>>>ANSA/Farmaci innovativi, Fvg ha record per tempi d'acquisto

>>>ANSA/Farmaci innovativi, Fvg ha record per tempi d'acquisto

Appena 55 giorni. Fvg è benchmark per altre regioni italiane


(di Benedetta Dalla Rovere) (ANSA) - TRIESTE, 11 LUG - Il Friuli Venezia Giulia ci mette appena 55 giorni ad acquistare i farmaci innovativi, dopo la loro approvazione dall'Aifa e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Un tempo da record, se comparato con gli 81 giorni della Sicilia, che si trova in seconda posizione. Molto più lunga è, invece, la procedura in Lazio, dove occorrono 161 giorni o in Lombardia dove ne servono ben 244. Sono alcuni dei dati emersi da uno studio presentato dall''Osservatorio Innovazione di Motore Sanità nel corso di un incontro dal titolo 'Il modello di accesso all'innovazione terapeutica Regione Fvg' con la presidente della commissione Igiene e Sanità del Senato, Anna Maria Parente, i consiglieri regionali Carlo Bolzonello, direttore III Comm. Sanità, e Furio Honsell, vicepresidente V Comm. Affari istituzionali.
    Tra i relatori c'erano anche Laura Mattioni, direttrice della Farmacia Centrale Azienda Regionale Coordinamento della Salute di Udine, Joseph Polimeni, direttore generale dell'Arcs Fvg e Maurizio Scarpa, direttore del Centro Coordinamento Regionale Malattie Rare Friuli Aou Udine.
    A introdurre i lavori è stato Claudio Zanon, direttore scientifico di Motore Sanità, che ha definito il Fvg "un benchmark nazionale per la sua capacità di accogliere e dare rapido accesso all'innovazione, riducendo i tempi di ogni passaggio del processo di acquisizione" dei farmaci. Gli ha fatto eco Mattioni, sostenendo che "rallentare l'acquisto dei farmaci innovativi non freni la spesa, ma sia etico rendere accessibili le nuove terapie in tempi rapidi a tutti i pazienti.
    Bisogna dare a clinici e pazienti la possibilità che i farmaci vengano prescritti".
    "Il legislatore da almeno 10 anni sta aiutando le regioni per l'accesso ai farmaci innovativi", ha ricordato la senatrice Parente. Le differenze tra regione e regione, però, ci sono e aumentano "quanto più si rimanda l'accesso al farmaco e questo non va bene". L'obiettivo è pensare che queste terapie siano "un investimento e non una spesa, anche se - ammette - in Parlamento non siamo riusciti a fare passare questa logica". "L'accesso ai farmaci innovativi non può essere così sgranato in Italia, non ci possono essere regioni di serie A e regioni di serie B", ha rimarcato il dg dell'Arcs Fvg Polimeni che ha ricordato come sia in corso " un cambio di paradigma" e presto arriveranno "terapie estremamente innovative".
    Un assaggio lo ha dato Maurizio Scarpa, direttore centro coordinamento regionale Malattie Rare Friuli AOU Udine e coordinatore Metabern - European Reference Network For Rare Hereditary Metabolic Diseases. "Le malattie rare possono essere un esempio e un paradigma di tutto quello che serve per fare una buona sanità - ha detto - Affliggono il 5% della popolazione mondiale e una persona ogni 18 ha una malattia rara. I medici devono essere aggiornati, specialmente i giovani che hanno bisogno di interfacciarsi su nuove tecnologie, come intelligenza artificiale, digitalizzazione, diagnostica a distanza". (ANSA).
   

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