Si allargano gli antidiabetici disponibili in farmacia

Svolta Aifa, accesso più rapido. Gemmato, ridurrà liste d'attesa


(di Livia Parisi)

Terapie più accessibili per milioni di persone, minori spostamenti per ottenere i farmaci, iter più facile per la prescrizione, con un conseguente alleggerimento del peso della burocrazia sui medici. Arriva la svolta nella gestione delle glifozine, farmaci antidiabete di nuova generazione utilizzati anche per il trattamento dello scompenso cardiaco e dell'insufficienza renale cronica. Questi farmaci, fino a oggi disponibili solo tramite distribuzione diretta nelle farmacie ospedaliere e soggetti a rigidi Piani terapeutici, saranno ora dispensati in farmacia su ricetta. Lo prevede una decisione dell'Agenzia Italiana del Farmaco, accolta con entusiasmo da pazienti, farmacisti e diabetologi. Il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato lo definisce "un traguardo importante" che "ridurrà le liste d'attesa causate da adempimenti burocratici".

    La decisione del Consiglio di Amministrazione di Aifa, che ha approvato la classificazione delle glifozine in fascia A, dà piena attuazione a quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2024.
    Lo scorso marzo una misura analoga era giunta anche per un'altra categoria di antidiabete, le gliptine, che avevano visto maggior diffusione nei primi anni duemila e oggi considerate seconda scelta. Nell'annunciare la notizia, Aifa parla di "un passo avanti importante verso la semplificazione, la maggiore aderenza alle terapie e la riduzione delle liste di attesa: gli assistiti, infatti, non dovranno più sottoporsi a visita specialistica per il rinnovo dei Piani terapeutici, perché per accedere al farmaco basterà la ricetta ripetibile". Per il sottosegretario Gemmato "è un traguardo importante per facilitare l'accesso ai farmaci innovativi". Con il passaggio di distribuzione dalle farmacie ospedaliere a quelle convenzionate, "presenti capillarmente sul territorio", aggiunge, "i pazienti non dovranno più attendere giorni per il ritiro dei farmaci". Di pari passo, "porterà alla riduzione delle liste d'attesa e a un alleggerimento del carico burocratico, in quanto i medici saranno sollevati dal compilare i Piani terapeutici, evitando visite prescritte solo per finalità amministrative".

    La decisione, secondo la presidente dell'associazione dei pazienti Fand Manuela Bertaggia, "viene incontro alle persone con diabete, soprattutto quelle che vivono lontano dalle città.
    Inoltre semplifica i percorsi di cura per chi soffre di questa malattia, per i suoi familiari e per i medici". "Favorire la prossimità dei medicinali - afferma la segretaria generale di Cittadinanzattiva Anna Lisa Mandorino - vuole dire ottenere risparmi, contenendo i costi indiretti ed evitando spostamenti inutili ai pazienti".
    La misura risponde alle richieste della comunità scientifica.

    "È un cambio di paradigma importante - per la presidente Società italiana di diabetologia Raffaella Buzzetti - perché contribuisce a ridurre le disuguaglianze nell'accesso ai farmaci innovativi. E' un passo avanti verso un sistema sanitario più vicino ai bisogni delle persone e più sostenibile nel lungo periodo". Anche i farmacisti accolgono con favore la novità: "La dispensazione in farmacia - commenta il presidente di Federfarma Marco Cossolo - consente un miglior monitoraggio dell'aderenza alla terapia, con vantaggi in termini di salute per il paziente e di minori costi per la sanità pubblica". Secondo la Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (Fofi) "avvicinare il farmaco al cittadino va nella direzione di rafforzare la prossimità dell'assistenza e della cura". 
   

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