Si tratta dell’esame rapido e sistematico di un soggetto per stabilire se alcune delle lesioni od ei disturbi che accusa possono essere portali. Seguendo una sequenza prestabilita con l’ausilio di tecniche consolidate è possibile individuare le varie lesioni in ordine di gravità, a cominciare da quelle gravissime e procedere di conseguenza. La sequenza va eseguita per ogni soggetto coinvolto, senza farsi distrarre da altri eventi di minore rilevanza. Il passaggio alla fase successiva della valutazione non è automatico, ma dipende dall’esito dei primi accertamenti.
Se ad esempio le lesioni gravissime sono ben gestite o sono assenti, si può passare alla valutazione secondaria.

Sicurezza dello scenario

È necessario precisare che prima di procedere con qualsiasi analisi e qualsiasi azione quando ci si trova in una situazione di difficoltà è assolutamente fondamentale assicurarsi che la scena sia sicura, ovvero che non siano presenti potenziali pericoli imminenti per il soccorritore e per l’infortunato. In caso contrario, gli infortunati potrebbero diventare due e in ogni caso non si risolverebbe nulla.

Valutazione dello stato di coscienza

Lo stato di coscienza è la condizione in cui la persona ha la consapevolezza della propria esistenza ed interagisce pienamente con l’ambiente che lo circonda. Nello stato di incoscienza dunque questa condizione viene a mancare.

Per valutare il grado di coscienza di una persona bisogna valutare 3 parametri:

  • Apertura degli occhi
  • Risposta verbale
  • Risposta motoria

Nella persona cosciente gli occhi sono aperti autonomamente, la conversazione verbale è coerente e sensata e la risposta motoria è spontanea e coordinata.

La persona con stato di coscienza alterato, invece, potrebbe aprire gli occhi solo a comando, o potrebbe non rispondere verbalmente in modo coerente e sensato, o infine, potrebbe non eseguire ordini semplici o eseguire movimenti non coerenti con l’ordine impartito.

La persona incosciente invece, non apre gli occhi, non esegue ordini e non risponde verbalmente.

Per prima cosa si deve stabilire rapidamente se il soggetto è cosciente o meno. Osservatelo mentre vi avvicinate: presentatevi, anche se apparentemente non reagisce, e chiedetegli cosa sia accaduto o come si senta, oppure invitatelo con tono perentorio ad aprire gli occhi. In assenza di una reazione iniziale, se si tratta di un adulto dovete scuoterlo delicatamente per le spalle; se è un bambino battetegli su una spalla e se è un neonato picchiettategli la pianta del piede.

Se il soggetto continua a non reagire significa che ha perso coscienza; se invece reagisce, stabilisce un contatto visivo o fa un qualsiasi altro gesto allora è cosciente.

Le persone in stato di incoscienza hanno la priorità e necessitano di cure urgenti.

Pervietà delle vie aeree (Airways)

La prima manovra consiste nel verificare la pervietà delle vie aeree del soggetto; se è vigile e parla è evidente che non ha problemi respiratori; se invece non è cosciente può darsi che le vie aeree siano ostruite e bisogna liberarle.

L’apertura delle vie aeree in una persona incosciente si ottiene compiendo in sequenza l’iperestensione del capo (nel bambino a causa della diversa forma anatomica degli organi è indicata una leggera estensione del campo, mentre nel lattante il semplice mantenimento del capo in posizione neutra) e l’ispezione del cavo orale per la rimozione di eventuali corpi estranei. È bene precisare che i corpi estranei devono essere rimossi solo se solidi e ben visibili e la persona non è reattiva, in quanto essi possono causare lesioni al cavo orale della vittima ed alle dita del soccorritore.

Tecnica dello svuotamento digitale:

  • Aprire la bocca del soggetto afferrando la lingua e l’arcata dentaria inferiore, sollevando la mandibola.
  • Inserire il dito indice dell’altra mano all’interno della bocca, addossandolo alla superficie interna della guancia fino a raggiungere la base della lingua, quindi piegarlo ad uncino e con movimento lento cercare di rimuovere il corpo estraneo.
  • Fare attenzione a non spingere il corpo estraneo più in profondità

La valutazione della pervietà delle vie aeree in un soggetto che ha risposto alle stimolazioni esterne, in modo coerente o confuso, si esegue determinando:

  • Il timbro della voce: la voce non è alterata in condizioni di normalità, mentre in condizioni patologiche (raucedine, trauma chiuso al collo) diventa alterata.
  • Rumori respiratori: il respiro è silenzioso in condizioni di normalità, mentre diventa rumoroso in condizioni patologiche (stridore)

Funzionalità respiratoria (Breathing)

Il soggetto respira normalmente? Guardate, ascoltate e percepite l’espirazione. Se è vigile e parla è evidente che non ha problemi respiratori, ma è comunque importante annotare il ritmo, la profondità e la facilità con la quale respira, considerato che alcune patologie, come l’asma, richiedono un trattamento immediato perché causano difficoltà respiratorie.

Il soggetto non cosciente che non respira va incontro ad un arresto cardiaco: in questi casi occorre iniziare subito le compressioni toraciche e la respirazione artificiale.

Funzionalità circolatoria (Circulation)

Le lesioni che interessano il sistema venoso e arterioso possono rivelarsi fatali dato il rischio di emorragie gravi che impongono un intervento tempestivo per ridurre al minimo il rischio di shock, un evento potenzialmente mortale. Soltanto dopo aver stabilizzato le lesioni o i sintomi più gravi, o qualora non sussistano, è consigliabile eseguire un’attenta valutazione secondaria del soggetto.