(ANSA) - ROMA, 23 FEB - Per le donne in gravidanza c'è un
rischio maggiore del 70% di contrarre il Covid rispetto ad un
adulto della stessa età, ma l'infezione non aumenta il rischio
di aborto spontaneo o di morte perinatale. Lo affermano due
studi, pubblicati rispettivamente dall'American Journal of
Obstetrics & Gynecology e da Ultrasound in Obstetrics and
Gynecology.
La prima ricerca, della University of Washington di Seattle,
ha analizzato i dati della donne incinte nello stato americano
tra marzo e giugno 2020. Ogni mille donne incinte, scrivono gli
autori, ci sono stati 14 casi di Covid, mentre nella popolazione
generale erano 7. Tenuto conto di tutti i fattori confondenti il
rischio è risultato quindi maggiore del 70%. "Questo dato,
aggiunto al fatto che per le donne in gravidanza ci sono tassi
maggiori di malattia grave, suggerisce fortemente che le donne
in gravidanza dovrebbero avere la priorità nelle vaccinazioni".
La malattia, afferma il secondo studio condotto dall'Imperial
College di Londra, non sembra avere effetti gravi sul nascituro.
Dall'analisi di oltre 4mila donne positive in gravidanza in Usa
e Gran Bretagna non è emerso un rischio aumentato di aborto
spontaneo o di morte del bambini nella prima settimana di vita,
mentre aumenta la probabilità di parto prematuro. (ANSA).

Covid: per donne incinte rischio infezione sale del 70%
Studio, non aumenta invece quello di aborto spontaneo
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