Medicina: Sinagra ricorda Camerini, un medico 'al servizio'

A 100 anni dalla nascita della storica figura della cardiologia


"Quelli che s'innamorano della pratica senza la scienza, sono come i nocchieri che entrano in naviglio senza timone o bussola, che mai hanno certezza dove si vadano". La citazione da Leonardo da Vinci era utilizzata da Fulvio Camerini, storica figura della cardiologia triestina, e tra l'altro (nel 1964) fondatore e coordinatore del servizio di Fisiopatologia Cardiovascolare Ospedale Maggiore di Trieste; e direttore (dal 1971 al 1996) della Divisione di Cardiologia degli Ospedali Riuniti di Trieste.
    A ricordare Camerini, per i cento anni dalla nascita, il suo rigore metodologico, l'approccio pragmatico, la sensibilità alla revisione critica di formazione anglosassone, è Gianfranco Sinagra, l'uomo che dal 1999 gli è succeduto alla direzione della Cardiologia e che oggi dirige il dip.
    cardiotoracovascolare e la Scuola di Specializzazione in Cardiologia ed è docente di Cardiologia ASUGI e Università di Trieste.
    Fulvio Camerini nasce a Trieste nel 1925, si laurea in Medicina e Chirurgia a Padova nel 1949; nel 1952 vince una borsa al National Heart Hospital e Hammersmith Hospital di Londra. Nel 1959 è a Stoccolma e nel 1965 a Uppsala. "Se vuoi tracciare un solco diritto - ricordava ripetendo un proverbio arabo - attacca il tuo aratro a una stella", ricorda Sinagra: "Sii curioso, fissa obiettivi chiari e perseguili con determinazione. Sii coerente. Non dimenticare mai l'uomo. Resisti alla frammentazione dei saperi che l'ipertecnologia può determinare.
    Impara dagli errori", ribadiva. Nel 1964 fonda e coordina la Fisiopatologia Cardiovascolare dell' Ospedale Maggiore Trieste e dal 1971 al 1996 dirige la Divisione Cardiologia Ospedali Riuniti Trieste, formando collaboratori. L'attività didattica del Corso Fisiopatologia Cardiovascolare all'Università di Trieste iniziò nel 1967 e proseguì con trasferimento di conoscenze fino al 1996, con un approccio di apertura e dialogo con gli studenti, centrato sui problemi e sul malato.
    Fondamentali furono i contributi allo studio di infarto miocardico, cardiomiopatie, scompenso cardiaco. Nel 1978, con Luisa Mestroni, istituì il Registro sulle Cardiomiopatie, poi cresciuto a Cattinara dal 2003 (con Sinagra primario dal 1999), che oggi conta oltre 3.500 pazienti caratterizzati anche sotto il profilo istopatologico e genetico, seguiti a lungo termine con un enorme patrimonio di informazioni, immagini e biobanca.
    Con Arturo Falaschi (fine anni '80) estese ricerca genetica e molecolare alle malattie cardiovascolari. "Sulla sua scrivania - ricorda Sinagra - potevi scorgere trattati cardiologici, la Citta di Dio di Sant'Agostino o le Lettere di San Paolo". Con il pediatra Franco Panizon, agli inizi della guerra nella ex Jugoslavia, promosse "Medicina per la Pace" per assistere i profughi dei campi vicini al confine con Trieste. Il suo stile di vita fu "al servizio", con "competenza, ascolto solidarietà, capacità di guardare al malato e non solo alla malattia".
    Senatore dal 1996, Sinagra definisce "memorabile" il suo intervento in Aula a difesa della medicina basata sull' +efficacia in epoca di 'metodo Di Bella'.
   

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