All'oncologico di Bari un podcast racconta ricerca scientifica

Si chiama 'Eureka, urlo di scienza', disponibili prime 5 puntate


Il podcast come strumento di divulgazione scientifica per tutti, in grado di unire rigore con forza narrativa. E' l'idea dell'istituto oncologico di Bari, Giovanni Paolo II, che ha pubblicato le prime cinque puntate del podcast 'Eureka, urlo di scienza', già disponibile sia all'esterno (su Spotify e sulle principali piattaforme audio) sia nelle sale d'attesa. Attraverso le puntate è possibile ascoltare la voce dei ricercatori, accompagnando i pazienti nella cura.
    In ogni episodio, medici, ricercatori, biologi e psicologi raccontano la propria esperienza, tra scoperte, storie, intuizioni e prospettive: dall'intelligenza artificiale per la diagnosi non invasiva del tumore al seno alla matematica applicata ai linfomi rari, passando per la musicoterapia, la bioinformatica spaziale e le cellule immortali di Henrietta Lacks. Si tratta quindi, come spiega l'istituto in una nota, di "un viaggio scientifico, accessibile a tutti e pensato per chi cerca risposte e abbia voglia di comprendere", con "uno stile narrativo sobrio, caldo e coinvolgente, musiche originali e un linguaggio capace di parlare a tutti, senza perdere la solidità scientifica dei contenuti".
    "La comunicazione è parte integrante del nostro modo di intendere la sanità pubblica - spiega il commissario straordinario dell'oncologico barese, Alessandro Delle Donne -.
    Non basta offrire cure efficaci, serve anche accompagnare le persone nel loro percorso, con parole vere, chiare, accessibili". Sono già online le prime cinque puntate, dedicate a temi e protagonisti diversi: Sabino Ciavarella, Raffaella Massafra, Simona De Summa, Fulvia Lagattolla, Tita Saponaro.
    Presto ne arriveranno altre per continuare a raccontare la ricerca scientifica che ogni giorno si fa cura.
   

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