>ANSA-LA-STORIA/Supereroi ultima gioia, a 7 anni muore di tumore

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Bimbo non ce l'ha fatta, per lui era stato improvvisato uno show


(di Andrea Doi) (ANSA) - TORINO, 24 GIU - Non ce l'ha fatta il piccolo Mirko.
    È morto a Torino il bambino di sette anni malato di tumore che alcuni giorni fa aveva commosso con l'ultimo suo desiderio: quello di vedere i suoi supereroi. Davanti all'ospedale infantile Regina Margherita, lo scorso 2 giugno, erano arrivati in tanti, grazie a una onlus, vestiti come Spiderman e gli altri protagonisti dei fumetti della Marvel. Si erano calati con delle funi fino alla sua finestra, per salutare il piccolo Mirko impegnato nella lotta con la terribile malattia.
    Ad annunciare la triste notizia è stato il papà, Alessio.
    "Mirko si è spento alle 22.46. Ha lottato e sorriso fino all'ultimo respiro - ha scritto sui social - ora è libero di giocare e ha finito di soffrire. Che non sia vano questo ultimo anno. Vola angelo di papà". Il piccolo era stato ricoverato inizialmente perché si pensava fosse affetto da Covid. Invece la terribile diagnosi: un tumore aggressivo che ha colpito i polmoni. Una lotta quella di Mirko e della sua famiglia che era diventata la lotta di tanti. Fino ad arrivare all'iniziativa 'Super M', a cui aveva partecipato anche la ditta Vertical, che aveva messo a disposizione a titolo gratuito sette suoi operatori specializzati in edilizia acrobatica, vestiti per l'occasione con gli abiti degli eroi di Mirko, a cui era stato diagnosticato il 'Sarcoma di Ewing'.
    Il bambino era ricoverato da un anno. "Ha lottato - racconta papà Alessio - andando oltre a ogni prospettiva e non perdendo mai il sorriso. Quel sorriso che negli ultimi respiri non è svanito". "Ci voleva un miracolo - continua - ma il miracolo è stato quello di potergli fare vivere una vita pseudo normale. In quest'anno difficile, ma che ha insegnato a molte persone cosa vuole dire lottare e sorridere, apprezzare le piccole cose e tutto ciò lo ha fatto un supereroe di soli sette anni, Super M".
    "L'unico sollievo - conclude il padre di Mirko - è che ora sappiamo che è di nuovo libero di giocare e fare il bambino come deve essere". Papà Alessio ha voluto ringraziare i medici, gli infermieri, gli operatori socio-sanitari, "che lo hanno accompagnato nelle ultime ore". "Abbiamo provato in ogni modo a curarlo, purtroppo non c'è stato nulla da fare - ha spiegato Franca Fagioli, direttrice del reparto di Oncologia Pediatrica del Regina Margherita - nelle ultime ore non ha sofferto. In noi rimarranno impresse le immagini di quel giorno di festa e della felicità negli occhi di Mirko". "Abbiamo cercato di accompagnare lui e la famiglia in questo doloroso percorso aiutati da molti generosi e sensibili cittadini - ha aggiunto Franca Fagioli - speriamo che la ricerca ci permetta di guarire sempre più bambini e adolescenti".
    (ANSA).
   

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