Zovirax - Iniet 5fl 250mg

Dettagli:
Nome:Zovirax - Iniet 5fl 250mg
Codice Ministeriale:025298148
Principio attivo:Aciclovir
Codice ATC:J05AB01
Fascia:H
Prezzo:61.99
Glutine:Senza glutine
Produttore:Glaxosmithkline Spa
SSN:Non concedibile
Ricetta:OSP1 - uso ospedaliero art.92 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco solo uso ospedaliero
Forma:Polvere per soluzione per infusione
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non superiore a +25 gradi
Scadenza:60 mesi

Denominazione

ZOVIRAX POLVERE PER SOLUZIONE PER INFUSIONE

Formulazioni

Zovirax - Iniet 5fl 250mg

Categoria farmacoterapeutica

Antivirali ad azione diretta.

Principi attivi

Aciclovir.

Eccipienti

Sodio idrossido.

Indicazioni

L'uso del farmaco e' riservato agli ospedali, cliniche e case di cura.Infezioni da Herpes simplex e da Varicella-zoster in pazienti immunoc ompromessi; profilassi delle infezioni da Herpes simplex in pazienti gravemente immunocompromessi; forme ricorrenti di infezioni da virus Varicella-zoster e forme gravi di Herpes genitalis primario in soggetti con normale funzione immunitaria; encefalite da virus Herpes Simplex; trattamento delle infezioni da Herpes simplex nei neonati.

Controindicazioni / effetti secondari

Aciclovir soluzione per infusione e' controindicato nei pazienti con ipersensibilita' nota ad aciclovir, valaciclovir o ad uno qualsiasi degli eccipienti; generalmente controindicato in gravidanza e nell'allattamento.

Posologia

>>Adulti. Infezioni da Herpes simplex (con l'eccezione dell'encefaliteerpetica) e nelle forme ricorrenti di infezioni da virus Varicella-zo ster (in caso di normale funzione immunitaria) il dosaggio e' di 5 mg/kg ogni 8 ore, purche' la funzione renale non sia compromessa. Nei pazienti immunocompromessi con infezioni da virus Varicella-zoster ed in quelli con encefalite da virus Herpes simplex , la posologia e' di 10 mg/kg ogni 8 ore purche' la funzione renale non sia compromessa. Ai pazienti obesi somministrare la dose raccomandata negli adulti facendo riferimento a peso corporeo ideale piuttosto che quello effettivo. Bambini (tra i 3 mesi ed i 12 anni) e' calcolata in base alla superficie corporea. Nei bambini di tre mesi di eta' o piu' con infezioni da Herpes simplex (con l'eccezione dell'encefalite erpetica) ed in quelli con forme ricorrenti di infezioni da virus Varicella-zoster (in caso di normale funzione immunitaria) il dosaggio e' di 250 mg/m^2 di superficiecorporea ogni 8 ore, purche' la funzione renale non sia compromessa. Nei bambini immunocompromessi con infezioni da virus Varicella-zoster ed in quelli con encefalite da virus Herpes simplex , il dosaggio e' di 500 mg/m^2 ogni 8 ore purche' la funzione renale non sia compromessa. Neonati e bambini fino a tre mesi di eta': calcolare la dose sulla base del peso corporeo. La dose raccomandata per il trattamento dei neonati con nota o sospetta infezione da herpes neonatale e' di 20 mg/kg di peso corporeo di aciclovir soluzione per infusione ogni 8 ore per 21 giorni nel caso di malattia diffusa e a livello del sistema nervoso centrale o per 14 giorni nel caso di malattia limitata alla cute e alle mucose. I neonati e i bambini con una funzione renale compromessa, richiedono una modifica appropriata della dose in base al grado di compromissione renale. Anziani: si deve tener conto della possibilita' di una compromissione renale e di conseguenza modificare il dosaggio. Mantenere un'adeguata idratazione. Pazienti con funzionalita' renale compromessa: si consiglia cautela nel somministrare aciclovir soluzione per infusione. Mantenere un'adeguata idratazione. L'aggiustamento del dosaggio per i pazienti con compromissione renale si basa sulla clearance della creatinina in unita' di ml/min negli adulti e adolescenti e inunita' di ml/min/1,73m^2 per i neonati e i bambini di eta' inferiore ai 13 anni. >>Aggiustamenti del dosaggio negli adulti e adolescenti. Clcr da 25 a 50 ml/min: si raccomanda di usare le dosi previste (5 o 10mg/kg o 500 mg/m^2) ogni 12 ore; clcr da 10 a 25 ml/min: si raccomand a di usare le dosi previste (5 o 10 mg/kg o 500 mg/m^2) ogni 24 ore; clcr da 0 (anuria) a 10 ml/min: nei pazienti sottoposti a dialisi continua ambulatoriale peritoneale la dose raccomandata (5 o 10 mg/kg o 500mg/m^2) va dimezzata (2,5 o 5 mg/kg o 250 mg/m^2) e somministrata ogn i 24 ore; nei pazienti sottoposti ad emodialisi la dose raccomandata (5 o 10 mg/kg o 500 mg/m^2) va dimezzata (2,5 o 5 mg/kg o 250 mg/m^2) esomministrata ogni 24 ore e dopo la dialisi. >>Aggiustamenti del dosa ggio nei neonati e nei bambini. Clcr da 25 a 50 ml/min/1,73m^2: si raccomanda di usare le dosi previste (250 o 500 mg/m?di superficie corporea o 20 mg/kg di peso corporeo) ogni 12 ore; clcr da 10 a 25 ml/min/1,73m^2: si raccomanda di usare le dosi previste (250 o 500 mg/m?di superficie corporea o 20 mg/kg di peso corporeo) ogni 24 ore; clcr da 0 (anuria) a 10 ml/min/1,73m^2: nei pazienti sottoposti a dialisi continuaambulatoriale peritoneale la dose raccomandata (250 o 500 mg/m^2 di s uperficie corporea o 20 mg/kg di peso corporeo) va dimezzata e somministrata ogni 24 ore; nei pazienti sottoposti ad emodialisi la dose raccomandata (250 o 500 mg/m^2 di superficie corporea o 20 mg/kg di peso corporeo) va dimezzata e somministrata ogni 24 ore e dopo la dialisi. La somministrazione va continuata per 5 giorni; tuttavia la sua durata puo' essere modificata in base alle condizioni del paziente ed alla risposta terapeutica. Nella terapia dell'encefalite erpetica la somministrazione va continuata per 10 giorni. Nel trattamento dell'herpes neonatale la somministrazione va continuata per 14 giorni per le infezionimucocutanee (cute-occhio-bocca) e per 21 giorni per la malattia diffu sa e per la malattia a livello del sistema nervoso centrale. La duratadella somministrazione profilattica del farmaco e' determinata dal pe riodo di rischio. Ricostituzione: il contenuto di ogni flaconcino deveessere sciolto in 10 ml (250 mg) o 20 ml (500 mg) di acqua per prepar azioni iniettabili o di soluzione fisiologica, agitando delicatamente sino a che il contenuto si sia completamente dissolto. Cio' consente di ottenere una soluzione di 25 mg/ml di aciclovir. Somministrazione: la dose richiesta deve essere somministrata per fleboclisi lenta in un intervallo di tempo di 1 ora. Dopo la ricostituzione, il medicinale puo' essere somministrato mediante una pompa per infusione a velocita' controllata. In alternativa, la soluzione ricostituita puo' essere ulteriormente diluita sino a raggiungere una concentrazione di aciclovir non superiore a 5 mg/ml (0,5 p/v), e somministrata tramite fleboclisi: aggiungere il volume richiesto di soluzione ricostituita al liquido diinfusione scelto, come specificato di seguito, ed agitare bene per as sicurare una adeguata miscelazione; nei bambini e nei neonati, nei quali e' opportuno mantenere il volume dei fluidi per infusione al minimo, si raccomanda che la diluizione avvenga aggiungendo 4 ml di soluzione ricostituita (100 mg di aciclovir) a 20 ml di soluzione per fleboclisi; negli adulti si raccomanda di utilizzare contenitori per fleboclisi in cui siano presenti 100 ml di soluzione per fleboclisi, anche quando cio' comporti una concentrazione di aciclovir sostanzialmente al disotto di 0,5% p/v. Pertanto un contenitore per fleboclisi da 100 ml p uo' essere utilizzato per qualsiasi dose di aciclovir compresa tra 250mg e 500 mg (10 e 20 ml di soluzione ricostituita rispettivamente) ma un secondo contenitore deve essere utilizzato per dosi comprese tra 5 00 mg e 1000 mg. Dopo diluizione, in accordo con quanto sopra specificato, il medicinlae e' compatibile con i seguenti liquidi perfusionali e stabile fino a 12 ore a temperatura ambiente (fra 15 gradi e 25 gradi C): sodio cloruro (0,9% p/v); glucosio con sodio cloruro I (rispettivamente 4,7% p/v e 0,18% p/v); glucosio con sodio cloruro III (rispettivamente 2,75% p/v e 0,45% p/v); ringer lattato. Nel caso compaia torbidita' o presenza di cristalli nella soluzione prima o durante la somministrazione, la soluzione deve essere scartata. Poiche' vi e' assenzadi qualsiasi conservante antimicrobico, la ricostituzione e la diluiz ione devono essere condotte in asepsi, immediatamente prima dell'uso ed ogni residuo inutilizzato deve essere scartato. La soluzione ricostituita o diluita non deve essere congelata.

Conservazione

Conservare a temperatura non superiore a 25 gradi C. La soluzione ricostituita o diluita non deve essere congelata. Dopo diluizione, il prodotto e' compatibile con i liquidi perfusionali indicati e stabile finoa 12 ore a temperatura ambiente (15 - 25 gradi C).

Avvertenze

Uso nei pazienti anziani e nei pazienti con insufficienza renale: aciclovir e' eliminato per mezzo della clearance renale, pertanto la dose deve essere ridotta nei pazienti con insufficienza renale. E' probabile che i pazienti anziani abbiano una funzionalita' renale ridotta e pertanto in tale gruppo di pazienti si deve considerare la necessita' diuna riduzione della dose. Sia i pazienti anziani che i pazienti con i nsufficienza renale sono ad aumentato rischio di sviluppo di effetti collaterali a livello neurologico e devono essere attentamente controllati per la comparsa di questi effetti. Nelle segnalazioni riportate queste reazioni sono state generalmente reversibili una volta sospeso iltrattamento. Cicli prolungati o ripetuti di aciclovir in soggetti gra vemente immunocompromessi possono comportare la selezione di ceppi virali resistenti con ridotta sensibilita' che possono non rispondere a trattamenti continui di aciclovir. In pazienti sottoposti a trattamentocon aciclovir soluzione per infusione ai dosaggi piu' elevati (ad ese mpio per la terapia dell'encefalite erpetica), dovra' essere posta particolare attenzione alla funzionalita' renale, particolarmente in casodi pazienti con scarsa idratazione o con funzione renale compromessa. Il farmaco non deve essere iniettato rapidamente in vena ma somminist rato per fleboclisi lenta in almeno 1 ora. Aciclovir soluzione iniettabile per infusione ricostituito ha un pH di circa 11,0 e non puo' pertanto essere somministrato per via orale. Il prodotto contiene sodio (26 mg, circa 1,13 mmol).

Interazioni

Non sono state identificate interazioni clinicamente significative. Aciclovir viene principalmente eliminato immodificato nelle urine attraverso secrezione tubulare renale attiva. Qualsiasi farmaco somministrato contemporaneamente in grado di competere con questo meccanismo puo' far aumentare le concentrazioni plasmatiche di aciclovir. Probenecid ecimetidina attraverso questo meccanismo determinano un aumento dell'a rea sotto la curva delle concentrazioni plasmatiche di aciclovir (AUC)e quindi, ne diminuiscono la clearance renale. Cio' nonostante non e' necessario alcun aggiustamento del dosaggio in considerazione dell'am pio indice terapeutico di aciclovir. Nei pazienti che ricevono aciclovir per via endovenosa e' richiesta cautela durante la somministrazioneconcomitante di medicinali che competono con aciclovir attraverso la via di eliminazione a causa del potenziale incremento dei livelli plasmatici di uno o di entrambi i farmaci o dei loro metaboliti. Si sono evidenziati incrementi nelle AUC plasmatiche di aciclovir e del metabolita inattivo del mofetil micofenolato, un agente immunosoppressivo usato nei pazienti trapiantati, qualora i medicinali siano somministrati assieme. Si richiede attenzione (mediante monitoraggio dei cambiamentinella funzionalita' renale) qualora venga somministrato aciclovir per via endovenosa assieme a farmaci che influiscono con altri aspetti de lla fisiologia renale (ad esempio ciclosporina, tacrolimus).

Effetti indesiderati

Le categorie di frequenza associate con gli eventi avversi di seguito riportati sono delle stime. Per la maggior parte degli eventi non sonodisponibili dati adeguati di valutazione dell'incidenza. Inoltre l'in cidenza degli eventi avversi puo' variare a seconda dell'indicazione. La seguente convenzione e' stata impiegata per la classificazione degli effetti indesiderati in termini di frequenza: molto comune (>= 1/10), comune (>=1/100 e <1/10), non comune (>=1/1000 e <1/100), raro (>=1/10.000 e <1/1000), molto raro (<1/10.000). Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comune : diminuzione degli indici ematologici (anemia, trombocitopenia e leucopenia). Disturbi del sistema immunitario. Molto raro: anafilassi. Disturbi psichiatrici e patologie del sistema nervoso. Molto raro: cefalea, capogiri, agitazione, stato confusionale, tremori, atassia, disartria, allucinazioni, sintomi psicotici, convulsioni, sopore, encefalopatia, coma. I suddetti eventi, sono di solito reversibili e si verificano generalmente in pazienti con compromissione renale o con altri fattori predisponenti. Patologie vascolari. Comune:flebite. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Molto rar o: dispnea. Patologie gastrointestinali. Comune: nausea, vomito; moltoraro: diarrea, dolore addominale. Patologie epatobiliari. Comune: inn alzamenti reversibili degli enzimi epatici; molto raro: innalzamenti reversibili della bilirubina, ittero, epatite. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: prurito, orticaria, rash (inclusa fotosensibilita'); molto raro: angioedema. Patologie renali e urinarie. Comune: aumenti dell'azotemia e della creatinina. Si ritiene che i rapidi aumenti dei livelli dell'azotemia e della creatinina siano correlati al picco dei livelli plasmatici e allo stato di idratazione del paziente. Per evitare questo effetto il farmaco non deve essere somministrato per iniezione endovenosa in bolo ma mediante infusione lenta in unintervallo di tempo di almeno un'ora. Molto raro: compromissione rena le, insufficienza renale acuta, dolore renale. Deve essere mantenuta un'adeguata idratazione dei pazienti. La compromissione renale generalmente risponde rapidamente alla reidratazione del paziente e/o alla riduzione del dosaggio o alla sospensione del farmaco. La progressione adinsufficienza renale acuta puo', comunque, verificarsi in casi eccezi onali. Il dolore renale puo' essere associato ad insufficienza renale.Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazi one. Molto raro: affaticamento, febbre, reazioni infiammatorie locali.Gravi reazioni infiammatorie locali, che portano talvolta a lesioni d ella cute, si sono verificate quando il farmaco e' stato inavvertitamente iniettato nei tessuti extravascolari.

Gravidanza e allattamento

L'impiego del medicinale deve essere considerato solo quando il potenziale beneficio superi ogni possibile rischio non conosciuto. Un registro relativo all'impiego di aciclovir in gravidanza, ha fornito dati sugli esiti della gravidanza nelle donne esposte alle varie formulazionidi aciclovir, dopo la commercializzazione. Tali osservazioni non hann o mostrato un aumento nel numero di anomalie alla nascita tra i soggetti esposti ad aciclovir in confronto alla popolazione generale e tuttii difetti riscontrati alla nascita non mostravano alcuna particolarit a' o caratteristiche comuni tali da suggerire una causa unica. A seguito della somministrazione, per via orale, di 200 mg di aciclovir, 5 volte/die, si e' osservata la presenza di aciclovir, nel latte materno, a concentrazioni pari a 0,6-4,1 volte i corrispondenti livelli plasmatici. Tali livelli esporrebbero, potenzialmente, i lattanti, a dosi di aciclovir fino a 0,3 mg/kg/die. Pertanto, si consiglia cautela nell'uso di aciclovir durante l'allattamento.