"La maggioranza di centrodestra mi
pare determinata a compiere gravi passi indietro anche sulla
salute mentale, mettendo mano alla legge Basaglia. La
commissione Affari Sociali del Senato, infatti, ha deciso di
assumere come testo base per la riforma il ddl firmato dal
presidente di FdI, Zaffini, una proposta che riteniamo sbagliata
per tre motivi: introduce quelli che abbiamo definito
'manicomietti', strutture residenziali o semiresidenziali
ridotte pensate per le persone affette da problemi mentali;
aumenta da 7 a 15 giorni la durata massima dei Tso; codifica la
contenzione meccanica delle persone". Questo l'allarme lanciato
dal senatore del Pd Filippo Sensi.
Sensi si riferisce in particolare agli stralci di tre
articoli del disegno di legge Zaffini. Quando parla di
"manicomietti" si riferisce tra le altre cose ad una parte
dell'articolo 7: "Le regioni e le province autonome di Trento e
di Bolzano assicurano le attività riabilitative psicosociali
attraverso le seguenti strutture: centri per la riabilitazione
diffusa sul territorio, con il coinvolgimento delle agenzie
sociali presenti; strutture residenziali e semiresidenziali,
quali presidi di cura e riabilitazione intensiva o estensiva, a
ciclo diurno o continuativo, e residenze sanitarie assistite;
strutture residenziali o semiresidenziali di natura
socioassistenziale". Sulla durata dei trattamenti sanitari
obbligatori, il riferimento è all'articolo 5: il Tso "ha durata
massima di quindici giorni, prolungabile solo in caso di
effettive esigenze cliniche". Quanto alla contenzione meccanica,
il dem punta i riflettori sull'articolo 4 del ddl: "Gli
operatori della salute mentale attuano misure e trattamenti
coattivi fisici, farmacologici e ambientali nei soli casi
connessi a documentate necessità cliniche e al solo scopo di
impedire comportamenti auto ed eterolesivi, nel rispetto della
dignità e della sicurezza della persona affetta da disturbi
mentali".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA