Una singola somministrazione
dell'anticorpo monoclonale nirsevimab può dimezzare i ricoveri
per bronchiolite, malattia che può causare insufficienza
respiratoria tra i bimbi sotto i sei mesi di vita. Lo conferma
un ampio studio pubblicato sulla rivista Lancet Regional Health,
che ha visto coinvolta l'Università Cattolica del Sacro Cuore,
insieme alla Universitat Politècnica de Catalunya, il Leicester
Royal Infirmary e la University of Edinburgh.
La bronchiolite è un'infezione virale acuta che colpisce il
sistema respiratorio dei bambini soprattutto nei primi sei mesi
di vita con maggiore frequenza tra novembre e marzo. In tre casi
su quattro circa è causata dal virus respiratorio sinciziale.
L'anticorpo monoclonale nirsevimab è stato approvato in Europa
per proteggere i bambini durante la loro prima stagione di
esposizione a questo virus. "Per la prima volta, uno studio
real-world ha analizzato l'impatto concreto del nirsevimab
confrontando Paesi europei con politiche sanitarie differenti:
la Catalogna (Spagna), dove il farmaco è stato introdotto nella
stagione 2023-2024, alcune aree del Regno Unito e italiane, dove
invece non era ancora stato adottato", spiega il coordinatore,
Danilo Buonsenso, ricercatore in Pediatria all'Università
Cattolica e pediatra dell'Unità Operativa di Malattie Infettive
Pediatriche del Gemelli.
I dati, raccolti da 68 ospedali catalani e da cinque
ospedali nel Regno Unito e in Italia, mostrano un risultato
chiaro: nei bambini di età inferiore a 6 mesi in Catalogna, i
ricoveri per bronchiolite si sono quasi dimezzati rispetto alla
media delle stagioni precedenti. Anche gli accessi in pronto
soccorso per la stessa fascia d'età si sono ridotti
sensibilmente. Al contrario, negli altri centri europei dove il
nirsevimab non era stato somministrato non è stata registrata
nessuna riduzione significativa. Gli autori sottolineano inoltre
la necessità di studi più ampi e coordinati a livello
internazionale, anche per valutare la sostenibilità economica
dell'introduzione del nirsevimab su larga scala.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA