Tumori, la biblioteca pazienti del Cro compie 25 anni

De Paoli(Acc), aspetti anche non sanitari hanno ruolo nella cura


La biblioteca dei pazienti del Cro di Aviano (Pordenone), esperienza all'epoca innovativa, compie 25 anni. Paolo De Paoli, già direttore scientifico dell'Istituto Tumori, e attuale direttore generale della Rete Oncologica Nazionale (ACC), ha voluto sottolineare l'importanza della decisione di allora e le solide ricaduta che ha avuto in un quarto di secolo.
    "Il cancro è una malattia molto coinvolgente e dolorosa, in cui si è progressivamente fatta forte la convinzione che gli aspetti non strettamente sanitari possano avere un ruolo molto importante - ha rilevato -. Le aspettative degli ammalati di ricevere informazioni e di essere partecipi ai loro percorsi sono sembrate fin da subito alte e bisognose di risposte all'altezza della fama e della tradizione del Cro".
    "La Biblioteca Pazienti, nel suo piccolo ambito, ha innovato o ha tentato di innovare, cambiandolo, il ruolo degli ammalati nei percorsi della ricerca e della cura in oncologia - ha aggiunto -. Con il passare del tempo, ha esteso la propria attività oltre alla informazione scientifica, diventando un punto di sviluppo e confronto per aspetti umanistici e letterari in generale. Il progetto Patient Education, inteso come processo comprensivo e paritario di coinvolgimento degli ammalati, credo sia stato il primo sviluppato in Italia e ha riguardato temi allora forse non di primo piano e che oggi hanno assunto importanza primaria: penso alla informativa e al consenso per gli studi clinici, alle informazioni per un uso consapevole dei farmaci e all'utilizzo corretto e ragionato dei social media".
    "Nel tempo si sono poi accumulate prove tangibili che dimostravano la concretezza e validità di quanto fatto - ha concluso De Paoli -: una gran mole di pubblicazioni in tutti gli ambiti, biomedici, umanistici e sociali, la partecipazione a numerosi eventi e convegni in tutta Italia, l'ottenimento di due finanziamenti di ricerca finalizzata del ministero della salute, la creazione di rapporti collaborativi con altri enti e con persone di spessore scientifico internazionale".
   

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