Allerta per il cancro alla faringe, +300% di casi per il virus Hpv

Allerta per il cancro alla faringe, +300% di casi per il virus Hpv

Oncologi, 'trasmissione per via sessuale. La vaccinazione è importante'


I tumori della testa e del collo rappresentano, a livello mondiale, il 17% di tutte le neoplasie. Le cause sono molteplici: oltre al fumo e all'alcol, negli ultimi 30 anni si è assistito ad un aumento del 300% dei tumori orofaringei, soprattutto della tonsilla, a causa dell'infezione da virus Hpv, il Papilloma virus umano, per via sessuale. Il dato arriva dal Congresso mondiale della International Federation of Head and Neck Oncologic Societies, che si tiene per la prima volta in Italia, a Roma, con la presenza di 1500 esperti.

La riduzione d'incidenza legata ai benefici della vaccinazione anti Hpv, affermano gli oncologi, richiederà infatti decenni e solo dopo il 2060 si assisterà a una diminuzione. Oggi i clinici hanno comunque a disposizione diverse opzioni efficaci per controllare le neoplasie della testa e del collo. In circa il 40% dei pazienti che ricevono la diagnosi in fase avanzata, l'immunoterapia consente di ottenere una sopravvivenza a lungo termine. E, grazie ai progressi della chirurgia robotica, è possibile evitare gli interventi mutilanti e tutelare la qualità di vita. In Italia, avverte il presidente del Congresso Giuseppe Spriano, responsabile dell'Otorinolaringoiatria all'Irccs Istituto Clinico Humanitas di Rozzano, "il 40% di questi casi è riconducibile all'infezione da Hpv. Da qui l'importanza della vaccinazione, in grado di eliminare i carcinomi Hpv correlati. L'immunizzazione è offerta gratuitamente dal Ssn dal 2008 a ragazze e ragazzi dagli 11 anni. Ma se consideriamo tutti i tumori della testa e del collo, oltre il 70% è causato da fumo e alcol, e quando la malattia è individuata in fase precoce, le possibilità di guarigione variano dal 75% al 100%".

Troppo spesso, però, le diagnosi avvengono in stadio avanzato, soprattutto per una sottovalutazione dei sintomi, ad esempio bruciore o lesioni nel cavo orale, mal di gola, dolore alla lingua, abbassamento della voce, deglutizione dolorosa o gonfiore al collo. In presenza di uno di questi segnali, che persiste per più di tre settimane, afferma Spriano, "è importante sottoporsi a una visita otorinolaringoiatrica". Al congresso sono presentati anche gli avanzamenti delle terapie, dalla chirurgia robotica alla radioterapia, oggi sempre più personalizzata, all'adroterapia che utilizza radiazioni diverse da quelle tradizionali e dotate di altissima precisione. 
   

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