"Da due giorni, i pazienti
oncologici ed ematologici del day hospital delle Molinette sono
costretti ad attendere per ore prima di ricevere la
somministrazione delle terapie". A denunciarlo sono i referenti
del sindacato Nursing Up Piemonte Valle d'Aosta, che parlano di
una situazione "insostenibile, tanto per i pazienti quanto per
il personale sanitario".
"Non si tratterebbe - dicono - di ritardi legati alla
somministrazione vera e propria, spiegano i sindacalisti, «ma di
tempi di attesa causati dal mancato arrivo delle terapie, che
dipendono a loro volta da ritardi nella preparazione da parte
della farmacia ospedaliera. All'origine del problema ci sarebbe
lo spostamento del laboratorio addetto alla preparazione delle
terapie nella nuova struttura. Un trasferimento atteso da tempo.
Una riorganizzazione necessaria per mettere in sicurezza
l'attività in locali idonei, ma che nei fatti ha generato
disservizi e disagi".
"Al posto di una maggiore efficienza, stiamo assistendo -
aggiungono - a un rallentamento delle procedure, con attese che
possono superare le 3 ore anche per pazienti in condizioni di
estrema fragilità. Va detto - continuano i referenti sindacali -
che il servizio della farmacia ospedaliera deputato
all'allestimento dei farmaci citostatici, lamenta carenza di
personale a fronte di sempre maggiori richieste e la
riorganizzazione ha esacerbato problemi già esistenti".
"Il personale - fanno sapere - è costretto a trattenersi ben
oltre il proprio orario di servizio, in media due o tre ore in
più, perché non può certo abbandonare pazienti con in corso la
terapia. Questo accade da due giorni consecutivi, ed è
inaccettabile"
A rendere ancora più pesante la situazione è il contesto
climatico. "In questi giorni le temperature superano i 35 gradi
con oltre il 70% di umidità, e in molti reparti, incluso quello
onco-ematologico, gli impianti di raffreddamento dell'aria non
funzionano correttamente. I pazienti attendono in condizioni
estreme e lo stesso personale sanitario, già sottoposto a turni
estenuanti e a uno stress costante, lavora in ambienti
surriscaldati, con indumenti non adatti alla stagione estiva. Il
personale sanitario, spesso con più di 50 anni e non di rado
affetto da patologie cardiovascolari, rischia il collasso".
Il Nursing Up Piemonte Valle d'Aosta "chiede con urgenza un
intervento da parte della direzione della Città della Salute e
delle autorità sanitarie competenti".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA