Un servizio di integrazione
sociosanitaria per migranti affetti da patologie ematologiche è
stato attivato dall'Ail (associazione italiana contro le
leucemie, linfomi e mieloma) di Foggia, prima sede in Italia.
Disponibile già da qualche settimana, offre un servizio di
consulenza socio sanitaria ai cittadini migranti di tutta la
provincia di Foggia che possono accedere al servizio attraverso
uno sportello che funziona quotidianamente a cui rivolgersi,
previo contatto telefonico con la sede, per essere guidati in
tutto il percorso attraverso la disponibilità di mediatori
culturali. Ne dà notizia il presidente dell'Ail Foggia Celestino
Ferrandina in occasione della giornata nazionale
dell'associazione che ricorre oggi. "Rappresenta un unicum nel
panorama nazionale anche per le ricadute sociali in un
territorio, quello della provincia di Foggia, dove si concentra
un gran numero di cittadini stranieri - sottolinea il presidente
di Ail - Lo abbiamo fatto immaginando le difficoltà dei
cittadini migranti non solo sotto l'aspetto prettamente
sanitario allorquando si riceve una diagnosi di malattia
ematologica, soprattutto pensando alle difficoltà di accesso ai
servizi sanitari". Il neonato servizio sarà presentato nel corso
dell'incontro in programma a Casa Sollievo della Sofferenza di
San Giovanni Rotondo (Foggia) giovedì 26 giugno quando, in un
incontro organizzato a livello nazionale dall'Ail, da sempre
impegnata nella ricerca scientifica, si discuterà della nuova
terapia per combattere le malattie ematologiche denominata CAR-T
che "rappresentano - dicono dall'ospedale di San Pio - la grande
innovazione che sta cambiando gli scenari terapeutici nella
lotta contro i tumori del sangue".
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