Mieloma, con tripletta farmaci sale sopravvivenza di 2 anni

Risultati positivi studio. Giù del 42% rischio morte a 39 mesi


Oltre due anni in più di sopravvivenza libera da malattia rispetto alla terapia standard (36,6 mesi rispetto ai 13,4) e una riduzione del 42% del rischio di decesso dopo 39 mesi. Sono questi i risultati incoraggianti dello studio Dreamm 7 che ha coinvolto 494 pazienti affetti da mieloma multiplo, il secondo tumore del sangue per incidenza con 6590 nuove diagnosi registrate ogni anno in Italia. Lo studio ha confrontato la combinazione di tre farmaci - belantamab mafodotin, bortezomib più desametasone (BVd) - con la terapia attualmente d'elezione costituita da daratumumab, bortezomib e desametasone (DVd) in pazienti con mieloma multiplo recidivante o refrattario, già trattati in precedenza e andati in progressione.

Le evidenze del Dreamm 7, sono state confermate anche nel Dreamm 8, studio clinico di fase III multicentrico, in aperto, randomizzato, di cui ulteriori aggiornamenti vengono presentati all'European Hematology Association (Eha).

Entrambi gli studi saranno discussi al Congresso europeo di ematologia in corso in questi giorni a Milano, anche alla luce del recente via libera alle combinazioni con belantamab del Comitato per i medicinali per uso umano (Chmp) dell'Ema che ne ha raccomandato l'approvazione, prevista in Europa nel terzo trimestre del 2025. Sulla scorta di questi numeri potrebbe quindi essere ridefinito il trattamento già dalla prima recidiva, dove cioè sono necessarie opzioni più efficaci. Un ulteriore elemento da non sottovalutare è che belantamab mafodotin ha il vantaggio della somministrazione ambulatoriale e non richiede pre-medicazione o ospedalizzazione.
   

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