Uno studio pubblicato sulla rivista
Journal of Infection evidenzia come le microonde non termiche
possano inattivare efficacemente virus respiratori, tra cui
SARS-CoV-2, influenza H1N1 e H5N1, aprendo nuove strade per
strategie di prevenzione e controllo delle infezioni in ambienti
chiusi. La ricerca ha revisionato 304 articoli scientifici
pubblicati tra il 2015 e il 2025 analizzando evidenze su
sicurezza, efficacia e possibili applicazioni pratiche di questa
tecnologia innovativa.
"La pandemia di COVID-19 ha riportato l'attenzione globale sulla
trasmissione aerea dei virus respiratori e acceso un dibattito
scientifico sulla necessità di arricchire le strategie di
prevenzione e controllo delle infezioni - spiega Silvio
Brusaferro, autore dello studio e professore ordinario del
Dipartimento di medicina dell'Università di Udine -.
L'irradiazione a microonde non termica ha attirato grande
interesse come metodo innovativo che sfrutta le proprietà
biomeccaniche uniche dei virioni per inattivare il virus,
preservando al contempo l'integrità strutturale dei tessuti
umani".
Operando nello spettro elettromagnetico compreso tra 300 MHz e
300 GHz, l'irradiazione a microonde induce una risonanza
meccanica mirata nelle particelle virali attraverso un
meccanismo noto come assorbimento risonante a microonde (MRA).
Queste oscillazioni risonanti generano uno stress meccanico
capace di deformare o rompere il capside virale, ovvero
l'involucro esterno del virus, inibendone, di fatto, il potere
patogeno e la capacità di trasmissione tra individui, con
un'efficacia variabile. "L'irradiazione a microonde non termica
è emersa come un metodo scalabile e adattabile per ridurre la
trasmissione aerea di virus respiratori negli spazi indoor,
ambienti sanitari e ambientazioni zootecniche", dichiara Gaetano
P. Privitera, coautore dello studio e professore emerito di
Igiene e Medicina preventiva dell'Università di Pisa.
A conferma delle evidenze emerse dalla revisione, diversi studi
indipendenti condotti da Ospedale Militare del Celio, Università
di Milano, Università di Genova e dall'istituto ViroStatics
hanno validato la tecnologia E4Shield, sviluppata dalla società
italiana e4life per inattivare i virus respiratori tramite
microonde, dimostrandone un'efficacia di inattivazione superiore
al 90%.
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