Al Gemelli broncoscopia robotica rivoluziona la diagnosi dei noduli

Esami su lesioni molto piccole per diagnosi precoce tumori


Una rivoluzione nel campo della diagnostica dei noduli polmonari grazie alla broncoscopia robotica: permette di studiare con accuratezza anche le formazioni molto piccole consentendo una diagnosi precoce delle lesioni polmonari tumorali, offrendo ai pazienti migliori chances di guarigione ed evitando lunghi monitoraggi, interventi invasivi e biopsie non necessarie. È la novità introdotta al policlinico Agostino Gemelli di Roma, il cui reparto di pneumologia interventistica è tra i pochi centri italiani (unico nel Centro-Sud) che dispongono di questi device.

 Lo strumento si chiama Ion Endoluminal System di Intuitive Surgical e consiste in una piattaforma che consente di effettuare biopsie polmonari minimamente invasive di lesioni nodulari periferiche. Gli straordinari risultati diagnostici dimostrati da questa tecnologia hanno portato alla sua massiva diffusione in altri Paesi (sono circa 1.000 sistemi di broncoscopia robotica attualmente in uso negli Stati Uniti), nonostante i suoi costi non trascurabili, che rappresentano di fatto l'unico vero ostacolo alla sua implementazione in Europa.

 La procedura viene effettuata in anestesia generale, non ci sono limiti d'età e il tasso di possibili complicanze è bassissimo. "Questo strumento - spiega Rocco Trisolini, associato di malattie dell'apparato respiratorio dell'università Cattolica del Sacro Cuore e direttore della Uoc di pneumologia interventistica del policlinico Gemelli - è una nuova preziosa freccia al nostro arco per la diagnostica dei noduli polmonari.

Ma nel prossimo futuro ne valuteremo il ruolo anche nel trattamento dei noduli polmonari, sfruttando la sua capacità di guidare verso queste lesioni nodulari speciali cateteri, attraverso i quali possono essere somministrate diverse modalità di trattamento (es. microonde o radiofrequenza)". 
   

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