Covid: i timori influenzano i sintomi post-vaccinazione

Covid: i timori influenzano i sintomi post-vaccinazione

Studio guidato dall'Università di Bologna sull'effetto 'nocebo'


(ANSA) - BOLOGNA, 02 MAG - Le aspettative negative e più in generale l'atteggiamento delle persone nei confronti del vaccino anti Covid-19 sono correlate in modo significativo all'insorgenza e all'intensità degli effetti collaterali più comuni come stanchezza, dolori muscolari, mal di testa e dolore al sito di iniezione. A suggerirlo è uno studio pubblicato sulla rivista 'Psychological Science' e guidato da studiosi dell'Università di Bologna da cui è emerso che i disagi riportati dopo la vaccinazione possono essere influenzati dall'effetto nocebo, opposto dell'effetto placebo.
    "Variabili psicologiche come le credenze sui vaccini, la paura, la fiducia e le aspettative spiegano il 30% dell'intensità dei sintomi", spiega Katia Mattarozzi, professoressa al dipartimento di scienze mediche e chirurgiche dell'Università di Bologna e prima autrice dello studio. "Questo risultato sottolinea il contributo degli effetti nocebo - aggiunge - ovvero meccanismi neuro-psico-biologici legati alle esperienze pregresse dell'individuo, alle credenze e alle aspettative, che si attivano ogni qualvolta una persona assume una molecola farmacologica e che ne influenzano la farmacodinamica".
    Gli studiosi hanno preso in considerazione un campione di 315 persone indagando, durante il tempo di attesa di 15 minuti successivo alla vaccinazione. A distanza di un giorno è stata poi registrata la presenza e la severità di eventuali effetti avversi, in parte causati dalle aspettative negative e dalle paure riguardo al vaccino. Per Marozzi "gli operatori sanitari, le istituzioni scientifiche, i governi e i media condividono la responsabilità di comunicare efficacemente i benefici e i potenziali effetti avversi dei vaccini con l'obiettivo di aumentare nella popolazione l'accettazione del vaccino, la comprensione dei suoi importanti benefici per la salute individuale e collettiva, e prevenire effetti nocebo". (ANSA).
   

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