Gemmato, Italia prima a fornire insulina settimanale gratuita

'Successo dell'Ssn'. Diabetologi, ora arrivi in tutte le regioni


 - "Per i pazienti diabetici la possibilità di passare dalla somministrazione quotidiana dell'insulina a quella settimanale rappresenta un progresso concreto. Il fatto che l'Italia sia stata il primo Paese al mondo a rendere disponibile gratuitamente ai pazienti questa innovazione a carico del Servizio Sanitario Nazionale conferma l'eccellenza del nostro sistema farmaceutico nel panorama internazionale". Il sottosegretario alla salute Marcello Gemmato commenta così, in conferenza stampa a Roma, la possibilità per i pazienti, dopo la recente approvazione dell'Aifa, di aver rimborsata l'insulina settimanale.


    Per Manuela Bertaggia, presidente dell'Associazione Italiana Diabetici (Fand) la nuova somministrazione, che permette di fare solo un'iniezione a settimana invece che una al giorno, è "una rivoluzione per chi vive con il diabete, che può migliorare l'aderenza alle terapie". Le diverse velocità nell'accesso ai farmaci nelle regioni italiane si riscontra però anche nei confronti di questa nuova formulazione dell'ormone necessario ai diabetici. "La Lombardia ha fatto da apripista - spiega la presidente della Società italiana di diabetologia (Sid) Raffaella Buzzetti - seguita da molte regioni, tra cui Lazio, Toscana, Emilia Romagna. Mentre altre, soprattutto al sud, devono ancora avere l'ultimo via libera, come Sardegna, Sicilia, Calabria. Dobbiamo fare in modo che arrivi presto a tutti, colmando queste differenze".


    Rendere rimborsabile la prima insulina settimanale, ha sottolineato Giorgio Mulè, vicepresidente della Camera dei deputati, "pone l'Italia ancora una volta in una posizione di eccellenza per quanto riguarda le priorità di salute in tema di cronicità".

    Questo primato, aggiunge Gian Marco Centinaio, vicepresidente del Senato della Repubblica, "mostra l'impegno delle istituzioni italiane nel riconoscere l'importanza dell'innovazione nel mondo della salute, che potrebbe cambiare la vita di milioni di persone. Diventa quindi cruciale che tutti gli interlocutori continuino a lavorare insieme per rendere accessibili soluzioni sempre più innovative a vantaggio dei pazienti.

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