Un video-diario di bordo per
esplorare in presa diretta la realtà di chi convive con
l'angioedema ereditario, una malattia rara che ha un impatto
profondo sulla vita di chi ne è colpito a causa
dell'imprevedibilità degli attacchi. È l'idea alla base del
docu-vlog 'Angioedema real life - diario di bordo direzione
Itaca', realizzato dal divulgatore scientifico Ruggero Rollini
con il supporto di Takeda Italia e il patrocinio di A. A. E. E.
(Associazione volontaria per l'angioedema ereditario), Itaca
(Italian network for hereditary and acquired angioedema), Siaip
(Società italiana di allergologia e immunologia pediatrica e
Aaiito (Associazione allergologi immunologi italiani
territoriali e ospedalieri).
In un viaggio in sei puntate, Rollini documenta l'odissea dei
pazienti colpiti da questa patologia, dalla diagnosi, quasi
sempre tardiva, alla presa in carico nei centri Itaca, presenti
in tutta Italia con 26 strutture. "Nel nostro Paese ci sono
circa un migliaio di persone che vivono con questa malattia,
mentre alcune centinaia ancora devono ricevere la diagnosi", ha
affermato Rollini all'evento di presentazione del progetto,
tenutosi oggi a Roma. L'angioedema ereditario è una patologia
ereditaria causata da un difetto genetico che si manifesta con
episodi ricorrenti di gonfiore che colpiscono in particolare le
mani, i piedi, il volto, le vie aeree e il tratto intestinale.
Alcuni di questi episodi possono essere molto pericolosi, ma
spesso vengono confusi con allergie e coliti. Quello della
diagnosi è un aspetto fondamentale, dato che l'approccio
terapeutico per questa patologia si è evoluto passando dalla
terapia esclusiva degli attacchi acuti a terapie in grado di
prevenire questi episodi. "Per accelerare la diagnosi, per cui
oggi servono in media fino a dieci anni, sono fondamentali
specialisti con competenze diverse e multidisciplinari, che noi
mettiamo a disposizione nei nostri centri", ha spiegato Mauro
Cancian, presidente dell'associazione Itaca.
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