Endometriosi, quadruplicate richieste di preservazione fertilità

Patologia diffusa e silenziosa. Fondamentale diagnosi precoce


E' una delle cause più note di infertilità e colpisce più di 3 milioni di donne solo in Italia: l'endometriosi è una patologia tanto diffusa quanto silenziosa perchè spesso le donne che ne soffrono pensano di avere solo dei crampi durante i loro cicli mestruali, ma nel frattempo la malattia può progredire in modo significativo. Tanto che è una delle principali cause dell'impennata di richieste di preservazione della fertilità, quadruplicate negli ultimi 10 anni. A fare il punto su una patologia che nel mondo colpisce più di 170 milioni di donne ed è caratterizzata dalla presenza della mucosa che normalmente riveste esclusivamente la cavità uterina, all'esterno dell'utero, è Ivi, istituto leader in medicina riproduttiva presente in 9 Paesi (4 sedi in Italia), che ha organizzato a Roma l'evento 'Endometriosi e fertilità'.

    "L'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) - spiega Daniela Galliano, responsabile del Centro Pma di Ivi Roma - considera l'infertilità una patologia e la definisce come l'assenza di concepimento dopo circa 12-24 mesi di regolari rapporti sessuali mirati non protetti. L'endometriosi è proprio una delle cause più note di infertilità, per questo è fondamentale che ci sia informazione e comprensione della malattia non solo a livello sociale ma in primo luogo sanitario per evitare che le donne si perdano in una spirale di diagnosi errate".

Se in passato, ricorda Galliano, "la diagnosi avveniva con notevole ritardo rispetto all'esordio dei sintomi, anche 7-8 anni dopo, oggi c'è una maggiore attenzione sia da parte dei medici sia delle donne stesse. Non esiste una cura, ma esistono soluzioni per prevenire la progressione della malattia, per controllare gran parte dei sintomi e prevenire conseguenze come l'infertilità. Il trend a cui stiamo assistendo in questi ultimi anni è quello di iniziare a cercare una gravidanza sempre più tardi, avere l'informazione che è possibile, ad esempio, vitrificare i propri ovuli con la tecnica 'egg freezing", e farlo prima che la mattia si aggravi, permette alle donne con diagnosi di endometriosi di aumentare le proprie chances riproduttive".

Grazie all''egg freezing' sempre più donne possono conservare i propri ovociti, congelandoli a una temperatura di -196 °C, con la possibilità di mantenere inalterata la loro qualità con lo scorrere del tempo. In Italia sono affette da endometriosi il 10-15% delle donne in età riproduttiva e la patologia interessa circa il 30-50% delle donne infertili o che hanno difficolta a concepire. I sintomi più frequenti sono mestruazioni dolorose, dolore pelvico cronico, dolore durante la minzione, sintomi gastrointestinali, dolore ai rapporti sessuali, affaticamento. Questi sintomi rendono difficile la diagnosi in quanto sono comuni anche ad altre patologie".   

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