Nell'hospice della Rsa
della Fondazione La Pelucca Onlus di Sesto San Giovanni, nel
Milanese, una nuova tecnologia contactless consente di
monitorare da remoto i parametri vitali di chi è ricoverato,
come la frequenza cardiaca e respiratoria, la profondità del
respiro e lo stato del sonno. L'obiettivo, dopo una prima
installazione nella Casa di Riposo Residenza per Anziani
'Giardino St. Lucia' di Massa Lombarda (in provincia di
Ravenna), è quello di ottimizzare il lavoro degli operatori
sanitari e migliorare l'assistenza ai pazienti, dando valore e
dignità al loro tempo.
Il dispositivo, non invasivo e basato su micro-radar, si
chiama Neetera e viene installato sopra ogni testata del letto -
sia nelle strutture sanitarie sia per l'assistenza domiciliare -
rilevando i micromovimenti ballistocardiografici della cute
anche attraverso indumenti e coperte. In Italia è distribuito
dalla Artech di Cavezzo (Modena)
I dati vengono poi trasferiti via WI-FI al cloud Neetera e
visualizzati in tempo reale dagli operatori. Nella struttura di
Sesto San Giovanni (che ospita 107 persone più altre 8
nell'hospice) ha abbreviato i tempi di reazione del personale
grazie agli alert del sistema, come dimostrato da uno studio
presentato all'ultimo congresso della Società Italiana di
Telemedicina.
"Siamo il primo hospice ad avere questa tecnologia che ci
permette di fare un salto di qualità nella cura e
nell'assistenza. L'operatore può monitorare in tempo reale tutte
le condizioni degli ospiti della struttura. E anche i pazienti
hanno la possibilità di essere sempre controllati" afferma
Giuseppe Nicosia, presidente Fondazione La Pelucca Onlus.
Anche Giuseppe Minutolo, direttore generale della Fondazione
La Pelucca, parla di un "netto miglioramento dal punto di vista
logistico e organizzativo".
"Un paziente fragile ha un tempo di risposta insufficiente a
un evento critico. Perciò - conclude Giorgio Noera, direttore
sanitario della casa di Riposo Residenza per Anziani 'Giardino
St. Lucia' di Massa Lombarda - la dimensione del tempo diventa
molto importante. Più si allunga il tempo di risposta
clinico-terapeutico, più perdiamo chance di sopravvivenza. Con
questi sistemi radar che fanno una biosorveglianza di ambiente
il tempo di risposta del personale diventa estremamente breve".
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