Cefalea cronica, progetto di telemedicina in Valle d'Aosta

Monitoraggio a distanza dei pazienti con nuove tecnologie


Un innovativo progetto sperimentale per la presa in carico e la cura dei pazienti affetti da cefalea cronica con l'impiego di strumenti di telemedicina. E' quanto prevede - come riporta una nota dell'Usl valdostana - una delibera approvata dalla giunta regionale.
    Il progetto - si legge - "prevede l'impiego di tecnologie digitali per il monitoraggio a distanza dei pazienti, la personalizzazione delle terapie e il coinvolgimento di centri specialistici di eccellenza". Le forme più comuni di cefalea cronica comprendono l'emicrania cronica e la cefalea tensiva cronica, mentre condizioni meno frequenti ma più severe includono la cefalea a grappolo cronica e la nevralgia del trigemino. Recenti progressi terapeutici, come l'introduzione degli anticorpi monoclonali anti-Cgrp, hanno migliorato la gestione clinica della patologia, ma richiedono un approccio specialistico strutturato, con diagnosi approfondite e monitoraggio regolare presso centri dedicati e qualificati.
    "Grazie all'introduzione della telemedicina - dice Guido Giardini, direttore della struttura complessa di Neurologia - possiamo garantire un monitoraggio continuo e qualificato anche a quei pazienti che, per motivi geografici o logistici, hanno difficoltà a raggiungere il nostro centro. L'obiettivo è migliorare l'aderenza ai trattamenti, ottimizzare le terapie e ridurre l'impatto della malattia sulla vita quotidiana delle persone". Il progetto propone un modello di presa in carico integrato, basato su consulti periodici da remoto, l'uso di un diario digitale dei sintomi e la possibilità di interazione multiprofessionale tramite piattaforma digitale.
    "Continuiamo a lavorare per avvicinare i servizi sanitari alle persone, mantenendo quanto più possibile le cure e i servizi nelle comunità più distanti dall'Ospedale e dalle strutture socio-sanitarie, evitando alle persone di doversi spostare per recarsi in ambulatori e strutture sanitarie nel nostro complesso territorio di montagna" commenta l'Assessore regionale alla sanità, Carlo Marzi.
   

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