Zomig Rapimelt - 6cpr Oro 2,5mg

Dettagli:
Nome:Zomig Rapimelt - 6cpr Oro 2,5mg
Codice Ministeriale:033345149
Principio attivo:Zolmitriptan
Codice ATC:N02CC03
Fascia:A
Prezzo:20.84
Rimborso:17.84
Produttore:Astrazeneca Spa
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Compresse orodispersibili
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non conservare al di sopra di +30 gradi centigradi
Scadenza:36 mesi

Denominazione

ZOMIG RAPIMELT

Formulazioni

Zomig Rapimelt - 6cpr Oro 2,5mg

Categoria farmacoterapeutica

Antiemicranici.

Principi attivi

Zolmitriptan.

Eccipienti

Aspartame E-951; acido citrico anidro; silice colloidale anidra; crospovidone; magnesio stearato; mannitolo; cellulosa microcristallina; aroma arancio - SN027512; sodio bicarbonato.

Indicazioni

Trattamento acuto della cefalea emicranica con o senza aura.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' nota verso zolmitriptan o verso uno qualsiasi degli eccipienti; ipertensione moderata o grave e ipertensione lieve non controllata; questa classe di composti (agonisti dei recettori 5HT 1B/1D )e' stata associata a vasospasmo coronarico, di conseguenza i pazienti con patologia cardiaca ischemica sono stati esclusi dagli studi clini ci; il farmaco non deve essere somministrato a pazienti che hanno avuto un infarto del miocardio o che hanno una malattia cardiaca ischemica, vasospasmo coronarico (angina di Prinzmetal), malattie vascolari periferiche o a pazienti che hanno sintomi o segni indicativi di una patologia cardiaca ischemica; la somministrazione concomitante di zolmitriptan con ergotamina, ergotamina derivati (inclusa metisergide), sumatriptan, naratriptan e con altri agonisti dei recettori 5HT 1B/1D e' controindicata; zolmitriptan non deve essere somministrato a pazienti constoria di accidenti cerebrovascolari (CVA) o di attacchi ischemici tr ansitori (TIA); zolmitriptan e' controindicato nei pazienti con clearance della creatinina inferiore a 15 mL/min.

Posologia

La dose raccomandata per il trattamento di un attacco di emicrania e' di 2,5 mg. Si consiglia di assumere il medicinale il piu' presto possibile dall'inizio della cefalea emicranica, tuttavia il medicinale e' efficace anche se assunto in una fase piu' tardiva. Non e' necessario assumere la compressa con liquidi. La compressa si scioglie sulla lingua e viene ingerita con la saliva. Questa formulazione puo' essere usata nelle situazioni in cui non sono disponibili liquidi o per evitare la nausea ed il vomito che possono accompagnare l'ingestione delle compresse con i liquidi. Tuttavia puo' verificarsi un ritardo nell'assorbimento di zolmitriptan da Rapimelt che puo' causare un ritardato iniziodell'effetto. La compressa deve essere posta sulla lingua, dove si sc ioglie, e viene ingerita con la saliva. Se i sintomi dell'emicrania dovessero ricomparire entro 24 ore dalla risposta iniziale, puo' essere presa una seconda dose. Qualora fosse necessaria una seconda dose, questa non deve essere presa prima di 2 ore dalla dose iniziale. Se il paziente non risponde alla prima somministrazione e' improbabile che unaseconda dose possa apportare beneficio nel corso del medesimo attacco . Se il paziente non ha ottenuto una risposta soddisfacente con la dose di 2,5 mg, per gli attacchi seguenti possono essere considerate dosidi 5 mg. La dose totale giornaliera non deve superare i 10 mg. Il far maco non deve essere assunto in piu' di 2 somministrazioni in un periodo di 24 ore. Il medicinale non e' indicato per la profilassi dell'emicrania. Utilizzo nei bambini (sotto i 12 anni di eta'): la sicurezza el'efficacia di zolmitriptan compresse nei pazienti pediatrici non son o state valutate. Pertanto, l'uso del prodotto, nei bambini non e' raccomandato. Adolescenti (12-17 anni di eta'): l'efficacia del prodotto non e' stata dimostrata in uno studio clinico controllato con placebo.Pertanto, l'uso del farmaco negli adolescenti non e' raccomandato. Ut ilizzo nei pazienti con piu' di 65 anni di eta': la sicurezza e l'efficacia di zolmitriptan non sono state valutate. Pertanto, l'uso, negli anziani non e' raccomandato. Pazienti con insufficienza epatica: il metabolismo di zolmitriptan e' ridotto nei pazienti con insufficienza epatica. Per pazienti con insufficienza epatica moderata o grave, si raccomanda una dose massima di 5 mg in 24 ore. Tuttavia, non e' richiestoaggiustamento della dose per pazienti con insufficienza epatica lieve . Pazienti con compromissione renale: non e' richiesto un aggiustamento del dosaggio in pazienti con clearance della creatinina superiore a 15 mL/min. Interazioni che richiedono aggiustamenti della dose: nei pazienti che assumono inibitori delle MAO-A si raccomanda una dose massima di 5 mg in 24 ore. Nei pazienti che assumono cimetidina si raccomanda una dose massima di 5 mg di zolmitriptan in 24 ore. Nei pazienti che assumono inibitori specifici del CYP 1A2, cosi' come fluvoxamina e chinoloni (per esempio ciprofloxacina), si raccomanda una dose massima di 5 mg di zolmitriptan in 24 ore.

Conservazione

Non conservare al di sopra dei 30 gradi C.

Avvertenze

Zolmitriptan deve essere somministrato solamente quando sia stata effettuata una diagnosi certa di emicrania. Come con altre terapie acute per l'emicrania, prima di trattare la cefalea in pazienti non diagnosticati precedentemente come emicranici ed in pazienti emicranici che presentino sintomi atipici, deve essere posta cautela al fine di escludere altre patologie neurologiche potenzialmente serie. Zolmitriptan non e' indicato per l'impiego nell'emicrania emiplegica, basilare od oftalmoplegica. Nei pazienti trattati con gli agonisti dei recettori 5HT 1B/1D sono stati descritti ictus ed altri eventi cerebrovascolari. E' darilevare che i soggetti emicranici possono essere a rischio di alcuni eventi cerebrovascolari. Zolmitriptan non deve essere somministrato a pazienti con sindrome di Wolff-Parkinson-White sintomatica o con arit mie associate ad altre vie accessorie della conduzione cardiaca. In casi molto rari, come con altri agonisti dei recettori 5HT 1B/1D sono stati descritti vasospasmo coronarico, angina pectoris e infarto miocardico. Il medicinale non deve essere somministrato a pazienti con fattori di rischio per malattie cardiache ischemiche (quali fumo, ipertensione, iperlipidemia, diabete mellito, ereditarieta') senza effettuare prima una valutazione cardiovascolare. Particolare attenzione deve essere prestata alle donne in periodo postmenopausale e agli uomini di eta'superiore a 40 anni con questi fattori di rischio. Attraverso tali va lutazioni, tuttavia, non si e' sempre in grado di identificare tutti ipazienti con patologie cardiache, ed in casi molto rari, pazienti sen za alcuna patologia cardiovascolare di fondo hanno sviluppato eventi cardiaci seri. Come con altri agonisti dei recettori 5HT 1B/1D, sono stati descritti dopo la somministrazione di zolmitriptan senso di pesantezza, oppressione o tensione precordiale. Se compaiono dolore toracicoo sintomi indicativi di una patologia cardiaca ischemica, non devono essere assunte ulteriori dosi di zolmitriptan finche' non sia stata effettuata una adeguata valutazione medica. Come con altri agonisti dei recettori 5HT 1B/1D sono stati descritti aumenti transitori della pressione sanguigna sistemica in pazienti con o senza storia di ipertensione. Molto raramente questi incrementi pressori sono stati associati adeventi clinici significativi. Non deve essere superata la dose di zol mitriptan raccomandata. I pazienti affetti da fenilchetonuria devono essere informati che il prodotto contiene fenilalanina (un componente dell'aspartame). Una compressa da 2,5 mg contiene 2,81 mg di fenilalanina, una compressa da 5 mg contiene 5,62 mg di fenilalanina. Gli effetti indesiderati possono essere piu' comuni durante l'uso concomitante di triptani e preparati erbali contenenti l'erba di San Giovanni (Hypericum perforatum). A seguito del trattamento concomitante con triptani e inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) o inibitori della ricaptazione della serotonina e della norepinefrina (SNRI) e' stata riportata sindrome serotoninergica (inclusi stato mentale alterato, instabilita' autonomica e anomalie neuromuscolari). Queste reazioni possono essere gravi. Se il trattamento concomitante con zolmitriptan e un SSRI o un SNRI e' giustificato clinicamente, si suggeriscedi tenere il paziente sotto adeguata osservazione, in particolare all 'inizio del trattamento, in caso di aumenti di dose o di aggiunta di un altro farmaco serotoninergico. L'uso prolungato di qualsiasi antidolorifico per il trattamento della cefalea puo' peggiorare la situazione. Se questa situazione si verifica o si sospetta, occorre sospendere il trattamento. La diagnosi di cefalea da abuso di farmaci deve essere sospettata nei pazienti che hanno cefalea frequente o quotidiana malgrado (o a causa di) uso regolare di farmaci per il trattamento della cefalea.

Interazioni

Sono stati condotti studi di interazione con caffeina, ergotamina, diidroergotamina, paracetamolo, metoclopramide, pizotifene, fluoxetina, rifampicina e propranololo senza che siano state osservate differenze clinicamente rilevanti nella farmacocinetica di zolmitriptan o dei suoimetaboliti attivi. I dati relativi a soggetti sani suggeriscono che n on vi sono interazioni farmacocinetiche o clinicamente significative fra zolmitriptan ed ergotamina. Tuttavia, l'aumento di rischio di vasospasmo coronarico e' una possibilita' teorica e la somministrazione concomitante e' controindicata. Si consiglia di aspettare almeno 24 ore dopo l'uso di preparazioni contenenti ergotamina, prima di somministrare zolmitriptan. Viceversa, si consiglia di aspettare almeno sei ore dall'uso di zolmitriptan, prima di somministrare un prodotto contenente ergotamina. A seguito della somministrazione di moclobemide, un inibitore specifico delle MAO-A, e' stato registrato un lieve incremento (26%) dell'AUC di zolmitriptan ed un incremento di 3 volte dell'AUC del metabolita attivo. Pertanto, nei pazienti in terapia con un inibitore delle MAO-A, si raccomanda un'assunzione massima di 5 mg di zolmitriptan nelle 24 ore. I medicinali non devono essere assunti contemporaneamente se si somministrano dosi di moclobemide superiori a 150 mg bid. Dopo somministrazione di cimetidina, un inibitore generale del citocromoP450, l'emivita e l'AUC di zolmitriptan sono risultate incrementate r ispettivamente del 44% e del 48%. Inoltre l'emivita e l'AUC del metabolita attivo N-demetilato (183C91) sono risultate raddoppiate. Quindi, in pazienti che assumono cimetidina, e' raccomandata una dose massima di zolmitriptan nelle 24 ore di 5 mg. Sulla base del profilo generale di interazione, non puo' essere esclusa una interazione con gli inibitori specifici del CYP 1A2. Quindi, con sostanze di questo tipo, come fluvoxamina e chinoloni (es: ciprofloxacina) e' raccomandata la medesima riduzione di dosaggio. La selegilina (un inibitore delle MAO-B) e lafluoxetina (un SSRI) non hanno provocato alcuna interazione farmacoci netica con zolmitriptan. Tuttavia sono stati segnalati casi di pazienti con sintomi compatibili con la sindrome serotoninergica (inclusi stato mentale alterato, instabilita' autonomica e anomalie neuromuscolari) a seguito dell'uso di inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) o di inibitori della ricaptazione della serotonina e della norepinefrina (SNRI) e triptani. Come con altri 5HT 1B/1D agonisti, zolmitriptan puo' ritardare l'assorbimento di altri medicinali. Deve essere evitata la somministrazione concomitante di altri 5HT 1B/1D agonisti nelle 24 ore successive al trattamento con zolmitriptan. Similmente, deve essere evitata la somministrazione di zolmitriptan nelle 24 ore successive all'uso di altri 5HT 1B/1D agonisti.

Effetti indesiderati

I possibili effetti indesiderati sono generalmente transitori, tendonoa manifestarsi entro quattro ore dalla somministrazione, la somminist razione ripetuta non ne aumenta la frequenza e si risolvono spontaneamente senza ulteriori trattamenti. Le seguenti definizioni si riferiscono all'incidenza degli effetti indesiderati: molto comune (>=1/10); comune (>=1/100, <1/10); non comune (>=1/1.000, <1/100); raro (>=1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000). Sono stati riportati i seguenti effetti indesiderati a seguito della somministrazione di zolmitriptan.Disturbi del sistema immunitario. Raro: reazioni di ipersensibilita', inclusa orticaria, angioedema e reazioni anafilattiche. Patologie del sistema nervoso. Comune: anomalie o disturbi sensoriali; vertigini; c efalea; iperestesia; parestesia; sonnolenza; sensazione di calore. Patologie cardiache. Comune: palpitazioni; non comune: tachicardia; moltoraro: infarto del miocardio; angina pectoris; vasospasmo coronarico. Patologie vascolari. Non comune: lieve aumento della pressione arteriosa; aumenti transitori della pressione sistemica. Patologie gastrointestinali. Comune: dolore addominale; nausea; vomito; secchezza delle fauci; disfagia; molto raro: ischemia o infarto (es: ischemia intestinale, infarto intestinale, infarto splenico) che si possono presentare come diarrea sanguinolenta o dolore addominale. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: debolezza muscolare; mialgia. Patologie renali ed urinarie. Non comune: poliuria; pollachiuria; molto raro: urgenza urinaria. Patologie sistemiche e condizionirelative alla sede di somministrazione. Comune: astenia; senso di pes antezza, tensione, dolore o pressione alla gola, al collo, agli arti oal torace. Alcuni sintomi possono fare parte dell'attacco stesso di e micrania.

Gravidanza e allattamento

Nella donna non e' stata stabilita la sicurezza di questo medicinale per l'uso in gravidanza. La valutazione di studi sperimentali negli animali non indica effetti teratogeni diretti. Tuttavia, alcuni risultatidegli studi di embriotossicita' hanno suggerito una compromissione de lla vitalita' embrionale. La somministrazione di zolmitriptan deve essere presa in considerazione solo se il beneficio atteso per la madre e' maggiore di qualsiasi rischio possibile per il feto. Studi condotti negli animali in allattamento hanno dimostrato che zolmitriptan passa nel latte. Non vi sono dati relativi al passaggio di zolmitriptan nel latte materno umano. Pertanto, deve essere posta cautela quando si intenda somministrare zolmitriptan a donne in corso di allattamento. L'esposizione dei neonati deve essere minimizzata evitando l'allattamento al seno nelle 24 ore dopo il trattamento.