I casi di dengue sono aumentati dell'86% in Argentina

Finora già 79 morti. Ma il governo per ora scarta il vaccino


Dopo il Brasile, dove si sono registrati quasi due milioni di casi in meno di tre mesi, sale l'allarme dengue anche in Argentina: nel paese viene segnalato un aumento dell'86% (102mila casi) nelle prime dieci settimane del 2024 rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Secondo l'ultimo bollettino epidemiologico del ministero della Salute, pubblicato il 15 marzo, almeno 79 persone sono morte finora per la malattia dall'agosto 2023.
    Nonostante l'epidemia in corso, destinata a diventare la peggiore nella storia del Paese sudamericano, il governo del presidente ultraliberista, Javier Milei, dichiara di non avere intenzione di offrire il vaccino alla popolazione.
    "Per ora non lo riteniamo necessario", ha detto il portavoce della Presidenza, Manuel Adorni, secondo il quale, vaccinando la popolazione adesso, "l'immunizzazione sarà raggiunta in quattro mesi, quando la zanzara non sarà più un problema". Ed ha aggiunto che "anche l'efficacia del vaccino non è stata dimostrata".
    Adorni ha tuttavia precisato che il ministero della Salute argentino monitora costantemente la situazione e che "quando sarà necessario cambiare qualcosa nella normativa, o nell'obbligatorietà del vaccino, ciò sarà fatto".
   

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