Il Centro trapianti di rene
'Antonio Vercellone' della Città della Salute e della Scienza di
Torino, dell'ospedale Molinette, è primo in Italia per numero e
complessità di trapianti renali, oltre che per qualità dei
risultati. Lo certificano i dati pubblicati dal Centro nazionale
trapianti e dal Ministero della Salute, relativi al periodo
2002-2022. Secondo il report nazionale, il centro torinese ha
effettuato 2.952 trapianti, pari al 7,5% di tutti i trapianti di
rene italiani eseguiti negli ultimi vent'anni. Di questi, 239 da
donatore vivente. Torino si distingue anche per la gestione dei
casi clinici più complessi, come pazienti anziani, molto
immunizzati, già trapiantati o con lunga storia di dialisi,
ottenendo comunque i migliori tassi di sopravvivenza: il 97,8% a
un anno e il 92,2% a cinque anni (contro il 91,5% della media
nazionale).
"Il 32% dei nostri trapiantati ha una malattia rara, per la
metà di essi renale e per il resto di vario genere, tipicamente
urologica e vascolare ed il Centro ha anche il maggior numero in
Italia di pazienti trapiantati sopra i 60 anni - spiega Luigi
Biancone, direttore di Nefrologia Dialisi e Trapianto
universitaria - dal punto di vista clinico e chirurgico la
sinergia da quasi 45 anni tra le strutture di nefrologia,
chirurgia vascolare ospedaliera e urologia è il formidabile
motore per una maggior inclusività nel programma di trapianto di
pazienti che ne hanno bisogno e che vengono rifiutati altrove e
lasciati in dialisi" .
"Questo report conferma che la Città della Salute e della
Scienza è al top in Italia in questo campo - sostiene Thomas
Schael commissario di Città della Salute - Tutto questo grazie
alla collaborazione multidisciplinare tra i nostri
professionisti così altamente qualificati, così come solo nella
nostra Azienda è possibile trovare. E così come dovrà essere nel
futuro Parco della Salute".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA