Le patologie gastrointestinali croniche dell'età pediatrica sono in costante aumento. Negli ultimi anni le malattie infiammatorie croniche intestinali (Mici), la Malattia di Crohn e la colite ulcerosa sono aumentate del 25% nei pazienti 10-15enni, e 1 bambino su 60 è affetto da celiachia. La Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva pediatrica dell'Azienda ospedaliero-universitaria Sant'Andrea - diretta da Giovanni Di Nardo - si occupa della diagnosi e gestione delle principali patologie con attività suddivise in 4 aree sub-specialistiche.
Aree dedicate a bambini affetti da Mici, da patologie eosinofiliche e indotte da alimenti, dai disturbi severi della motilità gastrointestinale (acalasia, pseudo-ostruzione intestinale, gastroparesi e stipsi da rallentato transito colico) e dalle sindromi poliposiche. Il centro è "punto di riferimento non solo per il Lazio, ma anche per strutture fuori regione che ci inviano pazienti che richiedono una diagnostica avanzata o che già hanno avuto una diagnosi nel centro di I livello e necessitano di essere presi in carico da un centro di II livello come il nostro", spiega Di Nardo.
Nella struttura si utilizzano metodiche endoscopiche e radiologiche avanzate (videocapsula, enteroscopia, enterografia-Rm), terapie innovative (farmaci biologici) ed è possibile testare marcatori biologici predittivi della risposta terapeutica e/o di tossicità dei farmaci. L'ambulatorio Mici "segue circa 80 bambini affetti da Malattia di Crohn (40%) e colite ulcerosa (60%)", continua Di Nardo. "Se non diagnosticate e trattate precocemente, possono compromettere la crescita staturo-ponderale e lo sviluppo puberale, a causa del malassorbimento e dell'infiammazione cronica spesso associati a malnutrizione".
A supportare l'attività del centro l'ambulatorio delle patologie eosinofiliche/indotte da alimenti. "Circa 1 bambino ogni 60 in Italia è affetto da celiachia - uno dei valori più elevati al mondo - con una significativa sottodiagnosi nel 60 % dei casi pediatrici. L'incremento delle diagnosi annuali è costante: nel 2024 nel nostro centro le diagnosi sono raddoppiate. Anche per la celiachia", conclude DI Nardo, "una diagnosi precoce prima della pubertà è cruciale per evitare un impatto irrimediabile sullo sviluppo staturo-ponderale, puberale e sulla massa ossea".
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