Tumore seno, sviluppato uno strumento per capire chi è a rischio

Basato su AI, rivela che le asimmetrie hanno un ruolo


L'intelligenza artificiale potrebbe aiutare a prevedere il rischio di cancro al seno a 5 anni dalla mammografia: sviluppato e testato in uno nuovo studio pubblicato sulla rivista Radiology uno strumento predittivo basato su IA chiamato AsymMirai. Lo studio, condotto da Jon Donnelly, dell'Università di Duke a Durham, Usa, ha anche evidenziato che sono molto informative le asimmetrie tra i due seni. Una donna su 8, o circa il 13% della popolazione femminile, svilupperà un cancro al seno invasivo nella sua vita e 1 donna su 39 (il 3%) morirà a causa della malattia, secondo i dati della American Cancer Society. Lo screening del cancro al seno con la mammografia, per molte donne, è il modo migliore per individuare precocemente il cancro al seno, ovvero in una fase della malattia in cui il trattamento risulta più efficace. Sottoporsi regolarmente a mammografie può abbassare significativamente il rischio di morire di cancro al seno. Tuttavia, rimane poco chiaro come prevedere con precisione quali donne svilupperanno il cancro al seno solo attraverso lo screening.
    "Abbiamo sviluppato un metodo AI interpretabile che ci permette di prevedere il cancro al seno dalle mammografie da 1 a 5 anni in anticipo", spiega Donnelly.
    Gli esperti hanno confrontato 210.067 mammografie da 81.824 pazienti nell'EMory BrEast imaging Dataset (EMBED) dal gennaio 2013 al dicembre 2020 utilizzando diversi modelli tra cui AsymMirai, dimostrandone l'accuratezza.
    I risultati hanno anche confermato l'importanza clinica dell'asimmetria del seno e, di conseguenza, evidenziano che proprio questa asimmetria bilaterale potrebbe essere impiegata in futuro come marcatore di imaging per il rischio di tumore.
    Poiché il ragionamento dietro le previsioni di AsymMirai è facile da capire, potrebbe essere un utile complemento per i radiologi umani nelle diagnosi e nella previsione del rischio di cancro al seno, spiega Donnelly. "Possiamo, con sorprendente precisione, prevedere se una donna svilupperà il cancro nei prossimi 1-5 anni basandoci esclusivamente sulle differenze localizzate tra il tessuto del seno sinistro e destro", precisa.
    "Questo potrebbe avere un impatto pubblico; potrebbe, in un futuro non troppo lontano, influenzare la frequenza con cui le donne si sottopongono a mammografie", conclude. 
   

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