Covid: Oms, nessun rischio aggiuntivo dalla variante EG.5

Già riscontrata in 51 Paesi, non causa forme più gravi malattia


"Il rischio per la salute pubblica posto da EG.5 è valutato come basso a livello globale, in linea con il rischio associato a XBB.1.16 e alle altre varianti di interesse attualmente in circolazione". È quanto ha affermato l'Oms in un valutazione del rischio connesso alla nuova variante EG.5.
    Da circa un mese, EG.5 ha attratto su di sé le attenzioni delle autorità sanitarie: identificata per la prima volta a febbraio, il 19 luglio è stata inserita tra le varianti sotto monitoraggio dall'Oms e, a oggi, è stata identificata in 51 Paesi. Nell'ultima rilevazione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, i cui dati si riferiscono alla settimana tra il 17 e il 23 luglio, la prevalenza globale di EG.5 era del 17,4%, più che raddoppiata rispetto a un mese prima.
    A oggi, spiega l'Oms, "anche se EG.5 ha mostrato una maggiore prevalenza, un vantaggio di crescita e capacità di sfuggire al sistema immunitario, fino ad oggi non sono stati segnalati cambiamenti nella gravità della malattia". Inoltre, anche nei Paesi in cui sono cresciuti i contagi e i ricoveri, non sembra che questi siano dovuti a particolari caratteristiche di EG.5.
    Viste le caratteristiche della variante osservate finora, continua l'Oms, nel prossimo futuro "EG.5 può causare un aumento dell'incidenza dei casi e diventare dominante in alcuni Paesi o addirittura a livello globale".
   

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