La Pressione arteriosa (PA) è la pressione esercitata dal sangue, pompato con forza dal cuore, sulla parete dei vasi arteriosi. In altri termini, la forza sviluppatasi per contrazione del muscolo cardiaco e necessaria per mantenere costantemente e opportunamente in movimento il sangue che circola nei molteplici vasi del corpo. Il cuore infatti deve fare in modo che la pressione del sangue rimanga a un certo livello minimo e ciò per un duplice scopo: anzitutto per consentire al sangue di vincere la resistenza che incontra lungo il suo chilometrico percorso attraverso i vasi sanguigni, anche strettissimi; in secondo luogo perché, giungendo nei tessuti in cui ha luogo il metabolismo, il sangue deve sempre avere una certa pressione residua per evitare squilibri della funzione metabolica delle cellule, che deve sempre rimanere costante.

La Pressione arteriosa viene espressa con due valori numerici, in millimetri di mercurio (mmHg), corrispondenti a:

  • Pressione Massima o Sistolica: si tratta della pressione presente nelle arterie nella fase di contrazione dei ventricoli (sistole ventricolare), che spingono con forza il sangue nei vasi arteriosi.
  • Pressione Minima o Diastolica: si tratta della pressione che rimane nelle arterie nella fase di rilasciamento e di riempimento dei ventricoli (diastole ventricolare).

Misurazione della pressione arteriosa

La determinazione della Pressione arteriosa si effettua utilizzando dei misuratori di pressione.
In commercio ne esistono due categorie:

  • Misuratori di pressione manuali, come lo sfigmomanomentro a mercurio e lo sfigmomanometro aneroide, vanno usati insieme al fonendoscopio (apparecchio per ascoltare le pulsazioni) e richiedono una certa dimestichezza da parte dell’operatore.
  • Misuratori di pressione elettronici, si tratta di apparecchi in grado di misurare, in modo semplice e rapido, la pressione sanguigna e la frequenza delle pulsazioni (ossia la frequenza cardiaca); inoltre sono in grado di memorizzare un certo numero di misurazioni, insieme alla data e l’ora in cui sono state eseguite.

La determinazione della pressione arteriosa mediante misuratore di pressione manuale avviene nel modo seguente:

  1. Porre la persona in posizione seduta o supina con il braccio a livello el cuore, prendendosi cura di togliere eventuali capi di abbigliamento che stringono la parte superiore del braccio.
  2. Applicare il bracciale intorno al braccio, in modo che la parte bassa di esso venga a trovarsi appena sopra l’incavo del gomito (circa 1-2cm).
  3. Inserire gli auricolari del fonendoscopio e posizionare la membrana dello stesso tra il margine inferiore del bracciale e il braccio, in corrispondenza della regione mediale anteriore del gomito.
  4. Chiedere al paziente di rimanere fermo e di non parlare fino al completamento della misurazione.
  5. Chiudere la valvola di eflusso dell’aria e gonfiare il bracciale con una mano osservando il manometro mentre contemporaneamente con l’indice e medio dell’altra mano palpare il polso radiale (nel fare ciò si potrà udire i suoni correlati alle pulsazioni in sincronia con il polso radiale).
  6. Continuare a gonfiare il bracciale sino alla scomparsa dei suoni e delle pulsazioni, tenendo conto che è consigliabile gonfiare il bracciale sino ad un valore superiore di 30 mmHg a quello letto nel momento in cui sono scomparsi i rumori ed il polso.
  7. Sgonfiare lentamente il bracciale aprendo la valvola di deflusso dell’aria con una velocità di 5-10mmHg al secondo circa.
  8. Identificare la comparsa contemporanea dei rumori pulsanti (chiamati suoni di Korotkoff) e del polso radiale. Nel momento in cui si ascolta il primo di questi suoni e si avverte il polso radiale, la lettura del manometro indica il valore della pressione massima (sistolica).
  9. Continuare a sgonfiare il bracciale, ascoltando con attenzione per rilevare il momento in cui i rumori pulsanti scompaiono completamente. Nel momento in cui ciò avviene, la lettura del manometro indica il valore della pressione minima (diastolica).
  10. Dopo aver rilevato il valore di pressione minima, sgonfiare rapidamente il bracciale.
  11. Infine, se indicato, i valori della Pressione massima e minima rilevati possono essere riportati per iscritto insieme alla data e l’ora della rilevazione per essere confrontati con le rilevazioni successive.

La misurazione della Pressione Arteriosa mediante misuratore manuale e fonendoscopio è un metodo operatore dipendente e richiede una certa pratica. L’operatore che non lo fa abitualmente può presentare delle difficoltà di percezione (cioè capacità ridotta a rilevare i rumori pulsanti e il polso radiale), di manualità (cioè difficoltà a regolare la valvola di deflusso dell’aria), di visualizzazione (cioè difficoltà a controllare i valori sul manometro in funzione dei rumori pulsanti uditi) e di memorizzazione (cioè difficoltà a memorizzare e annotare i valori di Pressione Arteriosa massima e minima rilevati).

La determinazione della pressione arteriosa mediante misuratore di pressione elettronico è un metodo molto più semplice ed elimina quasi tutte le difficoltà che l’operatore incontra con l’uso di apparecchi manuali. La misurazione avviene nel modo seguente:

  1. Porre la persona in posizione seduta o supina con il braccio a livello del cuore, prendendosi cura di togliere eventuali capi di abbigliamento che stringono la parte superiore del braccio.
  2. Applicare il bracciale intorno al braccio, in modo che la parte bassa di esso venga a trovarsi appena sopra l’incavo del gomito (circa 1-2 cm) ed il tubo dell’aria scorra all’interno dell’avambraccio.
  3. Chiedere al paziente di rimanere fermo e di non parlare fino al completamento della misurazione.
  4. Premere il pulsante ON/OFF per avviare il misuratore. Alcuni modelli di misuratore iniziano la misurazione in automatico subito appena accesi, altri necessitano della pressione di un pulsante START per far gonfiare il bracciale (il misuratore determina automaticamente il livello di gonfiaggio). Fare riferimento al manuale di istruzioni del misuratore per comprenderne il funzionamento.
  5. Al termine del gonfiaggio, il bracciale comincia a sgonfiarsi automaticamente ed inizia la misurazione della Pressione Arteriosa (sul display del misuratore compaiono dei numeri in ordine decrescente e l’indicatore del battito cardiaco lampeggia ad ogni pulsazione). Tenere in conto che l’apparecchio, talvolta potrebbe gonfiare nuovamente il bracciale per proseguire la misurazione.
  6. Una volta completata la misurazione, il bracciale si sgonfia completamente e vengono visualizzate sul display del misuratore la pressione arteriosa e la frequenza cardiaca.
  7. Premere il pulsante ON/OFF per spegnere il misuratore di pressione automatico.

Indipendentemente dal tipo di misuratore utilizzato, è necessario ricordarsi di:

  • evitare misurazioni ravvicinate sullo stesso braccio (tra una misurazione e la successiva dovrebbero trascorrere almeno 2-3 minuti).
  • non eseguire misurazioni su un arto superiore con fistola artero-venosa nei dializzati.

Valori di pressione massima, anche se molto approssimativi, possono essere forniti da una “regola empirica” basata sulla rilevazione del polso radiale e del polso carotideo, senza l’utilizzo di apparecchiature:
Polso Radiale presente = Pressione massima > 80mmHg
Polso Radiale assente e Polso Carotideo presente = Pressione massima tra i 60-80 mmHg

Valori di riferimento della Pressione Arteriosa

I valori di pressione massima e minima rilevati dovrebbero essere sempre compresi nei valori fisiologici di riferimento che variano, anche se di poco, in base all’età del soggetto: sono leggermente più bassi nel bambino, mentre nell’adulto i valori massimi e minimi della Pressione Arteriosa dovrebbero sempre attestarsi tra i 110-140 mmHg per la massima e 60-90 mmHg per la minima.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce Ipertensione Arteriosa valori al di sopra dei 160/95 mmHg. Bisogna sempre tenere conto che essa però varia in continuazione e presenta marcate oscillazioni nel corso della stessa giornata, sia in soggetti normali sia ipertesi, per questo motivo la misurazione va effettuata a riposo e il medico prima di arrivare alla diagnosi definitiva dovrà effettuare diverse misurazioni nel tempo.

Una variazione importante dei pressori è indice di malfunzionamento del sistema cardiocircolatorio e costituisce quindi un campanello d’allarme.

  • Si definisce Ipertensione Arteriosa un aumento dei valori di pressione arteriosa. L’aumento importante della Pressione Arteriosa causa un maggior afflusso di sangue al cervello con potenziale insorgenza di accidenti cerebrovascolari (ictus), inoltre rappresenta uno dei fattori che favoriscono l’instaurarsi di aterosclerosi.
  • Si definisce Ipotensione Arteriosa una diminuzione dei valori di pressione arteriosa. La diminuzione importante della Pressione Arteriosa causa un minor afflusso di sangue al cervello con possibili episodi lipotimici sino alla sincope ed in condizioni estreme al collasso cardiocircolatorio e alla morte.