Un progetto a Verona per aiutare gli anziani a ridurre l'uso dei farmaci

Secondo una ricerca 66% dei soggetti 65 ne assume troppi


Gli anziani hanno un rapporto non ottimale con i farmaci, tanto che oltre il 66% ne assume troppi. Per questo l'Azienda ospedaliera universitaria integrata (Aoui) di Verona lancia un progetto pilota per ridurre l'assunzione di medicine a 1.500 pazienti. Il servizio di medication review e deprescribing è partito con un primo test di analisi del quadro clinico e regime terapeutico di circa 30 pazienti in politerapia (almeno 5 farmaci), sia geriatrici che internistici. Al momento, in Italia non c'è nessuna altra struttura sanitaria che abbia avviato una procedura strutturata come questa. Il progetto presenterà al Comitato Etico un protocollo per uno studio sperimentale per ridurre la polifarmacoterapia in pazienti anziani ospedalizzati nei reparti di Medicina interna e Geriatria. Lo studio sarà su circa 1500 pazienti/anno, con queste caratteristiche: età oltre i 65 anni; assunzione di almeno 5 terapie farmacologiche croniche; aspettativa di vita di almeno 6 mesi. 

In Italia, circa il 23% della popolazione ha un'età sopra i 65 anni, di questi una buona percentuale ha più di tre patologie importanti in contemporanea.  Secondo l'ultimo rapporto dell'Osservatorio nazionale sull'impiego dei medicinali, circa il 66,6% degli utilizzatori di età pari o superiore a 65 anni è in polifarmacoterapia, mentre circa il 25% assume almeno 10 principi attivi diversi giornalmente. Diversi studi indicano che circa il 10% delle ospedalizzazioni non programmate in geriatria sono causate da reazioni avverse ai farmaci. 
   

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