• Che cosa è il varicocele?

    Il varicocele è una patologia (o forse un'anomalia vista la sua notevole frequenza) caratterizzata da una dilatazione delle vene dello scroto ed è esclusivo della specie umana che ormai da molti millenni ha assunto la postura eretta.
    La sua incidenza varia dal 15% al 28% dopo la pubertà; è leggermente più frequente negli individui alti, magri e sportivi, forse per la lunghezza della vena e per la maggiore pressione addominale esercitata durante l'attività fisica.
    Il reperto di varicocele in età adolescenziale è raro mentre nell'età adulta si raggiungono i valori suddetti; è quindi evidente che la causa del Varicocele è nella stragrande maggioranza dei casi da attribuirsi a modificazioni dell'organismo durante l'insorgere della pubertà.
    È con ogni probabilità dovuto ad anomalie di carattere vascolare che interessano le vene testicolari provocando una inversione di flusso nelle stesse: il sangue invece di ritornare al centro dell'organismo ristagna nelle vene provocandone la dilatazione ed inducendo un lieve aumento di temperatura a livello scrotale; classicamente si definisce il reperto palpatorio come un "sacchetto di vermi".
    Il varicocele nella maggior parte dei casi interessa soltanto il lato sinistro, talvolta può essere bilaterale, raramente interessa soltanto il lato destro.
    È quasi sempre asintomatico; la diagnosi in età prepuberale è tipicamente posta visivamente per asimmetria del sacco scrotale, per una sensazione di peso o più frequentemente durante un controllo di routine; oltre al reperto della dilatazione venosa è talvolta presente, nell'età infantile, una riduzione del volume testicolare dallo stesso lato.

  • Quali conseguenze può avere?

    Il suo reperto in età adulta è spesso legato ad algie o senso di fastidio in regione scrotale sinistra od avviene in corso di accertamenti per infertilità di coppia in quanto può determinare in circa la metà dei portatori alterazioni del liquido seminale di vario tipo ed entità e quindi riduzione della capacità di fecondare; la diruzione di solito avviene gradualmente nel tempo e molto raramente porta alla completa sterilità.
    È estremamente importante sottolineare col giovane paziente affetto da varicocele che la patologia pu&ogave; interferire con la capacità riproduttiva ma non determina in alcun caso problemi di erezione o eiaculazione.

  • Che cosa devo fare per sapere se ho il varicocele?

    L'abolizione del servizio militare di leva dal gennaio 2005, e quindi della visita medica che lo precedeva, ha notevolmente ridotto la possibilità di prevenzione di tutte le patologie andrologiche ma in particolare di questa che si contraddistingue per la estrema povertà sintomatologica; spesso infatti i dolori testicolari riferiti dai giovani sono da attribuirsi a patologie flogistiche (generalmente a carico dell'epididimo) e non al varicocele.
    È quindi necessaria da parte dei giovani adulti, in mancanza di ogni altra verifica, una costante attenzione dei confronti del proprio apparato genitale, esprimendo, senza alcun timore o imbarazzo i propri dubbi ai genitori o al medico di famiglia.
    Nel sospetto di varicocele, una visita medica specialistica permette di porre una corretta diagnosi e di indagare con un esame del liquido seminale che associato ad un ecocolordoppler scrotale (un esame assolutamente non richioso né doloroso) possono definirne le caratteristiche cliniche e le eventuali ripercussioni sulla fertilità

  • Quando è indicato un trattamento?

    La terapia, indicata qualora l'esame seminale sia compromesso, è sempre chirurgica, associata o meno a terapie mediche di supporto.
    In quest'ottica l'esame seminale, da sempre cardine dell'esplorazione andrologica dell'infertile, assume un significato dirimente nel porre l'indicazione chirurgica ed è fondamentale per la sua attendibilità che venga svolto da operatori competenti seguendo le linee guida dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (O.M.S.).
    Negli adolescenti non è opportuno eseguire lo spermiogramma prima del diciottesimo anno di età e si consiglia il trattamento qualora si rilevi una importante differenza di volume testicolare, in assenza di questa discrepanza sono comunque necessari controlli ecografici annuali sino al raggiungimento della maggiore età e quindi all'effettuazione dello spermiogramma.
    Qualora i parametri rientrino nella norma è comunque opportuno un controllo seminale annuale per evidenziare eventuali progressivi peggioramenti.
    L'intervento di correzione del varicocele è quindi indicato in caso di:

    • ridotte dimensioni del testicolo (varicocele con ipotrofia testicolare)
    • alterazioni del liquido seminale (varicocele con dispermia e infertilità di coppia)
    • senso di peso o fastidio in regione inguinale (varicocele sintomatico, peraltro piuttosto raro)

  • Come avviene il trattamento?

    I trattamenti sono quasi sempre effettuati in regime di Day Surgery e possono essere chirurgici o mini invasivi con la effettuazione di una sclerosi delle vene dilatate.
    La correzione chirurgica si effettua praticando in anestesia locale una piccola incisione a livello dell'inguine e isolando le vene dilatate che vengono quindi legate o sclerotizzate.
    Il trattamento cosiddetto mini invasivo di sclerosi delle vene spermatiche si effettua introducendo un tubicino attraverso la vena del braccio o femorale attraverso il quale si inietta una sostanza sclerosante che chiude la vena danneggiata.
    La tecnica con incisione addominale molto diffusa negli anni passati che obbligava ad una anestesia generale oggi è riservata solo a casi particolari.
    Tutte le tecniche che vengono effettuate in regime di Day Surgery consentono la dimissione qualche ora dopo l'intervento e sono gravate da un tasso di complicanze e di persistenze in costante riduzione grazie anche all'impiego di mezzi di ingrandimento.
    Dopo l'intervento il miglioramento dello spermiogramma richiede un tempo relativamente lungo e non è sempre costante; si è però dimostrato recentemente che anche con parametri seminali invariati migliora statisticamente la capacità di fecondare.