(ANSA) - ROMA, 05 FEB - Le cellule staminali sono l'ultima
frontiera di trattamento di una delle forme più disabilitanti
della malattia di Crohn, la malattia perianale fistolizzante.
Darvadstrocel, questo il nome di questa terapia cellulare, è
oggi secondo gli esperti il trattamento più avanzato per i casi
più complicati e non responsivi alla terapia medica e
chirurgica. La nuova tecnica, approvata dal 2018 in Europa è
stata utilizzata presso il Dipartimento di Scienze Mediche e
Chirurgiche della Fondazione Policlinico Universitario Agostino
Gemelli Irccs, diretto dal professor Antonio Gasbarrini (unico
centro, insieme a quello dell'Università di Bologna, ad averla
utilizzata in Italia al di fuori degli studi clinici) per il
trattamento di tre pazienti,due dei quali la scorsa
settimana."Questo trattamento innovativo - spiega il professor
Luigi Sofo, Direttore della UOC di Chirurgia Addominale del
Gemelli - è riservato a pazienti con Crohn complicato da
fistole perianali (riguarda il 30-40% di tutti i pazienti con
Crohn, molti dei quali presentano fistole complesse) refrattarie
alla terapia medico-chirurgica e con malattia 'spenta'
all'interno dell'ultima parte dell'intestino. La presenza di
fistole complesse condiziona pesantemente la vita sociale e di
relazione di questi pazienti, in genere molto giovani, intorno
ai 20- 30 anni". "Fino a oggi-prosegue - per il trattamento di
questa condizione avevamo a disposizione solo la terapia
chirurgica o la terapia combinata medico-chirurgica, che porta a
guarigione meno della metà dei pazienti; la malattia tende
inoltre a recidivare nel 70% dei casi, alla sospensione del
trattamento. Per una parte di questi pazienti, si può arrivare a
rendere necessario il confezionamento di un ano preternaturale
definitivo". La terapia con staminali può aiutare a scongiurare
questo epilogo. Le cellule staminali mesenchimali multipotenti
contenute in Darvadstrocel sono estratte dal grasso
dell'addome di giovani donatrici e processate in una cell
factory Takeda nei pressi di Madrid, dove vengono fatte
espandere in laboratorio, messe in sospensione e criopreservate
per essere pronte al trasporto. (ANSA).

Gemelli, staminali per curare pazienti con morbo Crohn
Per trattare una delle complicanze più disabilitanti
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