Patologie occhi per 6 milioni italiani, 'servono più fondi'

'Oftalmologia penalizzata'. Nel Lazio campagna prevenzione


 Oltre 6 milioni di italiani convivono con una patologia oculare. Di questi, un terzo affronta una riduzione della vista invalidante. La salute degli occhi in Italia non è buona e potrebbe presto venire alla luce un’emergenza per ora “silenziosa”. Migliaia di specialisti in Oftalmologia operano nel Servizio Sanitario Nazionale tra numerose difficoltà. I pazienti spesso attendono mesi, se non anni, per una prima visita oculistica o per un intervento di cataratta. E questo accade, sebbene a macchia di leopardo, su tutto il territorio nazionale, anche a causa della carenza di personale sanitario nelle strutture pubbliche e delle continue “sforbiciate” alle tariffe di rimborso delle prestazioni, riviste progressivamente al ribasso. Tutto questo determina l’allungamento delle liste d’attesa nel Servizio pubblico, l’impiego di vecchie terapie farmacologiche, meno costose rispetto a quelle innovative oggi disponibili, e l’obsolescenza delle tecnologie, peraltro storicamente fiore all’occhiello dell’oculistica italiana.

Con l’invecchiamento della popolazione la domanda di prestazioni oculari di diagnosi e cura è destinata ad aumentare. La perdita della vista comporta la riduzione del benessere psico-fisico, aumenta l’isolamento sociale e aggrava il rischio di demenza, aumentando la necessità di assistenza per evitare incidenti.

Nel Lazio le cose non vanno meglio per gli specialisti e per migliaia di cittadini alle prese con problemi della vista, che spesso ne compromettono seriamente la qualità di vita. In questo scenario Roma ospita la seconda tappa regionale, dopo Bari, della campagna per la prevenzione e il trattamento dei disturbi e patologie oculari La salute dei tuoi occhi non perderla di vista, promossa da APMO – Associazione Pazienti Malattie Oculari, in collaborazione con AIMO – Associazione Italiana Medici Oculisti e SISO – Società Italiana di Scienze oftalmologiche, con il patrocinio dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e dell’Intergruppo parlamentare prevenzione e cura delle malattie degli occhi e di altre 18 Associazioni dei pazienti e Società scientifiche e con il patrocinio, per la tappa di Roma, della Regione Lazio e del Consiglio Regionale del Lazio. L’iniziativa è stata presentata questa mattina nella Sala Tirreno del Palazzo della Regione Lazio a Roma, con la partecipazione di Antonio Aurigemma, Presidente del Consiglio Regionale del Lazio e di Andrea Urbani, Direttore Direzione Regionale Salute e Integrazione Sociosanitaria Regione Lazio.

«Oggi parliamo di un aspetto che costituisce uno dei pilastri del sistema sanitario: la prevenzione. Come ripeto spesso, dobbiamo sensibilizzare, diffondere e promuovere una vera cultura della prevenzione, che rappresenta un investimento, in termini di salute e benessere, oltre a consentire la diagnosi precoce e tempestiva. Stiamo portando avanti da alcuni mesi “Un Consiglio in salute”, che prevede attività gratuite di prevenzione e screening, rivolte ai dipendenti della Pisana: visto che gli appuntamenti organizzati hanno registrato una grande partecipazione, stiamo estendendo il progetto, coinvolgendo i territori. In tal senso, abbiamo organizzato una iniziativa, rivolta alla cittadinanza, presso il centro commerciale Porta di Roma, a Bufalotta: evento che, anche in questo caso, ha visto una ottima partecipazione. Tra l’altro, è  stata organizzata una giornata proprio per le visite oculistiche, e si è svolta a Roma in VI Municipio. Prevenzione, che è sempre di più un ambito strategico, basti pensare che il 16 giugno, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sarà presente all’apertura della prima edizione degli Stati Generali della Prevenzione, a Napoli. Per tali motivi, reputo l’iniziativa odierna di grandissima rilevanza, e per questo ringrazio tutti coloro che hanno reso possibile la Campagna di sensibilizzazione per la prevenzione e il trattamento dei disturbi e delle patologie oculari  “La salute dei tuoi occhi non perderla di vista”. Garantiremo la massima disponibilità a iniziative simili anche in futuro», ha dichiarato il Presidente del Consiglio Regionale del Lazio Antonio Aurigemma.

L’incontro ha dato a specialisti e istituzioni della Regione Lazio l’occasione per fare il punto sulle maggiori criticità nell’assistenza e cura dei principali disturbi e patologie degli occhi sul territorio laziale e individuare strategie e proposte condivise per migliorare l’offerta sanitaria e la presa in carico dei pazienti.

Punto di riferimento per il confronto in questa e nelle altre tappe della campagna: la Carta della salute dell’occhio, realizzata da APMO e frutto di un intenso lavoro sinergico tra Associazioni dei pazienti, Società scientifiche, clinici, membri dell’Accademia, rappresentanti istituzionali ed elaborato con la supervisione di un Board di elevato prestigio scientifico. La Carta, una sorta di Road Map dell’Oculistica italiana, fotografa l’attuale scenario assistenziale delle più comuni patologie degli occhi nel Paese ed evidenzia i progressi compiuti ma anche le criticità di Sistema.

«Investire in Oculistica significa investire in salute dei pazienti e in risparmio per il sistema sanitario. La campagna nazionale “La salute dei tuoi occhi non perderla di vista”, che oggi fa tappa nel Lazio, a Roma, ha lo scopo di sensibilizzare e informare i pazienti e le istituzioni per mettere in atto strategie di prevenzione delle malattie oculari e garantire ai pazienti l’accesso ai percorsi di diagnosi e cura migliori – ha dichiarato Francesco Bandello, Presidente APMO - Associazione Pazienti Malattie Oculari e Direttore dell’Unità Oculistica dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano – La “Carta della salute dell’occhio” ha l’obiettivo di fare chiarezza sulle malattie dell’occhio, quali sono, qual è il loro impatto sulla vita e sui costi, quali benefici e vantaggi si possono ottenere con le cure e l’importanza della prevenzione e di regolari controlli della vista. L’oculistica è una specialità penalizzata, non è una priorità nell’agenda istituzionale nazionale in quanto le patologie oculari non mettono a rischio la vita dei pazienti; eppure, la vista è il senso più importante, tant’è vero che nel cervello occupa uno spazio preponderante rispetto a qualsiasi altro organo di senso, perché ha un ruolo fondamentale nell’economia dell’esistenza di tutti gli individui, e la sua qualità condiziona fortemente la qualità di vita della persona».

La Carta della salute dell’occhio tratteggia l’attuale realtà delle principali e più severe patologie oculari – retinopatie e maculopatie, cataratta, occhio secco, glaucoma e miopia – con dovizia di numeri e aggiornamenti su epidemiologia, prevenzione, fattori di rischio, diagnosi, trattamenti e novità dalla ricerca. La finalità è quella di offrire a cittadini e decisori una visione d’insieme sui vari temi e favorire un dialogo costruttivo con le Istituzioni.

«La Carta della salute dell’occhio, documento cardine della campagna, ha lo scopo di portare all’attenzione della politica l’urgenza di investire in risorse e strutture oculistiche adeguate, per assicurare ad ogni cittadino l’appropriatezza terapeutica – sottolinea Alessandra Balestrazzi, Presidente AIMO - Associazione Italiana Medici Oculisti e Responsabile Servizio Cornea UOC Oculistica ASL Roma 2 – istanze prioritarie che noi oculisti riteniamo necessarie e urgenti: favorire l’accesso alla diagnostica e alle terapie innovative, ampliando l’offerta anche sul territorio; dotare il territorio delle strumentazioni adeguate per poter seguire i pazienti; potenziare il personale dedicato all’oculistica e creare ambulatori dedicati ad eseguire alcune procedure come le terapie intravitreali, liberando così le sale operatorie per interventi maggiori; potenziare la digitalizzazione in modo da consentire una migliore integrazione tra ospedale e territorio. In conclusione, chiediamo di allocare risorse in un’area medica come l’oftalmologia che fino ad oggi è stata penalizzata, gli investimenti in cure innovative, personale medico e infermieristico avrebbero ricadute positive sulle annose liste d’attesa, sui costi del SSN legati alle complicanze e disabilità e sulla qualità di vita degli stessi pazienti».

Una delle patologie oculari trattate nella Carta è la cataratta, che nelle sue varie forme coinvolge il 60-70% delle persone sopra i 70 anni, percentuale che supera l’80% negli ultraottantenni. L’incidenza della patologia è in aumento e riflette l’invecchiamento della popolazione. Ogni anno in Italia vengono eseguiti più di 600mila interventi chirurgici, uno dei numeri più alti in Europa, ed entro il 2030 il numero potrebbe avvicinarsi al milione. La diagnosi precoce è fondamentale e l’intelligenza artificiale potrebbe rivoluzionare il modo in cui viene effettuato lo screening. L’intervento di cataratta è tra le procedure chirurgiche più sicure e frequenti in tutto il mondo e quella con il miglior costo-efficacia. In Italia si eseguono ogni anno oltre 600.000 procedure chirurgiche di cataratta, nel Lazio circa 40.000-50.000 l’anno. Oggi sono in commercio cristallini artificiali molto evoluti che compensano i difetti visivi e hanno la capacità di far riacquistare la vista al paziente. Molto basso Il rischio di complicanze, nell’ordine di 0,03% di tutti gli interventi di cataratta eseguiti. Il SSN rimborsa l’intervento di cataratta, la cifra stabilita per il Lazio è di circa 800-900 euro, insufficiente a coprire i costi di tecnologie operatorie e materiali sempre più evoluti.

Un capitolo fondamentale delle patologie oculari riguarda la maculopatia senile e la retinopatia diabetica, i cui numeri in termini di prevalenza e incidenza sono in costante crescita. La maculopatia degenerativa correlata all’età (DMLE) è causata da alterazioni dovute alla naturale senescenza della retina; la patologia si manifesta tra i 65 e i 74 anni, in Italia almeno un milione di persone ne sono affette. La forma essudativa può essere efficacemente trattata con farmaci anti VEGF (terapia intravitreale). L’edema maculare (DME) è la retinopatia che si sviluppa come complicanza del diabete, caratterizzata da un accumulo di fluidi nella macula che la parte centrale della retina, necessaria per la messa a fuoco delle immagini. In Italia almeno 300.000 persone sono affette da DME in forma grave. Entrambe queste patologie possono essere curate con gli anti VEGF, ma è necessario diagnosticarle precocemente e trattarle tempestivamente. La criticità nell’accesso alle terapie intravitreali è di ordine organizzativo, logistico e burocratico, quest’ultimo legato alla NOTA 98 di AIFA. I farmaci anti VEGF andrebbero somministrati mensilmente (8-10 iniezioni l’anno), ma la cronica carenza di personale, la mancanza di un PDTA intravitreale per questi pazienti e le lunghe liste d’attesa rendono impraticabile rispettare il rigoroso criterio di appropriatezza della cura.

La campagna itinerante “La salute dei tuoi occhi non perderla di vista” prevede una serie di incontri informativi territoriali, organizzati presso le sedi di ritrovo e socialità, con l’obiettivo di intercettare il bisogno di prevenzione direttamente nei contesti di vita quotidiana. Gli incontri, aperti alla partecipazione del pubblico e dedicati ai principali disturbi e patologie oculari (cataratta, maculopatie e retinopatie, glaucoma, malattia dell’occhio secco, disturbi rifrattivi), sono strutturati con interventi frontali dei clinici su prevenzione, sintomi, importanza dei controlli periodici, con la possibilità per i partecipanti di rivolgere domande e trovare risposte a tutti i propri dubbi.

Al termine degli incontri sono previste sessioni di “mini-screening” per i cittadini partecipanti.

Nel Lazio gli incontri previsti sono:

10 giugno, ore 16-18, APS San Basilio (focus glaucoma), via Pergola 19, Roma 18 giugno, ore 16-18, Centro Colli Aniene (focus malattia dell’occhio secco), via M. Ruini 45, Roma 23 giugno 17-19, Centro dell’oratorio di Santa Felicita e Figli Martiri (focus miopia), Via Don Giustino Maria Russolillo 37, Roma

 


   

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