketing: sono stati segnalati casi di potenziamento dell'azione anticoagulante a seguito della somministrazione di azitromicina e anticoagulanti orali di tipo cumarinico. Rivalutare la frequenza con cui monitorare il tempo di protrombina quando si somministra l'azitromicina a pazienti che ricevono anticoagulanti di tipo cumarinico.Per quanto riguarda l'uso concomitante di azitromicina e di altri far maci che agiscono sulla coagulazione, monitorare i pazienti che assumono i suddetti farmaci in associazione.

Effetti indesiderati

In seguito a somministrazione di azitromicina, per via endovenosa e per via orale, nel trattamento della polmonite acquisita in comunita', gli effetti collaterali piu' frequentemente riportati sono: diarrea/feci molli, nausea, dolore addominale e vomito. Con la somministrazione endovenosa dell'azitromicina sono state riportate infiammazioni locali/dolore nel sito di infusione. L'incidenza e la gravita' di queste reazioni in seguito alla somministrazione di 500 mg di azitromicina sono risultate uguali sia nel caso di somministrazione della durata di un'ora (infusione da 250 ml alla concentrazione di 2 mg/ml) sia di 3 ore (infusione da 500 ml alla concentrazione di 1 mg/ml). In seguito a somministrazione di azitromicina, per via endovenosa e per via orale, nel trattamento della malattia infiammatoria pelvica in donne adulte, gli effetti collaterali piu' frequentemente riportati sono: diarrea, nausea, vaginite, dolore addominale, anoressia, rash e prurito. Quando l'azitromicina e' stata somministrata in concomitanza con metronidazolo, unnumero piu' elevato di donne ha riportato i seguenti effetti indeside rati: nausea, dolore addominale, vomito, reazioni locali in sede di inoculo, stomatiti, capogiri e dispnea. I seguenti effetti indesiderati sono stati riportati nell'esperienza post-marketing con l'azitromicina. Infezioni: moniliasi e vaginite. Sistema ematico e linfatico: trombocitopenia. Sistema immunitario: anafilassi (raramente fatale). Metabolismo e nutrizione: anoressia. Sintomi psichiatrici: comportamento aggressivo, irritabilita', agitazione e ansia. Sistema nervoso: capogiro/leggera vertigine, convulsioni (come riscontrato con altri macrolidi), mal di testa, sonnolenza, parestesia, ipoestesia,iperattivita' e sincope. Raramente si sono verificati casi di alterazione e/o perdita del gusto e dell'odorato; non e' stata comunque stabilita una relazione di causalita'. Sistema uditivo e vestibolare: vertigine. Sintomi cardiaci: come con altri macrolidi, si sono verificati alcuni casi di palpitazioni ed aritmie, tra cui tachicardia ventricolare. Sono stati segnalati rari casi di prolungamento dell'intervallo QT e torsioni di punta. Una relazione causale tra l'azitromicina e questi effetti non e' stata accertata. Sistema vascolare: ipotensione. Sistema gastrointestinale: vomito/diarrea (raramente disidratazione), dispepsia, stipsi, colite pseudomembranosa, pancreatite e raramente scolorimento della lingua. Sistema epato-biliare: sono stati segnalati epatite e ittero colestatico. Sono stati segnalati inoltre rari casi di necrosi epatica e insufficienza epatica che hanno raramente portato al decesso del paziente. None' stata comunque stabilita una relazione di causalita'. Cute e tessu ti sottocutanei: sono state riportate reazioni allergiche tra cui prurito, rash, fotosensibilita', edema, orticaria e angioedema. Sono statiraramente riportati alcuni episodi di gravi reazioni cutanee come eri tema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica. Apparato muscoloscheletrico e tessuti connettivi: artralgia. Sistema renale e vie urinarie: sono stati riportati nefrite interstiziale ed insufficienza renale acuta. Sintomi generali e disturbi al sito di somministrazione: sono stati riportati casi di astenia, sebbene non sia stata accertata una relazione di causalita' con azitromicina; spossatezza e malessere.

Gravidanza e allattamento

Sono stati condotti studi di riproduzione animale con l'utilizzo di dosi scalari fino al raggiungimento delle concentrazioni tossiche materne. Da questi studi non e' risultata alcuna evidenzadi pericoli per il feto a causa dell'azitromicina. Non sono tuttavia disponibili studi adeguati e ben controllati nelle donne in gravidanza. Poiche' gli studi di riproduzione animale non sono sempre predittivi della risposta umana, il farmaco deve essere usato durante la gravidanza soltanto se strettamente necessario. Non esistono dati sulla secrezione nel latte materno. Poiche' molti farmaci sono escreti nel latte materno, il medicinale deve pertanto essere usato durante l'allattamento solamente ove i benefici potenziali superino chiaramente i rischi e sotto il controllo del medico.